tag:blogger.com,1999:blog-10665307604778191702024-03-13T02:22:25.489+01:00Un condominio in cucinasvalvolate ai fornelliTamara @http://www.blogger.com/profile/12651974469902737818noreply@blogger.comBlogger227125tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-307557029050286732020-12-31T10:00:00.010+01:002020-12-31T10:18:36.821+01:00Anno nuovo, casetta nuova. Ciao a tutti! <br />Da domani, ma in realtà anche da oggi, la cucina condominiale si trasferisce in una nuova casa che speriamo troviate accogliente ed allegra come sempre. <br />I ringraziamenti più affettuosi vanno a <a href="https://fuerteweb.es/" target="_blank">Martina</a>, la bimba di Silvia, e <a href="https://fuerteweb.es/" target="_blank">Marco</a> suo marito che si sono sobbarcati l'onere di trasferire tutti i post ed annesse foto sulla nuova piattaforma. <br />L'unico nostro rammarico è quello di non essere riusciti a trasferire anche i vostri commenti ma, credeteci, quelli rimarranno sempre nei nostri cuori. <br />Ci leggiamo presto e nel frattempo vi lasciamo i nostri auguri per il nuovo anno. <br />Ce ne sarebbero di cose da dire, ma racchiudiamo tutto in una sola cosa: che sia sereno! <div>Emmettì, Silvia, Tamara. </div><div><br /></div><div>Ah, già! Da ora in avanti ci troverete qui! :-DDDD </div><div><br /><div style="text-align: center;"><a href="https://uncondominioincucina.it/" target="_blank"> www.uncondominioincucina.it </a></div><br /><br /><br /></div>Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-33456164503818239832019-12-20T08:30:00.004+01:002021-02-16T17:09:11.945+01:00Panforte. <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2019/12/20/panforte/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiENTp7putcDPLqGqOizrYZh_hpSssua9fg-YHeaRhRXXHNxk2ymU41Lp9iT72T9SXChHR-uOxEp29hZi4OfRJsz0Sug99aaCQNjD7xNW1-6Ej-Cn-GzdJZ19LJHZznyI0NC15zZ2VhJaQ/s1600/01DSCN0144.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1157" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiENTp7putcDPLqGqOizrYZh_hpSssua9fg-YHeaRhRXXHNxk2ymU41Lp9iT72T9SXChHR-uOxEp29hZi4OfRJsz0Sug99aaCQNjD7xNW1-6Ej-Cn-GzdJZ19LJHZznyI0NC15zZ2VhJaQ/s640/01DSCN0144.jpg" width="530" /></a></div>
<br />
Ammetto di essere stata un po' cattivella, nel precedente post, quando ho lanciato l'indovinello su quale sarebbe stata la prossima ricetta. Avrei dovuto dirvi almeno che non si trattava di biscotti.<br />
E allora ecco svelato l'arcano: oggi vi beccate questo panforte! :-DD<br />
Mi perdonino gli amici senesi, ma a questo dolce non avrei dato un centesimo (o almeno a quello di tipo industriale); mi son dovuta ricredere quando lo scorso anno ho assaggiato quello preparato da mia sorella. Che dire? Un'esplosione pazzesca di sapori dati dalla frutta secca, i canditi, il miele e la miscela di spezie a cui si aggiuge una consistenza del tutto particolare: un po' tenace, a tratti leggermente gommosa, in altri ancora croccantissima. E si! Ci avevano visto lungo gli inventori di questo dolce.<br />
Non mi dilungo oltre, vi racconto come si prepara (anzi come lo ha preparato lei) e vi invito caldamente a farlo! :-D<br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4mTTmP_-KkfnbtwCcJ4M8xKa6fhvhnC5fUG-rlkGzqRNspJdf-QDXNdhram_pLcoDdtI0KcUL2xFX2KZ-Iqj8h26NSWh-1wpfGKfMMgzfWb1h-0nWK7FuZBScDlgAQIyAAXklU5zt-hw/s1600/02DSCN0151.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4mTTmP_-KkfnbtwCcJ4M8xKa6fhvhnC5fUG-rlkGzqRNspJdf-QDXNdhram_pLcoDdtI0KcUL2xFX2KZ-Iqj8h26NSWh-1wpfGKfMMgzfWb1h-0nWK7FuZBScDlgAQIyAAXklU5zt-hw/s640/02DSCN0151.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<span style="background-color: #274e13;"><span style="color: white;"><b>INGREDIENTI</b></span></span> (dosi per una teglia a cerniera da 22 cm di diametro)<br />
<br />
<b><u><span style="color: #cc0000;">Per l'impasto</span></u></b><br />
350 g di mandorle con la pelle<br />
100 g di scorza di arancia candita<b><span style="color: #cc0000;">*</span></b><br />
100 g di scorza di cedro candita<b><span style="color: #cc0000;">*</span></b><br />
150 g di farina di forza tipo 0 (o manitoba)<br />
150 g di miele d’arancia<br />
150 grammi di zucchero a velo<br />
10 g di miscela di spezie in polvere (composta da noce moscata, chiodi di garofano,<br />
coriandolo, zenzero
e cannella).<br />
25-30 g d’acqua<br />
1 foglio di ostia alimentare per il fondo del panforte (facoltativo)<br />
<b><span style="color: #cc0000;">*</span></b> se non avete i canditi fatti da voi, assicuratevi di acquistare quelli di ottima qualità (lassate perde quelli del supermercato).<br />
<b><br /></b>
<b><u><span style="color: #cc0000;">Per la finitura</span></u> </b><br />
zucchero a velo NON igroscopico<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJl_iIwyjATRr3mMstrHIBFq4TEx3ADznfcJo3Iy32_JX6mPyqr5DZg6tIi7NN2W5wF0e1x8pqzij4BPbGoGa5TBF4LMDGJwnbR3F07Cjgpl77m_Z5NoTb6uJy41uW21jTLSIKimHJfwo/s1600/collage.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJl_iIwyjATRr3mMstrHIBFq4TEx3ADznfcJo3Iy32_JX6mPyqr5DZg6tIi7NN2W5wF0e1x8pqzij4BPbGoGa5TBF4LMDGJwnbR3F07Cjgpl77m_Z5NoTb6uJy41uW21jTLSIKimHJfwo/s320/collage.jpg" width="160" /></a></div>
• Preparare prima di tutto lo stampo rivestendolo prima con carta forno e poi ponendo sul fondo l’ostia ritagliata ad un diametro di 18 cm.<br />
• Preriscaldare il forno a 180°C e tostare le mandorle per 7-8 minuti.<br />
• Tagliare a pezzettini le scorze di arancia e di cedro canditi; poi, in una ciotola, mescolare la farina, le spezie, i canditi, le mandorle tostate e mescolare velocemente con le mani.<br />
• Preparare lo sciroppo, versando in un pentolino il miele, l’acqua lo zucchero a velo; mescolare il tutto e mettere sul fornello a fuoco basso e portare a bollore. Spegnere e versare lo sciroppo nella ciotola.<br />
• Amalgamare tutti gli ingrediente ottenendo un impasto bello denso, molto "colloso" ed elastico; trasferirlo nello stampo e livellarlo con le mani inumidite, premendo bene.<br />
• Far cuocere in forno caldo a 180°C per 25-35 minuti; trascorso questo tempo togliere lo stampo dal forno, privarlo dell'anello a cerniera e proseguire la cottura per altri 5 minuti.<br />
Sfornare e lasciar raffreddare.<br />
Quando il panforte è ben freddo, togliere dallo stampo e posizionare su un vassoio, poi ricoprire con abbondante zucchero a velo e servire.<br />
<br />
Vi lascio con questo ultimo scatto e qualche curiosità, se volete ancora fermarvi a leggere.<br />
Ah, dimenticavo! Ultimo e doveroso ringraziamento a mia sorella, che ha preparato il panforte facendomene dono. :-DDD<br />
Non so se riuscirò a tornare qui prima di Natale con un'altra ricetta. Ho fatto male i conti con il tempo che, inesorabilmente, scorre veloce ed io non sempre riesco a mantenere il passo.<br />
E allora, per sicurezza, giungano a ciascuno di voi gli auguri di Buone Feste da tutta la cucina condominiale. ♥ <br />Magari torniamo a leggerci la prossima settimana!<br />
A prestissimo.<br />
Emmettì<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheIZ2ESps64lXo2p6pgstiEhdckDbrj4tHZEd8EQRQ_0Ifo8KRmMy8m_yBmYH8NGbTNIfvrzU2aT8YvXgN5w4fiQFQl3hyAuqRBuQE1fBHedyFIksHeIIW9Zapa5dql7heMCQzvS__0VQ/s1600/03DSCN0161+.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheIZ2ESps64lXo2p6pgstiEhdckDbrj4tHZEd8EQRQ_0Ifo8KRmMy8m_yBmYH8NGbTNIfvrzU2aT8YvXgN5w4fiQFQl3hyAuqRBuQE1fBHedyFIksHeIIW9Zapa5dql7heMCQzvS__0VQ/s640/03DSCN0161+.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<b><span style="background-color: #274e13; color: white;">CURIOSITÀ E LEGGENDE</span></b><br />
<br />
Con l’arrivo delle festività natalizie ritornano i tipici dolci che accompagnano i pasti delle feste come il panettone e il pandoro, ma anche i dolci tipici regionali che non mancano sulle tavole degli italiani. In particolare in Toscana il panforte è un dolce che è sempre presente ogni anno.<br />
Il nome deriva da un dolce che veniva preparato fino al X secolo, il “panmelato”, una semplice focaccia con acqua e farina a cui venivano aggiunte miele e frutta per insaporirla. Durante l’estate e la primavera, questo dolce si ammuffiva e si seccava donando al dolce il tipico sapore asprigno e acido, insomma un sapore forte.<br />
Verso la seconda metà del XIII secolo arrivarono le spezie dall’Oriente, come il pepe, che venne aggiunto alla ricetta originale a cui venivano tolte le mele diventando il panpepato che per molti secoli fu considerato un dolce gemello al panforte.<br />
Veniva richiesto soprattutto dalle persone più facoltose come le famiglie nobili e il clero che ne facevano incetta presso gli speziali (gli antichi farmacisti) poiché gli ingredienti costosi e rari all'epoca lo rendevano molto caro.<br />
Al giorno d’oggi nella città di Siena viene preparato con 17 ingredienti in tutto, tante quante sono le contrade della città, una ricetta che viene tramandata dal 1675.<br />
Curiose anche le leggende che girano sull'origine del panforte: secondo alcuni suor Ginevra, chiusa in convento per un amore impossibile, mentre stava preparando il classico panmelato sentì dalla finestra la voce del suo amato messer Giannetto da Perugia, dato per morto durante le crociate.<br />
Per l’emozione versò una dose incontrollata di pepe e spezie, creando così il classico panforte. Secondo un’altra leggenda suor Berta creò questo dolce altamente energetico e corroborante con miele, mandorle, pepe e spezie per riabilitare i senesi indeboliti dall'assedio della città.<br />
Queste sono solo alcune leggende che girano sull'origine di questo dolce natalizio, anche se tra queste leggende c’è una storia vera, quella del panforte margherita, la versione più conosciuta del panforte senza concia di melone e con una copertura di zucchero vanigliato anziché di pepe nero, creata da uno speziale in onore della visita della regina Margherita di Savoia.<br />
Gli ingredienti principali di questo panforte sono miele, mandorle, noci, cedro, scorza d’arancia candita e spezie come chiodi di garofano e noce moscata.
