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lunedì 13 marzo 2017

Torta del cavolo con romanesco, patate e feta



Appena ho visto questa ricetta del cavolo (La Tarte de batata e romanesco dal blog Sweet gula) ho esclamato "Ecchecavolo, col cavolo che la faccio!" Sì, col cavolo broccolo romanesco, uno delle più belle sculture del cavolo che la Natura ci abbia regalato.
Così, per salvare capra e cavoli, ho fatto fuori il lupo,  mi sono fiondata in cucina per farmi i cavoli miei, perché volevo starci come i cavoli a merenda, e non fare un cavolo bensì un cavolo e tre patate!
Ok la pianto qui...

Ricomincio.
Appena ho visto questa ricetta del cavolo (La Tarte de batata e romanesco dal blog Sweet gula) sono rimasta colpita subito dalle sue foto, confesso, e poi mi ha incuriosito il resto. I cavoli e le patate sono fra i miei ortaggi preferiti, in questo periodo soprattutto i cavoli, che ho scoperto facciano benissimo, hanno poche calorie e sono fra gli ortaggi più nutrienti e salutari, quindi ciao ciao! questa torta, la cui base è impastata con farine non raffinate, e che ho arricchito con feta, menta e curcuma, mi è sembrata proprio irresistibile e pure bella, neh che è bella?

La ripianto qui, procedo con la ricetta ma vi do appuntamento nella sezione DI PERTINENZA, per un suggerimento e qualche approfondimento, e in quella  ROMANESCAmente per due risate :)




RICETTA

Ingredienti per uno stampo da 26 cm ø

Per la base
360 g di farine * (300 g farina tipo 1 e 60 g grano arso, oppure 230 5 cereali e 130 g tipo 1)
100 g di acqua
    4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
    2 uova
clicca sull'immagine per ingrandire
    1 cucchiaino da tè di lievito per torte salate
    1 cucchiaino di sale

Per il ripieno

600 g di patate (se novelle possiamo usare anche la buccia)
400 g di cavolfiore romanesco (al netto degli scarti
100 g  di latte scremato
150 g di feta (o altro formaggio a scelta)
    3 uova
    1 yogurt greco
q.b. di menta fresca
q.b. di curcuma in polvere (o fresca grattugiata)
q.b. sale, pepe e noce moscata


* Nella ricetta originale Célio indica metà farina integrale e metà farro, io ho provato le due combinazioni indicate su, entrambe ottime, quella al grano arso molto rustica, quella ai cereali più delicata. Direi che si possono usare più mix di farine, possibilmente biologiche e profumate.


Preparazione:

Mescolare la farina, il lievito e il sale in una ciotola.
 Fare un buco nel centro e aggiungere l'olio d'oliva, le uova leggermente sbattute e l'acqua.
 Impastare velocemente fino a quando gli ingredienti si legano. Se fosse necessario aggiungere altra acqua, le farine scelte potrebbero richiederne altra.
Oppure, schiaffare tutto in planetaria e far fare il lavoro sporco ad essa.
✑ Formare una palla e lasciate riposare.

✑ Lessare le patate intere con la pelle in acqua salata, facendo attenzione a non scuocerle.
✑ Scolate le patate e, se novelline lasciarle intere, se novelle tagliarle in pezzi, se vecchie bacucche con la pellaccia dura spellarle e tagliarle.
✑ Lavare e dividere in cimette il cavolo.
✑ Preriscaldare il forno a 180 ° C statico o 160 ° ventilato.

✑ In una ciotola, sbattere leggermente le uova e lo yogurt greco. Versare il latte e continuare a battere.
✑ Aggiungere metà del formaggio e la menta tritata, condire con sale, abbondante pepe, curcuma e noce moscata e mescolare bene.
✑ Tirare l'impasto base col mattarello, stenderlo su uno stampo da crostata e bucherellare il fondo con una forchetta.
✑ Coprire col cavolo (inteso come broccolo, e non come "col cavolo che copro!"), anzi, con la metà del cavolo e  delle patate e versare il liquido sopra le verdure.
✑ Aggiungere le rimanenti patate, le cimette e sbriciolarvi sopra il restante formaggio.
✑ Cuocere circa 30/35 minuti, avendo cura di escludere la resistenza sopra per i primi 20 minuti onde evitare lo sbruciacchiamento del cavolo.