Ancora oggi molti toscani, e non solo, festeggiano il natale con una fetta di buon panforte, che può essere trovato facilmente sulle bancarelle dei mercatini di Natale toscani.<br />
Da gustare magari con un bel bicchiere di vin santo, di vino nobile o di vino cotto abruzzese.<br />
Fonte: dal web.Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-36051704189922432852019-12-10T08:30:00.001+01:002021-02-16T17:11:16.575+01:00Krumiri alle nocciole<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2019/12/10/krumiri-alle-nocciole/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBlXDF7Iokw4df8pudJE2H50Q63dx8t10Wc05lyuTVPnvDc-lmiCTaGmFhkPUHpkRnERJuopD2dz0zZMFG6SjEIzAWDqTxFjAuc9ta6_y3Ppr82isJDr7OxglgBcnZyXEf1U09QwuTZeE/s1600/APERTURA+DSCN0124.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="984" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBlXDF7Iokw4df8pudJE2H50Q63dx8t10Wc05lyuTVPnvDc-lmiCTaGmFhkPUHpkRnERJuopD2dz0zZMFG6SjEIzAWDqTxFjAuc9ta6_y3Ppr82isJDr7OxglgBcnZyXEf1U09QwuTZeE/s640/APERTURA+DSCN0124.jpg" width="492" /></a></div>
<br />
Pronti per scoprire un altro biscottino goloso? È la volta di questi krumiri alle nocciole.<br />
Li ho chiamati così perché hanno la stessa forma che ricorda il famoso biscotto di Casale Monferrato; in realtà, pur avendo in comune quasi gli stessi ingredienti, i miei provengono dal quaderno di mia mamma sul quale ha annotato la ricetta datale da una sua amica siciliana.<br />
Una pasta frolla arricchita da una tempesta di granella di nocciole che conferisce un sapore e un profumo spettacolare.<br />
Questo è un biscottino che definirei "da meditazione": dopo cena, con un calice di vino in mano seduti davanti al camino.<br />
In realtà il ricordo che ho di questi biscotti mi fa tornare indietro di quarant'anni, quando la vigilia di Natale mamma ne preparava in numero spropositato, tanto da metterli nelle ceste di vimini e avvolti da immense tovaglie per portarli il giorno seguente a casa di mia nonna, dove un altrettanto numero spropositato di commensali, si riuniva per il pranzo (altro che meditazione! C'era una caciara pazzesca!). E noi bambini, ovviamente, non aspettavamo che il dolce.<br />
Vi racconto come si fanno. :-)))<br />
<br />
<b style="background-color: #cc0000;"><span style="color: white;">Ingredienti </span></b>(per circa 80 biscotti)<br />
<br />
500 g di farina 00<br />
200 g di burro morbido<br />
200 g di zucchero<br />
2 uova<br />
½ bustina di lievito per dolci<br />
½ guscio d'uovo di liquore Strega<br />
200 g di nocciole tritate grossolanamente<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHe2V3szdDIShMlnujz8Fz7jiGVWfyCv8F9gHurpkRv8GP3Xbff6dE-84-t5033W8o-yykL3jy7xa1tLcedoFeKHbbf1NohWsqmgG6dKRtAY83a3T4FemKo5cW7IilhvgqXbD4YIyg-sE/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHe2V3szdDIShMlnujz8Fz7jiGVWfyCv8F9gHurpkRv8GP3Xbff6dE-84-t5033W8o-yykL3jy7xa1tLcedoFeKHbbf1NohWsqmgG6dKRtAY83a3T4FemKo5cW7IilhvgqXbD4YIyg-sE/s200/collage.jpg" width="200" /></a></div>
In una ciotola bella larga, setacciare la farina insieme al lievito e formare una fontana al centro della quale versare lo zucchero, il burro bello morbido, le uova ed il liquore.<br />
Iniziare ad impastare con le mani e poco dopo aggiungere anche le nocciole tritate continuando sempre il lavoro di mani simulando una sorta di sfregamento. Fermatevi quando il composto avrà assunto l'aspetto di "son tutto briciole".<br />
Munirsi di una bocchetta a stella col diametro della punta di un centimetro e mezzo e passarvi dentro l'impasto come fosse un estrusore, cercando di dare al biscotto una forma leggermente angolata.<br />
È comodo eseguire questa operazione direttamente sulla teglia ricoperta di carta forno in modo da avere i biscotti già pronti per la cottura.<br />
Accendere il forno a 180° e, una volta raggiunta la temperatura, cuocere per circa 20-25 munuti o fin quando saranno leggermente dorati sopra e più ambrati sotto.<br />
Terminata la cottura della seconda teglia, radunare tutti i biscotti in una unica e mettere di nuovo in forno (spento) con lo sportello a spiffero in modo da raggiungere una fragranza ottimale.<br />
Pronti per l'assaggio? :-DDD<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwNlUE8TCHgK-yjPrr79wdV31id-l347hiTZhkZtjUJRmkE6rBy-m21ki_G6fN9ooLvDTSWf7ejYAqayqwpyiYFMH5cjnkoj-qLYgaUvG9Pl8jo7UmGjen5sRn6mkVOQrl0v9njG65SQw/s1600/03DSCN0134.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwNlUE8TCHgK-yjPrr79wdV31id-l347hiTZhkZtjUJRmkE6rBy-m21ki_G6fN9ooLvDTSWf7ejYAqayqwpyiYFMH5cjnkoj-qLYgaUvG9Pl8jo7UmGjen5sRn6mkVOQrl0v9njG65SQw/s640/03DSCN0134.jpg" width="480" /></a></div>
Siamo già a martedì ed io sono un po' in ritardo con le proposte che volevo lasciarvi prima delle feste.<br />
La prossima ricetta sarà a tema fortemente natalizio e ci sposteremo in un'altra delle nostre bellissime regioni: la Toscana. Chi indovina cosa vi farò trovare la prossima settimana ne riceverà un assaggio in omaggio. :-DDDDD<br />
A presto!<br />
Emmettì.Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com26tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-31124529147173402632019-12-02T08:30:00.001+01:002021-02-16T17:13:04.159+01:00Thumbprint cookies. Frollini semintegrali all'olio e confettura di visciole<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2019/12/02/thumbprint-cookies-frollini/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq8A5VT4zdFi8InPNjW9wnZKRMVA0pZb72cWmJm9GGoQPMDkhxI3lGOTLuN6BP2HwYm02nGX_1uwqfSBUgBiNcqTj1sA423f_u79uHyzaY3JbN50XXWaJwkENsZjhTS2U-4KP35jaOyXI/s1600/APERTURA+DSCN0113.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1065" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq8A5VT4zdFi8InPNjW9wnZKRMVA0pZb72cWmJm9GGoQPMDkhxI3lGOTLuN6BP2HwYm02nGX_1uwqfSBUgBiNcqTj1sA423f_u79uHyzaY3JbN50XXWaJwkENsZjhTS2U-4KP35jaOyXI/s640/APERTURA+DSCN0113.jpg" width="532" /></a></div>
<br />
Continuiamo la carrellata dei biscotti. <br />
Sempre sfogliando il libro di Martha Stewart mi sono imbattuta in questi biscotti dal curioso nome.<br />
<i>"Thumb che?" </i>Mi son chiesta appena ho letto il titolo (la cui pronuncia mi ha fatto intrecciare pure la lungua!). Poi scorrendo la preparazione ho capito che erano quelli che conoscevo con il nome di <i>fossette golose</i>. Visti e rivisti in mille gusti e colori e mai replicati. Possibile? Per una biscottatrice seriale poi? E no, eh? Ecco l'occasione giusta.<br />
La versione della Martha li vuole con una frolla burrosissima, mentre io ho voluto renderli un po' meno calorici senza però rinunciare al gusto ed ho approfittato per provare una frolla all'olio (nella lista delle cose da provare da anni e anni).<br />
Il risultato mi è piaciuto tanto tantissimo. Un guscio croccante, zuccheroo e friabile con un cuore morbido dato dal ripieno che si presta a mille varianti. Per oggi ho scelto una confettura di visciole, ma le alternative sono infinite (susine, pesca. albicocca, marmellate di agrumi, ganache al cioccolato) ed è difficile scegliere! Ma perché scegliere? Prepararne e assaggiarne uno di ogni tipo, no?<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFW2FDKNvpkdUhQgKzzB0oXqO7aP44LnU40ndQZSVRKmQKOALh9RG7WBQzBTtf5WXJ-Au93yoplMDMl3Arp6xmxnj_OuAQ3kVu-aMdM8Yn3ZZbBhgZ8qlyK1dlJfCkCOv1kP-XvyUqOE4/s1600/02DSCN0118+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1011" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFW2FDKNvpkdUhQgKzzB0oXqO7aP44LnU40ndQZSVRKmQKOALh9RG7WBQzBTtf5WXJ-Au93yoplMDMl3Arp6xmxnj_OuAQ3kVu-aMdM8Yn3ZZbBhgZ8qlyK1dlJfCkCOv1kP-XvyUqOE4/s640/02DSCN0118+%25281%2529.jpg" width="504" /></a></div>
<br />
<b>Per la frolla (dose per circa 25 biscotti)</b><br />
<br />
300 g di farina di tipo 1 o 00<br />
80 g di olio di riso<br />
60 g di zucchero di canna chiaro<br />
1 cucchiaino di lievito per dolci<br />
1 uovo e 1 tuorlo<br />
2 pizzichi di sale<br />
1 cucchiaino di estratto di vaniglia<br />
buccia grattugiata di un limone bio<br />
zucchero di canna chiaro per la finitura<br />
confettura per la farcitura<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZscuTus965Oe4G_F0MtxHb7DYDU0sEpoGmDM6tN3itz97_2nhXqh1HlVdPZDn9KsuQGKdPuXPJFu_9xoSmuegWNdY32oRvGz1b2Z3B36qgWj3A3IjK79RVZMV0ZkfozQBAkh5XNcnFfk/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="972" data-original-width="1200" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZscuTus965Oe4G_F0MtxHb7DYDU0sEpoGmDM6tN3itz97_2nhXqh1HlVdPZDn9KsuQGKdPuXPJFu_9xoSmuegWNdY32oRvGz1b2Z3B36qgWj3A3IjK79RVZMV0ZkfozQBAkh5XNcnFfk/s200/collage.jpg" width="200" /></a></div>
In una ciotola mescolare tutti gli ingredienti secchi per la frolla e formare una fontana; al centro versare olio, uova e aromi e iniziare ad amalgamare il tutto con un forchetta.<br />
Quando l'impasto inizia ad essere lavorabile con le mani, rovesciarlo su un piano di lavoro ed impastare fino a renderlo liscio ed omogeneo. In alternativa, versare tutti gli ingredienti nella ciotola dell'impastatrice e lasciar lavorare la macchina fino al formarsi di un panetto.<br />
Staccare porzioni di impasto grandi quanto una noce (circa 20 grammi) e formare delle palline; passare la parte superiore nello zucchero di canna e disporle mano a mano su una teglia ricoperta di carta forno, distanziandole leggermente fra di loro.<br />
Terminato tutto l'impasto, imprimere al centro di ogni pallina il pollice in modo da creare un incavo in cui disporre la farcitura (con sac à poche per un lavoro più preciso e pulito).<br />
Accendere il forno a 170° ed infornare fino a quando i biscottini saranno ben dorati nella parte sottostante (15-20 minuti). Estrarre la teglia dal forno e lasciar raffreddare bene prima di consumare o impacchettare.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1GfzXj-PrxCmTVXptwfMJkb5g4kuWVTYmArRH9XBW8ED8JSTpfC7G1zSQe9ykhIMsf9QkrpKSlMaGtge7u7W4Tw0Ifh82rmzITsT5qfSprl1VqKFU2jiCadT9yMhp6K2AJ6eD4gmHdtc/s1600/03DSCN0107.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1GfzXj-PrxCmTVXptwfMJkb5g4kuWVTYmArRH9XBW8ED8JSTpfC7G1zSQe9ykhIMsf9QkrpKSlMaGtge7u7W4Tw0Ifh82rmzITsT5qfSprl1VqKFU2jiCadT9yMhp6K2AJ6eD4gmHdtc/s640/03DSCN0107.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
Anche questi, volendo, si possono preparare con due/tre settimane di anticipo conservandoli in frigo fino al momento di servirli o regalarli.<br />
Perfetti per un fine pasto, ma anche nel pomeriggio insieme ad una fumante tazza di tè o in qualunque altro momento della giornata.<br />
A prestissimo, eh? :-))))))))<br />
Sono in ritardo, lo so. La lista di quello che vorrei condividere prima di Natale è lunga.<br />
Chissà che non riesca a tornare già in settimana! ;-)<br />
Intanto vi auguro un buon lunedi, che sia allegro e scoppiettante in attesa delle feste ormai vicinissime!<br />
Emmettì<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3VRWrlSlIJHGVQUCu2cehTdFB6URKu3Q8ItLm0-u4yBbXAc5mOHfJ9GoNpC1TukoujaMV6OQaRYfkkhyq0Ghd90VM_LsStJHpvH6RCHrL0ma78o9DULkkAb9NEtSfF0U3kaQRX9BuzQs/s1600/01DSCN0114_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1175" data-original-width="998" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3VRWrlSlIJHGVQUCu2cehTdFB6URKu3Q8ItLm0-u4yBbXAc5mOHfJ9GoNpC1TukoujaMV6OQaRYfkkhyq0Ghd90VM_LsStJHpvH6RCHrL0ma78o9DULkkAb9NEtSfF0U3kaQRX9BuzQs/s640/01DSCN0114_1.jpg" width="542" /></a></div>
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<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-76859273404948319552019-11-18T08:30:00.001+01:002021-02-16T17:14:17.539+01:00Sacher biscuits.<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2019/11/18/sacher-biscuits/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGnGbFa5y0qTqOPHUwBXTx7F5E-XqxdhlQ2eumhyphenhyphenYiq6LXRyVOA1H71PepVt__Mx0E-jaKHE6kcFps03IWkLnJMNkyagZvJLs1A438s7piSuog2xZNuSGInvTvvgChwAipTm5EgpsRj88/s1600/APERTURA+DSCN0088.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1001" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGnGbFa5y0qTqOPHUwBXTx7F5E-XqxdhlQ2eumhyphenhyphenYiq6LXRyVOA1H71PepVt__Mx0E-jaKHE6kcFps03IWkLnJMNkyagZvJLs1A438s7piSuog2xZNuSGInvTvvgChwAipTm5EgpsRj88/s640/APERTURA+DSCN0088.jpg" width="500" /></a></div>
<br />
È ora di pensare ai regali di Natale, nevvéro? Per non arrivare trafelati e all'ultimo momento senza avere la minima idea di cosa fare, da questo post in poi seguirà una carrellata di biscotti da cui prendere ispirazione per qualcosa da regalare fatto con le nostre mani.<br />
Da qualche anno a questa parte, ho notato che i regali più apprezzati son quelli preparati da noi, perché dietro ad un biscotto, una torta, un lavoro a maglia, c'è il nostro tempo; c'è la volontà di impiegarlo per le persone a cui i doni saranno destinati. E siccome il tempo è diventato così prezioso, quale cosa più bella?<br />
Che io abbia una passione particolare per i biscotti non è una novità. Se poi qualche ♥<a href="https://burroemalla.it/about-me" target="_blank">Amica</a>♥ che lo sa ti fa una sorpresa facendoti recapitare a casa un libro intitolato "BISCOTTI" (per di più di Martha Stewart) beh, allora la tentazione è sempre dietro l'angolo.<br />
Apro la carrellata con questi biscotti, ispirati alla torta austriaca per eccellenza.<br />
Sagome di morbida ed avvolgente frolla al cacao, farcite con marmellata di albicocche ed una golosa finitura al cioccolato.<br />
L'idea è nata proprio sfogliando quel libro, ma di certo non sono una novità perché il web è pieno di tantissime altre proposte.<br />
Chi li ha assaggiati è rimasto piacevolmente di stucco. In effetti son biscotti che sostituiscono egregiamente un dolce da fine pasto, ma di certo si adattano ad ogni momento della giornata.<br />
Vi racconto come li ho fatti, e vi tento con questo primo piano! :-DDD<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPhrWMryoobsQL1BbTw8qkE7nP9wMAUAmdYg1UyECm-zRPwM7Mdut45q2YjU9DHacBcgN_VmkaquDg7qVKHM2x-2FAGWo_TQfB4gBtwXtmsoRm3dyAPyWA9gJVHYRpadpI34Py9Py_tT4/s1600/01DSCN0087.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPhrWMryoobsQL1BbTw8qkE7nP9wMAUAmdYg1UyECm-zRPwM7Mdut45q2YjU9DHacBcgN_VmkaquDg7qVKHM2x-2FAGWo_TQfB4gBtwXtmsoRm3dyAPyWA9gJVHYRpadpI34Py9Py_tT4/s640/01DSCN0087.jpg" width="480" /></a></div>
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</div>
<br />
<br />
<span style="color: white;"><b><span style="background-color: #b45f06;">INGREDIENTI </span><span style="background-color: white;"> </span></b></span>(per circa 35 biscotti 5x5)<br />
<b><br /></b>
<b>Per la frolla </b><br />
170 g di farina 00<br />
30 g di cacao amaro in polvere<br />
50 g di fecola di patate<br />
75 g di zucchero a velo<br />
110 g di burro a temperatura ambiente<br />
2 tuorli d'uovo<br />
1/2 cucchiaio di albume (se serve)<br />
3 g di lievito per dolci<br />
1 pizzico di sale<br />
qualche goccia di estratto di vaniglia e rum<br />
<b>Per la farcitura e finitura</b><br />
confettura di albicocche<br />
cioccolato fondente al 60%<br />
codette di cioccolato<br />
<br />
Nella ciotola della planetaria versare farina, lievito, fecola e cacao setacciati; unire lo zucchero a velo, il sale e mescolare velocemente con la mano per amalgamare le polveri.<br />
Montare la frusta a forma di K e farla girare lentamente unendo il burro morbido, i tuorli e gli aromi; se l'impasto non riesce a compattarsi, aggiungere un po' di albume o un cucchiaio d'acqua e continuare ad impastare fino ad ottenere il classico panetto di frolla. Estrarre l'impasto dalla ciotola ed avvolgerlo con un po' di pellicola lasciando riposare in frigo per circa un'ora.<br />
Trascorso questo tempo, stendere la pasta frolla (spessore di mezzo centimetro) su un piano di lavoro leggermente infarinato e con un taglia biscotti ricavare le sagome dalla forma desiderata; poi, su una metà di esse, creare un foro al centro.
Sistemare i biscotti, mano a mano che si formano, su placca da forno rivestita da apposita carta ed infornare a 170° (forno statico) per circa 13-15 minuti.
Una volta sfornati e lasciati raffreddare in teglia, intingere la parte di biscotto (quella col foro) nel cioccolato precedentemente fuso, decorare con scaglie di cioccolato e lasciar asciugare su carta forno.<br />
Nel frattempo prendere il biscotto senza foro e pennellarlo con altro cioccolato fuso accoppiandolo con una metà forata (in questo modo i biscotti rimarranno uniti al morso); terminata questa operazione per tutte le sagome di frolla, riempire il foro con marmellata di albicocca aiutandosi con sac à poche per un lavoro più pulito.<br />
Finalmente i biscotti son pronti per essere confezionati e regalati oppure per essere gustati.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0-AWD_geuuleIo_n_YwE3tv93e2qi2spT3zYH9e-rIejNtJmOWpNB6YN0YXELYmk6dax8BGqh3cERJ4Se8YR49yTZQdaiN3o7GJJBWzSH_W1owQK_L26Bk5VUj3Ol4rejbi95uWjCugg/s1600/01DSCN0069.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0-AWD_geuuleIo_n_YwE3tv93e2qi2spT3zYH9e-rIejNtJmOWpNB6YN0YXELYmk6dax8BGqh3cERJ4Se8YR49yTZQdaiN3o7GJJBWzSH_W1owQK_L26Bk5VUj3Ol4rejbi95uWjCugg/s640/01DSCN0069.jpg" width="480" /></a></div>
<span style="background-color: #b45f06;"><span style="color: white;"><b><br /></b></span></span>
<span style="background-color: #b45f06;"><span style="color: white;"><b>Consigli e suggerimenti.</b></span></span><br />
<span style="background-color: #b45f06;"><span style="color: white;"><b><br /></b></span></span>
Sempre nell'ottica di non arrivare all'ultimo momento, questi biscotti si prestano ad essere preparati anche con largo anticipo seguendo questi semplici passaggi.<br />
<b><span style="color: red;">→ </span></b><b><span style="color: #38761d;">Preparare le sagome di frolla.</span></b><b><span style="color: red;"> </span></b><br />
<b><span style="color: red;">→ </span></b><span style="color: blue;"><b>Intingere nel cioccolato fuso le parti con il foro, spolverizzare le codette e lasciar asciugare.</b></span><br />
<span style="color: red;"><b>→ </b></span><b><span style="color: #741b47;">Pennellare la sagoma senza foro con altro cioccolato fuso e accoppiarla a quella forata lasciando asciugare nuovamente.</span></b><br />
<b><span style="color: red;">→ </span></b><b><span style="color: #351c75;">Disporre i biscotti su un vassoio o in un sacchetto da freezer e conservare in frigo al riparo dall'aria.</span></b><br />
<b><span style="color: red;">→ </span></b><b><span style="color: #e69138;">Al momento di servirli o regalarli, sarà sufficiente farcire con la confettura di albicocca e voilà, il gioco è fatto. </span></b><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTSx7YTn48lU_qV3WOcUqn5taOFVNuh_P4XgA_SX1reQkjiDAsDDUSqgoaJ2khRukob5UgwBbVwf0WpDMS-FnXvP4cavd3w3WC-GirH4RFQdt8KDFEtDVhMo3Jz2rxLfywr18TknK9Y8A/s1600/01DSCN0077.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTSx7YTn48lU_qV3WOcUqn5taOFVNuh_P4XgA_SX1reQkjiDAsDDUSqgoaJ2khRukob5UgwBbVwf0WpDMS-FnXvP4cavd3w3WC-GirH4RFQdt8KDFEtDVhMo3Jz2rxLfywr18TknK9Y8A/s640/01DSCN0077.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Tornerò presto nella nostra cucina. Altri golosissimi biscotti ci aspettano! :-DDDD</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Poi, prometto, per un po' non ne pubblicherò più.</div>
<div style="text-align: center;">
Nel frattempo vi auguro una buona settimana!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Emmettì</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR4potm1ZQ8nQP_S1V70sICLp0f5S_bFOHyiiWudGODVIX6DREwY35ZHc_wsRsHjbhooK4d5b82T9rZcd4fZpTscKcXkKyCh7LcuAV8IxLZ_Pt_hyphenhyphencRF5SPLhQIyPChUELfFwOu1oT_7k/s1600/01DSCN0084.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR4potm1ZQ8nQP_S1V70sICLp0f5S_bFOHyiiWudGODVIX6DREwY35ZHc_wsRsHjbhooK4d5b82T9rZcd4fZpTscKcXkKyCh7LcuAV8IxLZ_Pt_hyphenhyphencRF5SPLhQIyPChUELfFwOu1oT_7k/s640/01DSCN0084.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com37tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-3502385879947666672019-11-04T08:30:00.001+01:002021-02-16T17:14:44.324+01:00Curry di pollo con latte di cocco e riso basmati <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2019/11/04/curry-di-pollo-con-latte-di-cocco-e/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiifuu4OYneI7AtcEM8DY8pBdupk9E0FBhpESWmTHRvepGgvWrtpG9Rk1u592BD1_bngKldPCErjOkgQerEyDMRa3masNb1grk2UC4n0OHmbXwIwlHJNmV28ges1BbR4UY_F2APk3zyXE4/s1600/01DSCN0048_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1072" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiifuu4OYneI7AtcEM8DY8pBdupk9E0FBhpESWmTHRvepGgvWrtpG9Rk1u592BD1_bngKldPCErjOkgQerEyDMRa3masNb1grk2UC4n0OHmbXwIwlHJNmV28ges1BbR4UY_F2APk3zyXE4/s640/01DSCN0048_1.jpg" width="536" /></a></div>
<br />
Vado a periodi e questo è il periodo delle spezie. Le ho sempre adorate praticamente tutte, ma ultimamente ho una passione viscerale per il curry, lo metterei anche nel latte e caffè al mattino! :-)<br />
Da qualche tempo poi ho scoperto il latte di cocco e la sua versatilità in cucina. Il suo tipico sapore dolciastro, si sposa benissimo con la carne, il pesce e con le spezie, appunto. Quale migliore occasione per abbinarli?<br />
Oggi è toccato alla carne bianca e sono particolarmente soddisfatta di quello che ne è uscito fuori.<br />
Un piatto unico delizioso che si prepara velocemente e che conquisterà il vostro palato! Scommettiamo? Dai che vi racconto come prepararlo. :-DDD<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<b>Ingredienti </b>(per 4 persone)<br />