Servire il cavolo a merenda :) (magari con una bella tazza di cioccolata calda... !?)





DI PERTINENZA

L'INSALATA DEL CAVOLO.
Il cavolo mi piace in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi e in tutti i colori. Mi piace quello bianco, quello verde, il broccolo, il cappuccio, testa di rapa, lesso, fritto, al forno ma  soprattutto mi piacciono tutte le varietà di cavolfiore crudo. Ad esempio, in insalata. 
Rigorosamente crudo,  diviso in cimette o tagliato a fettine, condito con una emulsione di: olio, sale, succo di limone o aceto di mele, curcuma, pepe e zenzero fresco grattugiato. A cui aggiungere, a seconda della disponibilità di ingredienti o secondo gusto, finocchi, arancia tagliata a vivo, uvetta, frutta secca (noci, mandorle o pinoli), pomodori secchi, semi di fionocchio, olive.





QUANTO VALE UN CAVOLO?
Tantissimo, come accennato nella intro il cavolo è uno tra gli alimenti più nutriente del mondo, difatti è:

 1) Antinfiammatorio Naturale
 2) Più ricco di ferro della carne (ma più sostenibile)
 3) Ricco di fibre
 4) Ricco di acidi grassi, omega 3 e omega 6
 5) Ricco di calcio
 6) Rinforza il sistema immunitario
 7) Antiossidante naturale contro i radicali liberi
 8) Disintossicante e Antitumorale
 9) Abbassa la pressione
10) Protegge cuore e arterie

e meno male che non vale un cavolo!

FACCIAMOCI I CAVOLI NOSTRI
Tantissime le varietà  (clicca sui cavoli per saperne di più)
 Cavolfiore arancione  ✿ Cavolfiore bianco  Cavolfiore verde Cavolfiore romanesco Cavolfiore viola Cavolo broccolo  Cavolo di Bruxelles  Cavolo cappuccio Cavolo cappuccio rosso Cavolo rapa Cavolo verza  Cime di rapaCavolo nero.


Fonti:
http://www.ilgiardinodellemeraviglie.it/it/cavoli-broccoli-verze.html
(nota: non ho alcun interesse pubblicitario rispetto al secondo link  che rappresenta una azienda di vendita online, ma offre una descrizione puntuale dei singoli cavoli, anche l'indicazione della stagionalità degli stessi, questa è l'unica ragione per cui ho citato e linkato quel sito. Insomma, nun me pagano pe citalli:)



ROMANESCAmente

Che vogliamo aggiungere sul romanesco? Noi niente, i romaneschi invece... avoja quanto cianno da raccontà!!

Imperdibili perle romanesche tratte dal sito Turbozaura

Occhio... anzi, orecchio all'audio! (Indovina le voci... condominiali!!)

IN AUTO

TE SGARO 'A MÀGHINA: Sto per impugnare un bel mazzo di chiavi per vendicarmi verso di te rigando la tua auto. (AUDIO)

È 'N ORA CHE STAI 'N MEZZO ALLA STRADA: T'HO SFANALATO COSÌ TANTO CHE TE SEI ABBRONZATO!: La mia pazienza ha raggiunto il limite: non so più come far capire all'autista della macchina antistante la mia che deve portarsi sulla corsia di destra onde permettermi il sorpasso. (AUDIO)

CIAI 'NA MÀGHINA TARMENTE LENTA CHE I SEMAFORI TE MANDANO I COLORI PE' RACCOMANDATA CO' RICEVUTA DE RITORNO: La velocità del tuo veicolo è così incommensurabilmente limitata da rendere inutile l'impiego della segnaletica luminescente. 

ER CLACSON TE FUNGE, MO' PROVA 'N PO' LI FARI?: Da usare quando ad un semaforo un'autovettura sollecita insistentemente la partenza delle vetture davanti, anche se ancora non è scattato il verde. 

AHÒ, MA CHE STAI A ASPETTÀ, ER VIOLA?: Tipico urlo capitolino rivolto ad una persona che, scattato il verde, non parte in tempi brevi. 