<br />
2 petti di pollo interi (circa 800 g al netto degli scarti)<br />
1 scalogno (in alternativa una piccola cipolla)<br />
1 lattina di latte di cocco (da 400 g)<br />
2 cucchiaini ben colmi di curry in polvere<br />
olio extravergine di oliva q.b.<br />
sale e pepe q.b.<br />
farina di riso q.b.<br />
500 g di riso basmati<br />
200 ml di latte di cocco<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN8qT_3OfXuy4tqDsHGSGzsxJxnFU5e4xw0CxJekOWwi2ngEvvryGxhZ8e7jPF04ahO3jwgJNX1b2eLCGWCIauG4OvPaaQmZe-T7zw1aiOU5GAONgghEbk8rfSlWZ-5uwSynzpy1VcrI0/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN8qT_3OfXuy4tqDsHGSGzsxJxnFU5e4xw0CxJekOWwi2ngEvvryGxhZ8e7jPF04ahO3jwgJNX1b2eLCGWCIauG4OvPaaQmZe-T7zw1aiOU5GAONgghEbk8rfSlWZ-5uwSynzpy1VcrI0/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(clicca per ingrandire) </td></tr>
</tbody></table>
Lessare il riso in acqua salata per il tempo indicato sulla confezione, poi scolarlo, versarvi sopra i 200 grammi di latte di cocco, mescolare bene e riservare in una ciotola al coperto mantenendolo tiepido. Nel frattempo tagliare il pollo a dadini regolari (circa 3x3) e passarli leggermente nella farina di riso.<br />
In una casseruola o in una padella sufficientemente ampia versare qualche cucchiaio d'olio e farvi rosolare lo scalogno (o la cipolla) grattugiato; appena sentite il profumo, unire i bocconcini di pollo, alzare la fiamma e lasciar rosolare per benino fino a rendere tutti i lati belli dorati.<br />
A questo punto unire il latte di cocco e il curry, regolare di sale e lasciar cuocere a fuoco dolce con coperchio per circa una mezz'ora.<br />
Trascorso questo tempo controllare quanto liquido è rimasto e, se necessario, unire qualche cucchiaio di acqua calda per fare in modo che i bocconcini di pollo rimangano avvolti da una morbida salsina.<br />
Spegnere il fuoco, spolverare con una grattugiata di pepe e servire insieme al riso componendo il piatto secondo i vostri gusti.<br />
Buon appetito!<br />
Noi ci rivedremo presto su questi schermi.<br />
Sto iniziando a pensare ai regalini di Natale da preparare nelle nostre cucine. Dite che è presto? Mmmmhhhh, forse... Ma intanto sperimento e assaggio! ;-)<br />
Buona settimana a voi tutti!<br />
Emmettì.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWNfCoTLoHSVScdf0I8gAv5JSuYdl-xu0SVP_Joy55o7jrrN09XKvPc1j_rIUtOSJ6DEBJTRP3yRQDo4pL3MZrHuDd0QkRBeCdoRYS-Jk8ngfq7IcsL_kV4hgeQmBtIIH0ZS7iyUPhf1c/s1600/03DSCN0054_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWNfCoTLoHSVScdf0I8gAv5JSuYdl-xu0SVP_Joy55o7jrrN09XKvPc1j_rIUtOSJ6DEBJTRP3yRQDo4pL3MZrHuDd0QkRBeCdoRYS-Jk8ngfq7IcsL_kV4hgeQmBtIIH0ZS7iyUPhf1c/s640/03DSCN0054_1.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="background-color: #990000; color: white;"><b>Curiosità e approfondimenti</b>: <b>il riso Basmati.</b></span><br />
Il riso Basmati è caratterizzato da un chicco sottile ed allungato, che in cottura raddoppia le dimensioni. È particolarmente apprezzato per il profumo intensissimo. Prelibato se accompagnato a piatti speziati e saporiti di verdure o carni, può essere consumato caldo o freddo.<br />
<b><i>Basmati</i></b> è una varietà di riso a grano lungo. La traduzione indiana del nome significa “regina di fragranza” e sta proprio ad indicare la particolare fragranza ed il sapore delicato che possiede questo riso; l'aroma è speziato, ed il piacevole profumo naturale ricorda il legno di sandalo.<br />
Il riso Basmati viene coltivato in India e Pakistan da centinaia di anni e, alcune varietà vengono oggi coltivate anche negli Stati Uniti e in Italia.<br />
Il riso Basmati ha un Indice Gilcemico molto più basso rispetto al riso bianco comune, in quanto più ricco di <i>amilopectina</i>; è quindi adatto a chi segue una dieta, poché non fa innalzare repentinamente i livelli di glucosio nel sangue. In più, oltre a risultare gradevole e particolarmente saporito anche scondito, è più digeribile per la presenza di un amido chiamato <i>amilosio </i>(viene assimilato in appena due ore dopo la masticazione<br />
Esistono oggi 86 varietà di Basmati, ma solamente 18 hanno le caratteristiche inconfondibili del riso originale. Il prezzo cambia considerevolmente da una qualità all'altra.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTEdEw3gZabgCCTYGxKcJTOdqTlcoLcKSWv0eRtQsClkSvY50UrXxMh7I7zLfkNo3T2vusa7WAOMVUuFntIapKsKKmtGL8YWg56PlW1OBHxNaUV6MTjBpLPwBUwerDRmLBNskHjzoSNyE/s1600/02DSCN0051_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1019" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTEdEw3gZabgCCTYGxKcJTOdqTlcoLcKSWv0eRtQsClkSvY50UrXxMh7I7zLfkNo3T2vusa7WAOMVUuFntIapKsKKmtGL8YWg56PlW1OBHxNaUV6MTjBpLPwBUwerDRmLBNskHjzoSNyE/s640/02DSCN0051_1.jpg" width="508" /></a></div>
<br />
<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-16984212508286327182019-10-14T08:30:00.001+02:002021-02-16T17:15:23.683+01:00La brioche senza burro. Nodini al cioccolato. <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2019/10/14/la-brioche-senza-burro-nodini-a/"); </script>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1X5wiUx-YpPLZgVMzcmT9GopphlJseEFPnA-0u1yCxm_kwicPJbvDi88BESe_Zf2w0kCreMxAR3gmgP4V0gBeOiUd65ejnL993WaDXHgEwR5Wbp0IgWQVmX475blYc6pxa2lu2LEJXk8/s1600/APERTURA+01DSCN9936.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1X5wiUx-YpPLZgVMzcmT9GopphlJseEFPnA-0u1yCxm_kwicPJbvDi88BESe_Zf2w0kCreMxAR3gmgP4V0gBeOiUd65ejnL993WaDXHgEwR5Wbp0IgWQVmX475blYc6pxa2lu2LEJXk8/s640/APERTURA+01DSCN9936.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
E chi ci aveva pensato al fatto che anche nei lievitati dolci il burro potesse essere egregiamente sostituito dall'olio? Io, sinceramente, no!<br />
Vada per le frolle, per i biscotti, per i panini da sandwich, ma nelle brioche dolci proprio non l'avrei mai detto (perché poi? Chi lo sa!). </div>
Così, quando ho visto questa ricetta su un gruppo facebook è scattata immediatamente la curiosità di provarla. E capirai se ho aspettato. Manco i 35° all'ombra mi hanno fermata (mentre i suddetti 35° hanno fatto sì che le gocce di cioccolato, nonostante il freezer, si siano leggermente sciolte colorando l'impasto).<br />
Ho aspettato troppo, quello sì, a tornare qui per scrivere la ricetta ma, come dice il proverbio, meglio tardi che mai! :-DDD<br />
Il risultato? Una brioche mooooooooooooooolto molto buona, soffice, leggera e stra profumata. E poi, non da ultimo, velocissima da fare perché si buttano tutti gli ingredienti nella ciotola dell'impastatrice ed il gioco è fatto. Ci saranno solo i tempi morti di attesa per la prima e la seconda lievitazione e le colazioni settimanali saranno arricchite da questi morsi sofficiosi.<br />
Alla ricetta ho apportato qualche modifica aumentando un po' l'idratazione e diminuendo invece la quantità di zucchero.<br />
Andiamo ad impastare! ;-)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMKKDvBvs-bRQazxMtfvjHcj0IyS0atspbrprNCeeSHfBVhaAf2ja3FHJ2r_2-jqQ4twemQFw149Yo2uQ_OqnpPWr0QpzSyWKxhGi_lPeGLb-TGF2pQNGaKRwgZKwjJzinzIp0YUH1rkA/s1600/05DSCN9898.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMKKDvBvs-bRQazxMtfvjHcj0IyS0atspbrprNCeeSHfBVhaAf2ja3FHJ2r_2-jqQ4twemQFw149Yo2uQ_OqnpPWr0QpzSyWKxhGi_lPeGLb-TGF2pQNGaKRwgZKwjJzinzIp0YUH1rkA/s640/05DSCN9898.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="color: #660000;"><br /></span>
<b><span style="background-color: #660000; color: white;">Ingredienti</span></b><br />
<br />
600 g di farina W240-260 (non oltre)<br />
100 g di zucchero<br />
230 ml di latte<br />
130 g di olio di semi (mais, arachide, riso)<br />
10 g di lievito di birra fresco<b><span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"> (*)</span></b><br />
2 uova<br />
10 g di sale<br />
1 cucchiaino di estratto di vaniglia<br />
1 pugno di gocce di cioccolato fondente (facoltativo)<br />
buccia di un limone e di un'arancia grattugiate<br />
qualche cucchiaio
di latte per spennellare<br />
<span style="color: red; font-size: xx-small; font-weight: bold;"> (*)</span> <b><span style="color: #cc0000; font-size: x-small;">sostituibili con 150-200 g di licoli o pasta madre solida al raddoppio</span></b><br />
<b><span style="color: #cc0000; font-size: x-small;"><br /></span></b>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjihrCLRZ-tEBWDuBFXJpNfKBiQt2gztpwc1CLT3EzKWkpj0JMjZDixLkAztZV8ET8bTSUE3LAIqS44CB-3ded_PLQpbPIuWOrLvGbiEBm3CaONl0meWaZFRyoK3_nV4UuJRAhicQOMp0w/s1600/collage1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="396" data-original-width="1200" height="65" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjihrCLRZ-tEBWDuBFXJpNfKBiQt2gztpwc1CLT3EzKWkpj0JMjZDixLkAztZV8ET8bTSUE3LAIqS44CB-3ded_PLQpbPIuWOrLvGbiEBm3CaONl0meWaZFRyoK3_nV4UuJRAhicQOMp0w/s200/collage1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(clicca per ingrandire)</td></tr>
</tbody></table>
Setacciare la farina nella ciotola dell'impastatrice.<br />
In una caraffa unire tutti gli altri ingredienti (tranne le gocce di cioccolato) ed emulsionare con una forchetta, poi versare sulla farina e con la frusta a gancio (o braccia tuffanti) portare ad incordatura lasciando lavorare la macchina a media velocità.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifqzcWFikuwtG64JaTWCqGb1dle7FMhmhwlJxkfZmLIJkyZm0jafLyPtUOkqSEq5AhF0ldVulDBcdhplA5b1Jos2YaapICa57ZTykvQSVvviYLmw1rSDT4egAplfxDwEOpOWhmz7sbdSU/s1600/collage2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1200" height="100" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifqzcWFikuwtG64JaTWCqGb1dle7FMhmhwlJxkfZmLIJkyZm0jafLyPtUOkqSEq5AhF0ldVulDBcdhplA5b1Jos2YaapICa57ZTykvQSVvviYLmw1rSDT4egAplfxDwEOpOWhmz7sbdSU/s200/collage2.jpg" width="200" /></a></div>
Quando l'impasto sarà ben in corda e tendente al lucido, versare a pioggia le gocce di cioccolato e azionare nuovamente la macchina giusto il tempo per farle inglobare in modo omogeneo alla massa.<br />
Raccogliere l'impasto, formare una palla e mettere a lievitare in un contenitore graduato fino al raddoppio. Rovesciare poi su un piano di lavoro e porzionare delle grandezza desiderata.<br />
Per fare i nodini seguire il passo passo fotografico accanto (pessimo), altrimenti scegliere una forma che più vi aggrada.<br />
Una volta formate tutte le brioche, disporle in teglia ricoperta di carta forno, coprire con pellicola e lasciarle riposare fino al raddoppio.<br />
Accendere il forno a 165°, pennellare delicatamente le brioche con del latte ed infornare per circa 20 minuti (per pezzature fino ai 110 grammi altrimenti prolungare di qualche minuto) o fino a quando saranno dorate. Sfornare, pennellare ancora con il latte e mettere a raffreddare su una gratella.<br />
Addentare e... fatemi sapere! ;-)<br />
<b><span style="color: #cc0000;"><u>Raccomandazioni.</u></span></b><br />
<b><span style="color: #cc0000;">Per chi usa lievito naturale liquido: attendere che nella prima lievitazione l'impasto triplichi il suo volume iniziale; dopo la formatura, invece, è sufficiente che le brioche siano al raddoppio prima di infornarle. Rispettando questi accorgimenti saranno garantite sofficità e leggerezza. </span></b><br />
<b><span style="color: #cc0000;"><br /></span></b>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiRBmKQENlyzFRfQlMetnUT5U5ml2KQ3yfHG6irsyswTUSvrgR0waesg04QAyEL2GASxcnEGe46YsR3fEsYQDHyDq0hvzdb3W_1wQLpK1OlwxuZ-Gw7TwhqV6bYP9P2lxDnewvcUWnloU/s1600/02IMG_20190910_151626.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiRBmKQENlyzFRfQlMetnUT5U5ml2KQ3yfHG6irsyswTUSvrgR0waesg04QAyEL2GASxcnEGe46YsR3fEsYQDHyDq0hvzdb3W_1wQLpK1OlwxuZ-Gw7TwhqV6bYP9P2lxDnewvcUWnloU/s640/02IMG_20190910_151626.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<b><span style="background-color: #660000; color: white;">Curiosità: stessa ricetta con farine diverse. </span></b><br />
Con la sociessa <a href="https://www.blogger.com/profile/17485244758505745991" target="_blank">Silvia</a>, nei nostri scambi epistolari quotidiani, ci siamo confrontate sul fatto che l'uso di farine con una minor forza, rende i piccoli lievitati da colazione molto più leggeri, soffici ed "ariosi".<br />
Stessa cosa per i pani tipo bauletto, quelli da burger, hotdog, ma anche quelli classici (da cottura in forno a legna, per intenderci).<br />
Prova che ti riprova, confronta che ti riconfronta stessa ricetta ma con farina diversa, siamo arrivate alla conclusione che non sempre una farina forte è poi così necessaria per certi tipi di prodotti. Anzi, a volte penalizza pure (ovviamente a voler cercare il pelo nell'uovo eh?).<br />
Voi avete esperimenti o notizie in materia? Raccontateci, dai!<br />
Io vi lascio un altro paio di scatti e miei saluti.<br />
Son felice di essere tornata nella nostra cucina e di ritrovare tutti voi.<br />
A presto, prestissimo! :-)))<br />
Emmettì.<br />
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjucPg52kO26E5g61eUeQn5zG1wWmQOoOLbTXnHYCZtY60NwN1VZ7LjXRYvAWEhBHlW7eeGXL3uXIq2cvVR19p57qoOp-lgus6Utz-Grb9uIAx3p5oVyA67GU7CvgQkL58GuEDVpAiC2hM/s1600/06DSCN9897.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjucPg52kO26E5g61eUeQn5zG1wWmQOoOLbTXnHYCZtY60NwN1VZ7LjXRYvAWEhBHlW7eeGXL3uXIq2cvVR19p57qoOp-lgus6Utz-Grb9uIAx3p5oVyA67GU7CvgQkL58GuEDVpAiC2hM/s640/06DSCN9897.jpg" width="480" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdlJXTfIF4qx8HG0xup22q1eN5OV2oCdns77glZblNNNAatTKWwNEylFedSe8opWwCmvioaBvwlbmvIND5xz5Pi6OsAsc8t4uuRlAs6DIAvuBWfF74KRJKSDI7HxLj8CTqQJycdqWu5Go/s1600/03IMG_20190910_151750.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdlJXTfIF4qx8HG0xup22q1eN5OV2oCdns77glZblNNNAatTKWwNEylFedSe8opWwCmvioaBvwlbmvIND5xz5Pi6OsAsc8t4uuRlAs6DIAvuBWfF74KRJKSDI7HxLj8CTqQJycdqWu5Go/s640/03IMG_20190910_151750.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-68495048705845515732019-05-30T08:30:00.001+02:002021-02-16T17:15:51.504+01:00Le rose del deserto ai mirtilli e le ricette dimenticate. <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2019/05/30/le-rose-del-deserto-ai-mirtilli-e-le/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqmchRB4oWysnm4wQsqMRThV-COJ9yBeiQT8wq1oPaVxt0KjSdPYYyIwaJya-3ZSTBysM1nezumaOJzFqh-SUtJWDt_Qd2Mu0UAndm5jmEGnu1S_zOAAPAvhliQOspAtskPfZzye4e9E4/s1600/01DSCN0125+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqmchRB4oWysnm4wQsqMRThV-COJ9yBeiQT8wq1oPaVxt0KjSdPYYyIwaJya-3ZSTBysM1nezumaOJzFqh-SUtJWDt_Qd2Mu0UAndm5jmEGnu1S_zOAAPAvhliQOspAtskPfZzye4e9E4/s640/01DSCN0125+%25282%2529.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
Quanto mi piaccia <strike>mangiare</strike> fare i biscotti non è affatto una novità! :-DDD<br />
Basta scorrere <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.com/search/label/Biscotti" target="_blank">qui</a> per le varie proposte.<br />
Ultimamente però, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per un misero tentativo di eliminare dalla propria alimentazione il superfluo, ho trascurato questa attività, dimenticando invece quanto sia rilassante!<br />
E così, mentre una sera mettevo ordine nel vecchio quaderno delle ricette scritte a mano e su vari pezzi di carta, mi cade l'occhio proprio sulle rose del deserto. Un biscotto che avevo completamente dimenticato: l'ultima volta credo di averlo fatto ai tempi dell'università ed era il secolo scorso!!! 😲<br />
Quello che invece non avevo dimenticato era quanto fosse buono e sfizioso per le diverse consistenze: un guscio croccante dato dai corn flakes, un interno morbido e a tratti "gommoso" per la presenza dei mirtilli secchi solo parzialmente reidratati.<br />
Sapete come è andata a finire? Ho lasciato perdere di mettere ordine nel quaderno e mi son messa ad impastare! :-DDDD<br />
Mi piacerebbe citare la fonte di questa ricetta, ma sinceramente non ricordo proprio dove posso averla presa. Considerata la datazione storica, sicuramente su un giornale, dal momento che internet era ancora un lontano sconosciuto.<br />
<br />
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirIWY3JhOEWEeQRgkFOXrE4Jg_4fVUHJn-fdwowtlz8tV6Rm3WAyLrms7sx3BLlzkT5krFN9b4JeWHjXVvAHxn-bpEp86nZFbf4CWmhJH7Rw-C2lWrNcStMkAm4VIcruKnxhPU_Cr8XMo/s1600/02DSCN0129_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1041" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirIWY3JhOEWEeQRgkFOXrE4Jg_4fVUHJn-fdwowtlz8tV6Rm3WAyLrms7sx3BLlzkT5krFN9b4JeWHjXVvAHxn-bpEp86nZFbf4CWmhJH7Rw-C2lWrNcStMkAm4VIcruKnxhPU_Cr8XMo/s640/02DSCN0129_1.jpg" width="520" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="color: white;"><b style="background-color: #a64d79; color: white;">INGREDIENTI</b><span style="background-color: white;"> (per circa 30-35 bi</span></span><span style="background-color: white; color: white;">scottini)</span><br />
<br />
<b>Per la pasta biscotto</b><br />
250 g di farina 0<br />
50 g di fecola di patate<br />
150 g di zucchero<br />
90 g di burro fuso (lasciato intiepidire)<br />
2 uova<br />
buccia di limone grattugiata<br />
½ cucchiaino di estratto di vaniglia (o i semi di ½ bacca fresca)<br />
½ bustina di lievito per dolci<br />
1 pizzico di sale<br />
<b>Per la farcitura</b><br />
150 g di mirtilli disidratati (o gocce di cioccolato)<br />
2 tazze circa di corn flakes al naturale<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2Oo3ZR-dRsZ8aGsxgLRPQ49P8CkYjX1MgI3gVnTZCsmVrzhjal__THEj8SOtixH91axhQHcr9JTO5mobJLuUDc_sWWwvg3NwON3O_Z8tVaCRg8Xc_0-PB3_-aZ6skoiS2sul9QINlxw0/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="948" data-original-width="1200" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2Oo3ZR-dRsZ8aGsxgLRPQ49P8CkYjX1MgI3gVnTZCsmVrzhjal__THEj8SOtixH91axhQHcr9JTO5mobJLuUDc_sWWwvg3NwON3O_Z8tVaCRg8Xc_0-PB3_-aZ6skoiS2sul9QINlxw0/s320/collage.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(clicca per ingrandire) </td></tr>
</tbody></table>
Sbattere a lungo le uova con lo zucchero fino a raggiungere un composto bianco e spumoso; aggiungere il burro, la vaniglia, la buccia di limone, il pizzico di sale e mescolare bene.<br />
Unire farina e fecola setacciate insieme al lievito e poi i mirtilli disidratati (precedentemente sciacquati bene bene con acqua molto calda in modo da pulirli ed eliminare la patina di grasso). Con una spatola o un cucchiaio di legno mescolare fin quando l’impasto diventerà più solido al punto da poter essere quasi lavorato con le mani.<br />
Preparare una ciotola profonda con i corn flakes e nel frattempo accendere il forno a 180° in modalità statica. Con un cucchiaino prelevare una noce di impasto e farla scivolare nei corn flakes; scuotere la ciotola in modo che i corn flakes aderiscano sui lati dell’impasto. Prendere la pallina con le mani e compattarla per darle una forma regolare e adagiarla sulla teglia del forno; procedere così con il resto dell'impasto facendo attenzione a distanziare un pochino i biscotti perché in cottura si allargano (metterne 5 per ogni fila orizzontale).<br />
Infornare e lasciar cuocere per circa 15-20 minuti o fino a quando i corn flaeks esterni saranno belli dorati.<br />
Terminata la cottura far raffreddare su una gratella e conservare al riparo da aria ed umidità in modo da preservarne la fragranza come appena sfornati.<br />
Ottimi da gustare a fine pasto insieme ad un vino dolce liquoroso ma anche nel bel mezzo di un pomeriggio uggioso come quello di ieri, insieme ad una tazza di tè.<br />
Se invece volete star lontani dalle dolci tentazioni, confezionate questi biscottini e regalateli a chi volete bene, ma sappiate fin da subito che ve ne chiederanno ancora e ancora! ;-)<br />
Vi saluto lasciandovi l'augurio di giornate felici, sperando di riuscire a tornare presto su queste pagine. :-)))))<br />
Emmettì<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5FDA0PZpX2ZZ1kv6EOrP2VGXc6J9STfkVAMAci_tmpdSP9WWa-00tAWS0mwjqtmq-GYvKe88FswgUPu29UV_AO0zUyRm8SiwAmZuRk7yuCY0hr1pM9B69_npMb4jUIkDi8DYCe4wCgE0/s1600/02DSCN0133+%25283%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1332" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5FDA0PZpX2ZZ1kv6EOrP2VGXc6J9STfkVAMAci_tmpdSP9WWa-00tAWS0mwjqtmq-GYvKe88FswgUPu29UV_AO0zUyRm8SiwAmZuRk7yuCY0hr1pM9B69_npMb4jUIkDi8DYCe4wCgE0/s640/02DSCN0133+%25283%2529.jpg" width="531" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<i><b>La vera Amicizia si percepisce nella sua presenza, sempre. </b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>La distanza fisica non conta</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>perché l'affetto sincero si propaga nel tempo e nello spazio. </b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Non c'è dimensione che lo contenga </b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>raggiunge il cuore, ovunque esso sia. </b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: x-small;"> </span></i><i><span style="font-size: x-small;"> (Angela Sclaunich)</span></i></div>
Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-77986103061915835382019-02-27T16:00:00.001+01:002021-02-16T17:18:03.845+01:00Un cartoccio a sorpresa: orata con crostacei e frutti di mare. <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2019/02/27/un-cartoccio-sorpresa-orata-con/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9IOqxfVS3ymbDOs6GpqGDEjDc_7Gdfb9PfqmQCYY8tiJKwp47YactQV-Pdos_yb-1nHnlsPo7I008PQB_PeiiC3LQl7aPMJQKIQ_NHHQWlw3qm2lA-w2n4z6QKnazF5c3OTl2jAp4RlI/s1600/silvia_4_r.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="800" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9IOqxfVS3ymbDOs6GpqGDEjDc_7Gdfb9PfqmQCYY8tiJKwp47YactQV-Pdos_yb-1nHnlsPo7I008PQB_PeiiC3LQl7aPMJQKIQ_NHHQWlw3qm2lA-w2n4z6QKnazF5c3OTl2jAp4RlI/s640/silvia_4_r.jpg" width="478" /></a></div>