MA 'A MÀGHINA TUA È TARGATA CARTAGGINE?: La tua macchina è proprio un pezzo d'antiquariato! Ma il bottino di guerra di Scipione l'Africano? 
 
"CHE NUN L'HAI VISTA 'A FRECCIA?", "NO, M'ERO EMOZIONATO (DISTRATTO) GUARDANDOTE 'E CORNA!": Tipico "botta e risposta" tra due automobilisti metropolitani che si sono appena tamponati. 

"CHE, HAI CAMBIATO?", "NO, STO ANCORA CO' TU' SORELLA!": Elegante scambio di opinioni tra affabili guidatori metropolitani. La domanda, dagli apparenti toni increduli, è in realtà una forma di scherno che sottolinea come durante il cambio della marcia, il conducente al quale ci si rivolge, abbia effettuato una "grattata" degli organi meccanici del cambio. Di facile comprensione la risposta. (AUDIO)

AHÒ, SO' FINITI I COLORI!: Da rivolgere a persona che si attarda oltremodo a un semaforo verde. (AUDIO)

VAI TARMENTE PIANO CO' 'A MÀGHINA CHE LI MOSCERINI TE SE SPIACCICANO DE DIETRO: Sei un tipo che conduce l'automobile in modo estremamente lento. 

CIÒ L'INTESTINO IN DISCUSSIONE: La tua guida è eccessivamente sportiva. 

AHÒ, PIÙ VERDE DE COSÌ NUN DIVENTA!: Espressione nervosa da rivolgere all'autista della macchina che ci precede al semaforo per dirgli: "puoi anche passare il semaforo visto che è verde".
MA CHE, ER SEMAFORO CE L'HANNO DIPINTO?: Accidenti, questo semaforo non scatta mai sul verde! (AUDIO)

MA CHE 'STO SEMAFORO È BISESTILE?: Il tempo d'attesa dovuto al rosso di questo regolatore di traffico è francamente eccessivo.


lunedì 14 settembre 2015

Cous cous alle verdure grigliate con feta e tonno. Oppure: verdure grigliate al cous cous con feta e tonno. Il caldo e la ragione.


Antò fa caldo. Ma caldo caldo. Ragazzi ma quanto caldo quest'estate? Io lo dicevo e ripetevo, ma che caldo, non mi ricordo mai mai mai un caldo così. Ma tanto caldo. Sì lo so, non si dice che fa caldo d'estate e non si dice che fa freddo d'inverno. È sciocco, è inutile, è tautologico. Ma quando fa caldo fa caldo, e poi è un argomento di conversazione universale. Se sali in ascensore, devi fare 35 piani e sei con uno sconosciuto, di che parli? Che caldo, mai sentito un caldo così dalla notte dei tempi!
E poi, mi scoccia dirlo (nevvero), ma avevo ragione. Lo hanno detto gli esperti, addirittura luglio è stato il mese più caldo di sempre, e difatti io a luglio lo dicevo più volte al giorno! Però un conto è dirlo, un conto è sapere che dicevi il giusto, come faremmo a vivere senza gli esperti, dico io?
No, perché se è vero come è vero che dagli errori si impara, e bisogna riconoscere gli errori se si vuole crescere, e sbagliando si impara ecc. ecc., quando si ha ragione forse non si impara nulla, ma vuoi mettere la soddisfazione?
Stabilito che il caldo quest'anno ci ha fatto sudare e lamentare e avere tanta tanta ragione, diventa anche chiaro che, col caldo che fa (qui ancora fa caldo), ci si senta fiacchi e idiosincratici verso i fornelli e a tutto ciò che produce calore, come un piatto fumante a tavola.
Quindi in questa calda estate ho prediletto piatti freddi, insalate di pasta, di riso e di cous cous, come questo.
Cous cous alle verdure grigliate, feta e tonno. Volendo si può evitare anche di grigliare le verdure, comprarle sott'olio ma di ottima qualità, oppure fare come me, che grigliavo in anticipo la sera in un'unica infornata e poi dritta sotto la doccia!

Bentrovati amici miei! Sono tornata anche io ma sono ancora fiacca, ve lo dico!