<br />
Alcune ricette nascono così, quasi per caso, proprio come questa che propongo oggi.<br />
Il mese scorso, davanti al banco del pesce, non sapevo proprio cosa scegliere. Guarda di qua che ti riguarda di là, mentre mi rassegnavo alla solita orata al cartoccio, ho avuto un guizzo incrociando lo sguardo del gambero e, poco più distanti, i colori iridescenti dei gusci dei frutti di mare.<br />
È stato un attimo immaginare il risultato: un semplice cartoccio, si sarebbe trasformato in qualcosa di più gustoso e profumato!<br />
Un secondo che racchiude tutti i sapori del mare lasciando spazio al gusto e perché no, anche alla leggerezza! ;-)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2Jq12YKtTr06SGp1zOGlD8cndzPDqYNcNn00-vKRdJ9ezbDpPgg40W3CDEjcALCok76lrD_fM-D-j2WPqAL4-pi6uUBfBgco65Fm7mgzk6lYDdZP3gyKhUIEJYfwJGUMtmP629IHXBnE/s1600/02+silvia_3_r.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="800" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2Jq12YKtTr06SGp1zOGlD8cndzPDqYNcNn00-vKRdJ9ezbDpPgg40W3CDEjcALCok76lrD_fM-D-j2WPqAL4-pi6uUBfBgco65Fm7mgzk6lYDdZP3gyKhUIEJYfwJGUMtmP629IHXBnE/s640/02+silvia_3_r.jpg" width="478" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<span style="background-color: #990000; color: white;"><b>INGREDIENTI</b></span> (a persona)<br />
<br />
350 g di orata freschissima <span style="font-size: x-small;">(intera ma eviscerata)</span><br />
3 cozze<br />
6 vongole veraci spurgate<br />
1 gamberone<br />
2 pomodorini tagliati a filetti<br />
1 cucchiaino d'olio (facoltativo)<br />
prezzemolo, maggiorana e timo<br />
tocchetti di pane abbrustolito<br />
<br />
Sciacquare l'orata con acqua fresca corrente, soprattutto nella zona delle branchie, poi tamponarla con carta da cucina e lasciarla scolare nel frattempo che puliamo molluschi e crostacei.<br />
Togliere il filamento esterno delle cozze e sciacquare anch'esse insieme alle vongole; di seguito pulire il gamberone partendo dalla testa (schiacciandola un pochino e passandola più volte sotto l'acqua) per poi incidere il dorso con un coltellino eliminando il filino scuro interno. <br />
Procedere ora alla composizione del cartoccio. Stendere un foglio di alluminio (capace di contenere la dimensione del pesce intero) e su di esso un foglio di carta forno delle stesse dimensioni.<br />
Posizionare al centro l'orata ed inserire il gamberone nella pancia (in modo che in cottura non asciughi troppo), poi mettere le erbe aromatiche, le cozze e le vongole sparse, e per ultimo i filetti di pomodorini. Ungere appena con un filino d'olio (ma anche no) e chiudere bene il cartoccio.<br />
Posizionarlo su una teglia e cuocere in forno a 180° per 25-30 minuti, oppure a 150° per 45-50 (se preferite la cottura lenta a bassa temperatura).<br />
Nel frattempo preparare i crostini di pane da servire unitamente al cartoccio, all'interno del quale si formerà una sorta di guazzetto in cui pucciarli.<br />
Una volta trascorso il tempo di cottura, posizionare il cartoccio su un piatto per ogni commensale e servirlo chiuso. Ognuno, aprendolo, troverà la sorpresa. :-DDDDDDDDDDDD<br />
Dai che oggi si va al mare! A tavola, però! ;-)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-FCbMuyAWpZ0aC26dAKWkvEYSoX45BajRT6SrG_mQZ0hNXehxNnjKDHT95Fa0dDzitlpbFjMNE0enJ4EblJXY7mY8-X-3ESTsZeVkZ7JtWMvMLPl6RI9sXwnzs8rGgPIA75qYvlvZLGY/s1600/03+silvia_2_r.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1030" data-original-width="800" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-FCbMuyAWpZ0aC26dAKWkvEYSoX45BajRT6SrG_mQZ0hNXehxNnjKDHT95Fa0dDzitlpbFjMNE0enJ4EblJXY7mY8-X-3ESTsZeVkZ7JtWMvMLPl6RI9sXwnzs8rGgPIA75qYvlvZLGY/s640/03+silvia_2_r.jpg" width="496" /></a></div>
<br />
<span style="background-color: #990000;"><span style="color: white;"><b>L'ORATA: conosciamola meglio.</b></span></span><br />
<br />
L'orata è presente in tutto il bacino del Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, dall'estremo sud delle isole Britanniche a Capo Verde. È un pesce strettamente costiero e vive tra i 5 e i 150 m dalla costa; frequenta sia fondali duri che sabbiosi, è particolarmente diffusa al confine fra i due substrati. Normalmente conduce una vita solitaria o a piccoli gruppi ed è molto comune nei mari italiani.
<br />
L'orata è oggetto di pesca sportiva e commerciale su tutte le coste mediterranee. In crescita è l'allevamento in acquacoltura, importante voce dell'economia di molte località costiere lungo tutta la costa europea mediterranea. In Italia particolarmente rinomato è l'allevamento (in vasca a terra come in gabbie in mare) nelle lagune adriatiche e lungo le coste toscane soprattutto nella Laguna di Orbetello e nella zona di Capalbio e Ansedonia.<br />
Le orate pescate presentano carni più magre di quelle d'allevamento (dovuto alla minor possibilità di muoversi e alla maggior quantità disponibile di cibo di queste ultime); viene inoltre segnalato, da un punto di vista nutrizionale, anche un maggior contenuto di acidi grassi essenziali.<br />
<b>Come fare, quindi, a riconoscere un pesce d’allevamento da quello pescato?</b><br />
È il dubbio più frequente che ci assale davanti ad un bancone del pesce che espone un ricco ed invitante assortimento. Per prima cosa bisogna sapere che la normativa europea prevede che il consumatore venga edotto circa la provenienza e la storia dei prodotti che acquista, tramite la cosiddetta <b>“etichetta parlante” </b>apposta sui prodotti in vendita.<br />
Nel caso del pesce, l'etichetta dovrebbe riportare, oltre alla denominazione della specie e la zona di produzione, anche il metodo di produzione, ovvero se proviene da allevamento o se è pescato.<br />
Ma quali elementi possiamo valutare quando l’etichetta non riporta queste informazioni oppure nel caso in cui le informazioni riportate ci lasciano un po’ titubanti?<br />
Gli esperti sostengono che è possibile riconoscere la differenza tra pesce pescato ed allevato anche dall’aspetto.<br />
Vediamo quindi <b><span style="color: #cc0000;">quali sono le caratteristiche da tenere in conto per fare la scelta giusta. </span></b><br />
<b>Dimensione:</b> il pescato difficilmente ci offrirà la possibilità di scegliere tra pesci che presentano tutti la stessa dimensione. Il primo dubbio, quindi, deve sorgere quando ci troviamo a dover scegliere tra orate tutte uguali.<br />
<b>Tonicità:</b> i pesci pescati sono molto più tonici e non presentano irregolarità nella pelle che invece possono presentarsi negli esemplari costretti a vivere in vasche sovraffollate.<br />
<b>Squame:</b> alcuni sostengono che il pesce pescato presenti delle squame dai colori più brillanti.<br />
<b>Consistenza delle carni:</b> la carne del pesce pescato, abituato ad una vita meno sedentaria, è generalmente più magra rispetto a quella del pesce d’allevamento e tende a mantenersi più compatta anche in cottura (questo dato è confermato dal Ministero delle Politiche Agricole secondo il quale il pesce allevato con metodi intensivi ha carni più grasse, meno toniche ed un sapore di mare meno intenso).<br />
<b>Provenienza e stagionalità: </b>un altro elemento da considerare per poter meglio distinguere un pesce allevato da un pesce pescato è la sua stagionalità: anche il mare, infatti, proprio come la terra, ha un suo ciclo vitale da rispettare e la disponibilità di pesce varia di mese in mese, mentre il pesce di allevamento non conosce stagionalità.<br />
<br />
Con questo è tutto! A rileggerci prestissimo con una golosissima ricetta! ;-)<br />
Emmettì.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqBqJRgQYLqkhB1p0FEj5C_j3s8R4NH-gIFQRTSr5v-9EDGLdx9Ik8bKNg3wPawm8mS6ylwgcK07svCg8zLosaR5yCGRXXGpoRZPqo2i3n2VMvh8I2fuEUOSgWgHPx5URuihl8d59a3Aw/s1600/04+silvia_1_r.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="963" data-original-width="798" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqBqJRgQYLqkhB1p0FEj5C_j3s8R4NH-gIFQRTSr5v-9EDGLdx9Ik8bKNg3wPawm8mS6ylwgcK07svCg8zLosaR5yCGRXXGpoRZPqo2i3n2VMvh8I2fuEUOSgWgHPx5URuihl8d59a3Aw/s640/04+silvia_1_r.jpg" width="530" /></a></div>
<br />
<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-70434456776833535212019-01-28T10:30:00.001+01:002021-02-16T17:18:40.360+01:00Muffins alle mele con fiocchi di avena. I miei primi senza.<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2019/01/28/muffins-alle-mele-con-fiocchi-di-avena/"); </script>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiE5-Y23OUSw2qV9rfKFuq1K49EJdOsDMXRtxpjyGu752b_LL-KVeNaWm490i12R18PIMXXK9m-lNWH3N20JNrxWWFqQ6PgmloPzXhO-NmMHxiJz0oBZG86XSuwfeRAIOokZxBbNmk2II/s1600/DSCN0054+apertura.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1373" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiE5-Y23OUSw2qV9rfKFuq1K49EJdOsDMXRtxpjyGu752b_LL-KVeNaWm490i12R18PIMXXK9m-lNWH3N20JNrxWWFqQ6PgmloPzXhO-NmMHxiJz0oBZG86XSuwfeRAIOokZxBbNmk2II/s640/DSCN0054+apertura.jpg" width="548" /></a></div>
<br />
Quando mi capita di incontrare ricette con la caratteristica del <b><i>"senza"</i></b> è molto difficile che prosegua a leggerle. Se devo preparare un dolce, son più attratta dai "<b style="font-style: italic;">con" </b> (a meno che il dolce non è destinato a qualcuno allergico a qualcosa), perché più ingredienti ci sono e più la preparazione si fa divertente. </div>
<div>
Ma, come sempre, se qualcosa mi colpisce a prima vista, raramente rimango delusa e questi muffins sono stati una piacevolissima scoperta. </div>
Così dopo aver letto la <a href="https://www.conunpocodizucchero.it/2018/10/muffins-alle-mele-grattugiate-senza-burro-e-senza-zucchero.html" target="_blank">ricetta</a> dalla bella <a href="https://www.conunpocodizucchero.it/" style="font-weight: bold;" target="_blank">Elena</a><b> </b>son venuta qui, nella cucina condominiale e ho radunato gli ingredienti necessari: in poco più di mezz'ora sulla tavola c'erano dei buonissimi muffins alle mele che non hanno davvero nulla da invidiare alla più classica delle versioni.<br />
La dolcezza delle mele e dell'uvetta ben si sposa con la farina di cocco, mentre miele e cannella regalano un profumo irresistibile.<br />
<br />
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA-WBiMxf8eHxwXj_YZ6omX_WY22yt9xRrC-A_71UBRzxvboo45jecXPTr7OD5tLXVp1qRFAS6PP1B44AZdkG2kVjbNTk8BmJPx5bSCFach5zWWCP3FcMJ0W9ZEu1svwBd9juH9tUfEbA/s1600/03DSCN0060.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1445" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA-WBiMxf8eHxwXj_YZ6omX_WY22yt9xRrC-A_71UBRzxvboo45jecXPTr7OD5tLXVp1qRFAS6PP1B44AZdkG2kVjbNTk8BmJPx5bSCFach5zWWCP3FcMJ0W9ZEu1svwBd9juH9tUfEbA/s640/03DSCN0060.jpg" width="578" /></a></div>
<br />
Perfetti per la colazione e per tutti i momenti in cui la voglia di qualcosa di dolce si fa prepotentemente avanti! :-DDDDD<br />
Insomma, sono poprio da fare e rifare. ;-)<br />
Eccovi la ricetta.</div>
<div>
<br /></div>
<b>Ingredienti (per circa 15 muffins da 5 cm </b><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "nobile" , sans-serif; font-size: 15px;"><b>Ø)</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5Nbba-dhxW_Am3LUEzg7nbnhCvS9c1dffE6xF3XfPMmm_NWfguto6KFZabTSqT26_ISzBZLVKtXhij5rf5lXP_kIbo159KHJYptdRzF41l3cmmpIV5BqgIOSOY6DsA6c9vBTDEIUQguE/s1600/INGREDIENTI+DSCN0053.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5Nbba-dhxW_Am3LUEzg7nbnhCvS9c1dffE6xF3XfPMmm_NWfguto6KFZabTSqT26_ISzBZLVKtXhij5rf5lXP_kIbo159KHJYptdRzF41l3cmmpIV5BqgIOSOY6DsA6c9vBTDEIUQguE/s320/INGREDIENTI+DSCN0053.jpg" width="240" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "nobile" , sans-serif; font-size: 15px;"><b><br /></b></span>
250 g di mele grattugiate (se biologiche, anche con la buccia)<br />
90 g fiocchi di avena<br />
75 g cocco grattugiato<br />
90 g miele<br />
2 uova medie<br />
80 g olio di semi<br />
30 g latte<br />
160 g farina<br />
1/2 bustina di lievito per dolci<br />
polpa di vaniglia<br />
2 cucchiaini di cannella<br />
60 g uvetta ben lavata e poi lasciata in ammollo per una decina di minuti in acqua calda<br />
<br />
- Lavare le mele, tagliarle in quarti, pesarne 250 grammi e grattugiarle con una grattugia a fori larghi raccogliendole in una grande ciotola.<br />
- Aggiungere i fiocchi di avena, il cocco, l'estratto di vaniglia ed il miele e mescolare il tutto.<br />
- Prelevare 100 g di questo composto e tenetelo da parte<br />
- Sbattere leggermente le uova insieme ad olio e latte, aggiungere alle mele e mescolare con un cucchiaio o una forchetta.<br />
- Unire la farina, il lievito, la cannella e l’uvetta e dare un'altra mescolata fino ad ottenere un composto morbido ma non colante.<br />
- Accendere il forno a 180 °C.<br />
- Dividere l’impasto negli stampini da muffins e completare ognuno con un cucchiaio circa del misto di mele, cocco e avena tenuto da parte.<br />
- Infornare per 20-25 minuti e lasciate intiepidire prima di consumare.<br />
Si mantengono morbidi e fragranti per almeno una settimana se riposti in una biscottiera a chiusura ermetica o sotto una campana.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBc86dqm5-BKtd600bMkv8tqJMuIHFFFoX0r1FepC2l8hkFNP-xeb4u9zK8aPE261N2QkUimtGbH0vXYFNvjjCsUW06PzIFMpzuYe_CBqM2nE9HjhqtPBrNUfyuAqbAABjrgqxiVQd65U/s1600/04DSCN0059.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1235" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBc86dqm5-BKtd600bMkv8tqJMuIHFFFoX0r1FepC2l8hkFNP-xeb4u9zK8aPE261N2QkUimtGbH0vXYFNvjjCsUW06PzIFMpzuYe_CBqM2nE9HjhqtPBrNUfyuAqbAABjrgqxiVQd65U/s640/04DSCN0059.jpg" width="492" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i style="color: #990000;">Lettori cari, lettori belli, sapeste che dispiacere non essere maggiormente presenti su queste pagine e soprattutto nelle vostre cucine. </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i style="color: #990000;">Non manco quasi mai di leggervi, però in questo periodo non sempre riesco a palesarmi e lasciare un saluto; tutto ciò mi manca davvero tanto ma, in questo particolare momento, il lavoro mi tiene lontana dalle tante cose belle che vorrei fare.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000;"><i>Arriverà un periodo più tranquillo per ritrovare uno scorrere del tempo più lento? </i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000;"><i>Lo spero tanto. Così come di ritrovarvi tutti!</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000;"><i>Intanto vi abbraccio da qui e vi auguro una settimana piena di sorrisi. ♥</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000;"><i>Emmettì.</i></span></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-35530871692210448442018-12-10T12:40:00.002+01:002021-02-16T17:20:06.149+01:00Lussekatter: i gattini di Santa Lucia. Fra leggenda e tradizione.<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/12/10/lussekatter-i-gattini-di-santa-lucia/");</script>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY2r5o5fMC7JRrink_SteuACrE2Oe31Vtq2Rc8h9JSDTFmAzpmFI6nrEGV3iJwoyOuNswBWJCbZ7XAXPReGcwVnsmcPCp5tZZfNpzdFXbk-cjG2wZYEijDvK3bns8o89Oiy-goY1fPFkg/s1600/01_01DSCN0117.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY2r5o5fMC7JRrink_SteuACrE2Oe31Vtq2Rc8h9JSDTFmAzpmFI6nrEGV3iJwoyOuNswBWJCbZ7XAXPReGcwVnsmcPCp5tZZfNpzdFXbk-cjG2wZYEijDvK3bns8o89Oiy-goY1fPFkg/s640/01_01DSCN0117.jpeg" width="480" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: left;"><br /></span>
<span style="text-align: left;">Non ricordo neanche più da quanto tempo volevo provare queste brioche! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
Son sempre stata attratta dalla loro forma, dalla presenza dello zafferano nell'impasto e dalla loro buffa storia, ricca di tradizioni, leggende e contornata da un pizzico di magìa, quella che, inevitabilmente si respira nel periodo prenatalizio.</div>
</div>
<div>
Leggendo di qua e di là ho incontrato tante versioni per questo impasto: con burro, senza burro, con le uova, ma anche no, con il miele o la melassa, con le patate o senza patate, con il latte o con l'acqua; insomma una gran bella scelta! In tutte le versioni però, due gli ingredienti immancabili: zafferano (spezia che amo tantissimo) e uva passa.<br />
Ispirandomi <a href="https://blog.kingarthurflour.com/2010/12/04/holiday-baking-traditions-st-lucia-buns/" target="_blank">qui</a>, <a href="https://www.undejeunerdesoleil.com/2016/12/brioches-suedoises-au-safran-lussekatter.html?spref=pi" target="_blank">quo</a> e <a href="https://www.insvezia.com/ricetta-dei-lussekatter-dolce-natalizio-tipico-svedese/" target="_blank">qua</a> ho tirato fuori questa ricetta che mi ha fatto sfornare delle sofficissime e profumatissime brioche che accompagnano benissimo una tazza di caffè, di tè, o semplicemente un dopocena a lume di candela.</div>
<div style="text-align: right;">
</div>
<span style="font-family: "times new roman";">Finalmente è arrivata l'ora di provarle. E voi? Le avete mai fatte? Dai, che il 13 dicembre è in arrivo!</span><br />
<span style="font-family: "times new roman";">Intanto vi offriamo quelle appena sfornate nella cucina condominiale! ;-) </span><br />
<span style="font-family: "times new roman";"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiii5Fycmpb4zbLfBrcY_mZ36v0jykFlGt25tdgWGfLd7C2U31bgdBEGnsYOUpwuJQ3bjMIWtTeY0KH1tx6Ckm0LasBYXuso7IBulTqbMqteb7jiZNouO1jftf-BiNUVW0TI14r-LH3dV4/s1600/02DSCN0119.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1342" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiii5Fycmpb4zbLfBrcY_mZ36v0jykFlGt25tdgWGfLd7C2U31bgdBEGnsYOUpwuJQ3bjMIWtTeY0KH1tx6Ckm0LasBYXuso7IBulTqbMqteb7jiZNouO1jftf-BiNUVW0TI14r-LH3dV4/s640/02DSCN0119.jpg" width="536" /></a></div>
<span style="font-family: "times new roman";"><br /></span>
<span style="background-color: #274e13; color: white; font-weight: bold;">INGREDIENTI</span><span style="background-color: white;"> (per una ventina di brioche)</span><br />
<br />
550 g di farina 00 (W 280-300)<br />
25 g di fiocchi di patate<br />
80 g di zucchero<br />
1 cucchiaino di sale<br />
2 uova + 1 tuorlo<br />
5 g di lievito di birra<br />
<br />
230 g di latte<br />
100 g di burro<br />
1 cucchiaino di miele<br />
una puntina di zafferano<br />
<br />
chicchi di uvetta per guarnire<br />
latte per pennellare<br />
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO4rrhgcVj3AeWeBOA_eurEP4MApt_MuOO4_XPBWkHsmojvfAAiRN3I9BS68JdRGnsKG8mE4MPN5sy03_lJo0-8dq1AqYEftnjBUVppJ7pVpJHxDJmoGPIEgMSFfyAkt1nO32GSyXjsHY/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO4rrhgcVj3AeWeBOA_eurEP4MApt_MuOO4_XPBWkHsmojvfAAiRN3I9BS68JdRGnsKG8mE4MPN5sy03_lJo0-8dq1AqYEftnjBUVppJ7pVpJHxDJmoGPIEgMSFfyAkt1nO32GSyXjsHY/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: blue;">(clicca per ingrandire)</span></b></td></tr>
</tbody></table>
Nella ciotola della planetaria (o in una qualsiasi ciotola se impastate a mano) unire la farina, i fiocchi di patate, lo zucchero ed il sale; mescolare grossolanamente con le mani per amalgamare gli ingredienti e formare una fontana, al centro della quale mettere uova e tuorlo.<br />
Contemporaneamente, far scaldare il latte a circa 50 gradi e farvi sciogliere il burro; unire il pizzico di zafferano ed emulsionare fin quando è tutto sciolto e la temperatura è arrivata a circa 38 gradi. A questo punto unire anche il lievito e versare l'emulsione sulle uova, al centro della fontana. Impastare fino a raggiungere un composto sodo e al tempo stesso sofficissimo.<br />
Mettere in una ciotola e lasciar lievitare fino al raddoppio, oppure trasferire l'impasto in frigo e proseguire al mattino del giorno dopo (se si è iniziato ad impastare la sera) oppure la sera (se abbiano impastato al mattino).<br />
Fare delle porzioni di impasto di circa 60 grammi e formare le brioche (come da sequenza fotografica qui di lato); mettere un chicco o due di uvetta nelle curve della S e posizionare mano mano che si formano su una teglia rivestita di carta forno. Coprire con un sacchetto da freezer e lasciare raddoppiare. Accendere il forno a 160° e dopo aver pennellato con del latte, infornare le brioche e lasciar cuocere dolcemente fino a leggera doratura.<br />
Sfornare, lasciare raffreddare su una gratella e, appena tiepide, affondare il morso.<br />
Enjoy! :-DDDD<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDHKRCGDPSoNbLOPuCVN5ZMi5jKH9SPq_n3iFV0zDcFWSzTpAid_-o9bfJoC_szy7SKtcayPv8JCQ9ridR53rQwF_iuzIwRGBJrp8_Qv2UJqa5yiZAZ9Jf9Gcf5QOh5yPvkGgOxcRgJHg/s1600/03DSCN0136.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1229" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDHKRCGDPSoNbLOPuCVN5ZMi5jKH9SPq_n3iFV0zDcFWSzTpAid_-o9bfJoC_szy7SKtcayPv8JCQ9ridR53rQwF_iuzIwRGBJrp8_Qv2UJqa5yiZAZ9Jf9Gcf5QOh5yPvkGgOxcRgJHg/s640/03DSCN0136.jpg" width="490" /></a></div>
<br />
<b style="background-color: #274e13;"><span style="color: white;">CURIOSIAMO</span></b><br />