RICETTA

Cous cous alle verdure grigliate con feta e tonno



Ingredienti per 4/6 persone:
- 300 g di cous cous precotto
- 380 g di acqua calda (o quella prevista dal cous cous disponibile)
- 500 g di verdure grigliate sott'olio d'oliva (se acquistate che siano di ottima qualità)
- 300 g di filetti di di tonno o sgombro sott'olio d'oliva
- 1 confezione di feta
- 1/2 limone
- basilico q.b.
- sale e pepe q.b.
- curcuma o zafferano (facoltativo)

per le verdure grigliate
- a scelta tra:  melanzane, peperoni, zucchine, pomodori, olive, funghi, carciofi
- 1 bicchiere di olio e.v.o.
- 2 cucchiai di aceto balsamico
- menta q.b.
- aglio

Grigliare le verdure
- Versare un bicchiere scarso di olio in una ciotola, aggiungere qualche spicchio di aglio, riscaldare al microonde o sul gas senza portare a ebollizione. Far raffreddare e aggiungere la menta tritata e due cucchiai di aceto balsamico. Lasciar insaporire.
- Tagliare le melanzane in fette da circa un centimetro, salare e lasciar scolare in uno scolapasta.
- Affettare anche le altre verdure a circa un centimetro. Le olive e i funghi, se son piccoli, lasciarli interi, faranno un figurone nella loro integrità (sia pur bruciacchiata).
- Grigliare le verdure come si preferisce. In questo caso, per non star troppo ai fornelli, ho preferito cuocere in un unica cotta sotto il grill del forno, sulla leccarda ricoperta di carta forno appena unta d'olio.
- Nel frattempo, tornare alla ciotolina dell'olio e infilzare ogni spicchio d'aglio con uno stecchino. Sarà più facile, dopo, recuperarli quando si mimetizzeranno con le verdure.
- Versare l'intingolo in una ciotola capiente ed aggiungervi le verdure grigliate. Se si è dimenticato di salarle quando erano belle allineate sulla leccarda provvedere ora.

Consiglio: se possibile grigliare con qualche ora d'anticipo. Se capiterà ancora l'estate più calda di sempre, magari meglio procedere la sera, quando c'è quel mezzo grado in meno e sarà meno sgradevole accendere il forno per quella ventina di minuti necessari.

Preparare il cous cous
- Portare a ebollizione l'acqua a cui si sia aggiunto un pizzico di sale e un cucchiaino di curcuma.
- Versare il cous cous in una ciotola capiente, aggiungere l'acqua bollente, mescolare e coprire con un coperchio.
- Far riposare 5 minuti o fino a quando l'acqua sia completamente assorbita.
- Sgranare con una forchetta, condire il cous cous con il succo di limone, le verdure, il tonno scolato e sfaldato grossolanamente, la feta sbriciolata e il basilico spezzato con le mani.
- Mescolare, eventualmente aggiustare di sale e servire.

In questo caso, in ciotole rivestite di insalata iceberg (tanto per rinfrescarsi quando fa il caldo più caldo di tutti i tempi).




  DI PERTINENZA

 Sul cous cous non potrei aggiungere nulla, ha già detto tutto la mia socia Emmettì in questo post, leggiadra, divertente ed esaustiva come sempre!

E poi fa caldo ed io sono fiacca! e NON ho ragione!



EDIT dopo il commento di Erica, che condivido totalmente

Amo l'estate: la luce, le lunghissime giornate, il mare, i piatti freddi, i ricci, le cozze patelle, il giardino estivo, i colori, i profumi, l'anguria, gli scogli, la sabbia, i papaveri, il caldo, le cicale e i piedi liberi dalla prigione delle scarpe!




  DIVAGAmente

Cito testualmente, chiedo venia per la parolaccia 



 Ragione
 

Chi vuole avere sempre ragione è un coglione...
ma potrei anche sbagliarmi.


(Flavio Oreglio, "Nuovi momenti catartici")
(Foto: Nick Brandt)


Tamara

giovedì 22 maggio 2014

Mini muffin con feta, pomodori secchi e basilico per un incontro speciale...



Buon giorno e buon giovedì cari lettori! :))
Anche il post di oggi sarà piuttosto breve..., ma vi assicuro moooooooooooooolto gustoso!
Appena ho visto questi muffins nel Castello più divertente del mondo, me ne sono innamorata subito...

Mentre leggevo gli ingredienti, la mia mente aveva già realizzato quello che sarebbe stato il risultato finale e, senza dubbio alcuno, mi son precipitata a reperire gli ingredienti per poterli realizzare.
Sono solita testare sempre una ricetta prima di portarla a qualcuno, fosse anche per un semplice pranzo tra amici, ma questa volta ho avuto la percezione di potermi fidare dell'istinto e così...., quel sabato mattina, in un bi e in un ba ho realizzato questi mini muffins!

A questo punto è doveroso un ringraziamento alla squisita Patty che mi ha ispirata per questa realizzazione e che, con i suoi racconti, mi regala sempre tanti sorrisi!!!! (e dici poco...)  :)))))))))

Grazie PattyPa!!!


Qui  potete trovare la sua ricetta e il suo racconto; di seguito, invece, troverete qualche mia modifica in termini di ingredienti e procedimento ;)

Allora, siete pronti???


INGREDIENTI: 

180 g di farina 0
3 uova
100 ml di latte
100 ml di olio evo (io 80)
50   g di parmigiano grattugiato
100 g di feta
100 g di pomodorini secchi sottolio tagliati a listarelle
10 belle foglie di basilico spezzettate a mano
1/2 bustina di lievito istantaneo
sale, pepe macinato al momento 

PROCEDIMENTO:


In una ciotola versare gli ingredienti secchi, setacciando la farina con il lievito, il sale, il pepe, le foglioline spezzettate di basilico, la feta sgranata a pezzetti con le mani, il parmigiano e le listarelle di pomodorini secchi; in un'altra ciotola, invece, radunare gli ingredienti liquidi, ovvero le uova, il latte e l'olio e, con una forchetta, sbattere velocemente, per ottenere un unico composto liquido.
A questo punto, versarlo nella ciotola degli ingredienti secchi  e mescolare giusto il tempo per far assorbire i liquidi.
Il risultato sarà un impasto poco amalgamato e piuttosto grumoso, ma è questo il segreto per ottenere dei muffins soffici e per niente gommosi o stoppacciosi.

La veloce lavorazione del composto infatti, serve proprio ad impedire lo svilupparsi del glutine rendendolo elastico e compromettendo così la sofficità del prodotto finito (questa piccola regola vale per le preparazioni sia dolci che salate).

Accendere il forno alla temperatura di 190°c e, mentre arriva a temperatura, riverstire  i mini stampini con i pirottini di carta; con un cucchiaio, riempirli per circa 3/4.

Con queste dosi si ottengono 24 muffin da 5 cm di diametro.




Infornare per circa 15 minuti o fino a quando la superficie risulterà ben dorata (fare la "prova stecchino" in caso di dubbio).

Et voilà!!
In un bi e in un ba otterrete questi deliziosi bocconcini che potete utilizzare come aperitivo..., come portata di un antipasto più ricco..., o semplicemente come pranzo da portare in ufficio insieme ad una bella verdurina di contorno.
Che dite???? Si può fare?????





E anche questi muffin sono stati utilizzati per il primo incontro face to face delle tre svalvolate, di cui vi ho già parlato qui e la cui emozione troneggia ancora alta nei nostri cuori...

Silvia, Tam..., questo post è per voi!!! ♥♥



Ah..., dimenticavo!!!!!

Volete vedere l'interno di questi bocconcini???
Presto fatto!!! ;))







Vedete come i pezzetti di feta, di pomodorini e le foglioline di basilico rimangono ben distinti??
Vi assicuro che l'armonia di sapori è squisita, e sono certa... vi conquisterà!!! :DDD

Bene, non mi dilungo e vi lascio l'augurio di un buon fine settimana ;))
Perdonatemi se  casomai tarderò a rispondere ai vostri commenti... :/
Il periodo lavorativo è piuttosto hot... ed il tempo mi rema contro!!!
A presto :-*

Emmettì

Edit del 13/06/2016
Questi invece quelli realizzati dalle mie splendide socie!!! 

♥Tam♥


♥Silvia♥