In Svezia la festa di Santa Lucia è molto sentita nell’ambito delle tradizioni natalizie, tanto che la preparazione di questi dolcetti risale al seicento. Il nome <i>Lussekatter </i>sta infatti per “gatti di Lucia” in quanto, secondo la leggenda, il diavolo sarebbe apparso in forma di gatto quando Gesù Bambino stava offrendo dei panini a dei bambini. Il colore dorato dello zafferano starebbe dunque ad indicare la luce che guida i bimbi che in Svezia, vestiti di bianco e con corone di candele sulla testa, per l’occasione sfilano in corteo portando questi dolcetti di pan brioche .<br />
Un gradito approfondimento potete trovarlo <a href="https://sweden.se/culture-traditions/lucia/" target="_blank">qui</a>.<br />
<br />
Dite la verità, avete sorriso anche voi mentre leggevate la storia di Santa Lucia? ♥_♥<br />
Buon proseguimento di settimana, amici lettori!<br />
Ci leggiamo presto, che nella cucina condominiale è arrivato un dolcino speciale per le prossime feste!!!<br />
Emmettì<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhknaevBdCkUc06baETNcFmfzuvcI2leRzJcXpcgUS2n-Gm-hkWearxrazLO3FQX0p2ohoWANzQefipRHKf2ApdukSMSpQjwjmlYTFaAsSDbDKeEBjIKjC6vYztvj9h-3qeIgXRavLkOyg/s1600/04DSCN0143.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1252" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhknaevBdCkUc06baETNcFmfzuvcI2leRzJcXpcgUS2n-Gm-hkWearxrazLO3FQX0p2ohoWANzQefipRHKf2ApdukSMSpQjwjmlYTFaAsSDbDKeEBjIKjC6vYztvj9h-3qeIgXRavLkOyg/s640/04DSCN0143.jpg" width="500" /></a></div>
<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com29tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-40505046271387540492018-10-23T08:30:00.001+02:002021-02-16T17:20:35.513+01:00Frustine di pane alla semola e il tempo delle rinascite<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/10/23/frustine-di-pane-alla-semola-e-il-tempo/");</script>
<div style="text-align: left;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_kmKsCxnXWNCCgKpH5tbNSr8N86cHhZFcrrmsyyKzjadttED3G5Y-jltA7fkBhqBZjYtJN1N-a5AFccHm0IHzHF2fDlaxN_He_do-wVihBBwpODQoZfUcuCk8n2YboVccJZp9wXlAyVI/s1600/01DSCN0002+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1222" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_kmKsCxnXWNCCgKpH5tbNSr8N86cHhZFcrrmsyyKzjadttED3G5Y-jltA7fkBhqBZjYtJN1N-a5AFccHm0IHzHF2fDlaxN_He_do-wVihBBwpODQoZfUcuCk8n2YboVccJZp9wXlAyVI/s640/01DSCN0002+%25282%2529.jpg" width="488" /></a></div>
<br />
Ben trovati amici lettori! Come state?</div>
È da qualche mese che non ci si legge, ma nulla è cambiato nella cucina delle svalvolate!<br />
Sbuffi di farina, e lieviti che si credevano morti son sempre stati in mezzo ai piedi anche nelle giornate in cui c'erano 38 gradi all'ombra. Certo, ci voleva coraggio ad accendere il forno ed io non me lo sono fatto mai mancare, approfittando per fare sedute di sauna non indifferenti (che non hanno sortito alcun effetto, ma almeno erano gratuite!). :-DDDDDDD<br />
Bando alle scemenze che ora dobbiamo parlare di cose serie. E il pane è una cosa seria.<br />
Quando si panifica, si creano delle alchimie a volte impossibili da spiegare; praticamente dei dogmi di fede! Io un dogma ce l'ho avuto (ed è tutt'ora lì) nel frigorifero: il mio licoli. Venticinque grammi di materia sepolti in un barattolino e abbandonati per più di otto mesi in un vano del frigorifero. Non ho mai avuto il coraggio di disfarmene, anche se non lo usavo più.<br />
Era maggio quando, parlando con la <a href="https://www.blogger.com/profile/17485244758505745991"><span style="color: blue;">Socia Silvia</span></a>, vien fuori il discorso di quello che in gergo si chiama "<i><b>pseudo rinfresco</b></i>", ovvero una tecnica del maestro <a href="https://www.facebook.com/Josep.Pascual.forner">Josep Pascual</a> che consiste nel nutrire il lievito giorno per giorno ed averlo sempre pronto all'uso (maggiori dettagli a fine post).<br />
È scattata una molla ed avevo deciso che per il mio licoli era il tempo della rinascita.<br />
Non sto qui a descriverne colore, consistenza, odore (per non dire puzza) e, armata di molletta al naso, ho aperto il famoso barattolino e iniziato a rinfrescarlo (lui, il licoli) ogni mattina con acqua e farina.<br />
Per una settimana, all'intoccabile rito mattutino del caffè, seguiva quello di dare la pappa al lievito. Non credevo ai miei occhi: già al quarto giorno, mostrava evidenti segni di vitalità con bollicine piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiccole piccole; dopo una settimana esatta è esploso in tutta la sua bellezza, profumo e consistenza. Una massa semiliquida piena di bolle cicciottelle ed un profumo che invitava addirittura all'assaggio.<br />
Non vedevo l'ora di provare a farci qualcosa.<br />
E qui, arriva l'altra mia bellissima <b><a href="https://burroemalla.it/about-me">Amica Silvia</a></b>, che nelle chiacchiere quotidiane mi racconta tutte le meraviglie che cucina, soprattutto pane, pizza, focacce, schiacciate... (dovreste vedere che robe!).<br />
Un giorno saltano fuori <a href="https://burroemalla.it/2018/07/frustine-di-semola-alla-nutella.html">queste frustine</a> (andate a vederle e perdetevi in quelle foto anche voi, prego!).<br />
Non ci ho pensato due volte! Mi son fatta passare la sua ricetta e son corsa ad impastare.<br />
Il risultato? Eccolo qua! Un pane farcito che risulta di una golosità pazzesca.<br />
Ovviamente, dopo la prima sfornata, l'ho replicato con diverse farciture (cipolle caramellate, trito di aglio olio e peperoncino, patè di carciofi, noci e gorgonzola, tocchi di cioccolato fondente) e diversi mix di farina; difficile decretare la versione migliore perché ognuna è stata più golosa dell'altra.<br />
Tornerete a raccontarmi quale sarà invece la vostra preferita? Son sicura che se decidete di provare queste frustine, non le abbandonerete più, fosse solo anche senza farcitura da portare in tavola al posto del pane (e vi assicuro buonissime).<br />
Ecco come farle.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMiufDKEjrgbnxCXg2Ew7B9YbaUX5DYlZzE_bWFOzWv0R3LGN__iy_8RGS7SRterQDN19kX0PtPg8B0aPdalyC81TUAyWFpd5UzTSWcGS7uTtZ2OJhzUZoM7J-574TCYx5Rp5wklbwn3E/s1600/02DSCN0004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1245" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMiufDKEjrgbnxCXg2Ew7B9YbaUX5DYlZzE_bWFOzWv0R3LGN__iy_8RGS7SRterQDN19kX0PtPg8B0aPdalyC81TUAyWFpd5UzTSWcGS7uTtZ2OJhzUZoM7J-574TCYx5Rp5wklbwn3E/s640/02DSCN0004.jpg" width="498" /></a></div>
<br />
<br />
<b><span style="color: #cc0000;">INGREDIENTI <span style="font-size: x-small;">(per 12-15 pezzi)</span></span></b><br />
<br />
<b><u>Per il pane</u></b><br />
600 g di semola rimacinata di grano duro <b><span style="color: #990000;">*</span></b><br />
100 g di licoli (o di pasta madre solida pronta) <b><span style="color: #990000;">**</span></b><br />
350 g di acqua<br />
50 g di olio di oliva<br />
10 g di sale<br />
semola per lo spolvero<br />
<b><span style="color: #990000;"><br /></span></b>
<span style="color: #990000; font-weight: bold;">*</span><span style="color: #990000;"> </span>in alternativa, qualunque altro tipo di farina e mix a vostro piacimento<br />
<b><span style="color: #990000;">**</span></b> in alternativa 5 g di lievito di birra<b> </b><br />
<br />
<b><u>Per la farcitura</u></b><br />
50 g di olive taggiasche tritate grossolanamente<br />
4-5 filetti di pomodori secchi sott'olio, anch'essi tritati<br />
qualche pezzetto di acciuga (facoltativo)<br />
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1KXkdU2mVpt9zqhtcbtqB_ohxzWTRo2gQlOzDzQvXcOGAJBcFn952ubxCyT4eRs1WXV7QowoqiSggjkEST8sb1cY_QS7c8V4uGqKGqP6mE-oLFpxkFkWdFx7XXlrXffwqg1wnbHiayrk/s1600/collage+formatura.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1KXkdU2mVpt9zqhtcbtqB_ohxzWTRo2gQlOzDzQvXcOGAJBcFn952ubxCyT4eRs1WXV7QowoqiSggjkEST8sb1cY_QS7c8V4uGqKGqP6mE-oLFpxkFkWdFx7XXlrXffwqg1wnbHiayrk/s200/collage+formatura.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>(clicca per ingrandire)</b></td></tr>
</tbody></table>
Sciogliere il lievito nell'acqua, aggiungerlo alla farina setacciata ed impastare (anche con la semplice tecnica delle <a href="https://www.youtube.com/watch?v=-Xhb8NrSGoE">pieghe in ciotola</a>) aggiungendo successivamente sale ed olio.<br />
Lavorare il tempo necessario fino ad ottenere una consistenza soffice ed omogenea; arrotondare l'impasto e metterlo in una ciotola unta con un velo d'olio. Coprire con un canovaccio umido e lasciar lievitare in luogo tiepido fino al raddoppio del volume iniziale.<br />
Raggiunta la prima lievitazione, rovesciare la massa su un piano leggermente infarinato e dividere in due parti uguali. Lasciarne una da parte.<br />
Ora, siccome mi sono intrecciata il cervello a cercare di mettere per iscritto come procedere per la formatura, se non mi capite guardate le foto a lato! :-DDDDDDDDDDDD<br />
Con l'aiuto di un mattarello e la prima metà di impasto, stendere un rettangolo di circa 40x30 ad 1 cm di altezza; cospargere metà della superficie con la farcitura scelta e sovrapporre l'altra metà non farcita fino ad ottenere un nuovo rettangolo.<br />
Ripetete la stessa cosa con la seconda metà di impasto, utilizzando magari una diversa farcitura.<br />
Con l'aiuto di un tarocco o una rotella per pizza (o l'arnese che preferite) ricavare dai due rettangoli delle strisce di pasta larghe circa 3 cm ed attorcigliarle su se stesse formando tipo dei fusilli. Mano a mano che si procede con la formatura, disporre le frustine su una teglia ricoperta di carta forno e, una volta terminato tutto l'impasto, coprire con una busta da freezer ed attendere il raddoppio. Quando ci siamo quasi, accendere il forno in modalità statico a 200° e, raggiunta la temperatura, infornare fino a quando le frustine raggiungeranno un bel colore dorato. Negli ultimi minuti di cottura lasciare lo sportello in fessura: in questo modo si formerà una crosticina leggera ma croccantissima a cui sarà impossibile resistere.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFyYIZgeDzLH7ZbZqRTVB3tI46sR0JLekjOB2kn2zDt3Qgm8Pa6NaoecwaNA5piHCKqyc-I2Gkci0n1_T83xgn1UbV3OHkGTHUz8tCmPfq-LMdHtPevOHFWMAvREwaqUkMDOcvKH_xZrU/s1600/03_01DSCN0008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1368" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFyYIZgeDzLH7ZbZqRTVB3tI46sR0JLekjOB2kn2zDt3Qgm8Pa6NaoecwaNA5piHCKqyc-I2Gkci0n1_T83xgn1UbV3OHkGTHUz8tCmPfq-LMdHtPevOHFWMAvREwaqUkMDOcvKH_xZrU/s640/03_01DSCN0008.jpg" width="546" /></a></div>
<br />
<br />
<b><span style="background-color: #990000; color: white;">Approfondimenti:</span></b> <b><u>mantenimento del lievito liquido secondo Josep Pascual</u></b><br />
<br />
Questo principio di mantenimento del lievito fa’ sì che sia sempre nella forma attiva senza fare brusche risalite al momento del rinfresco o terribili ricadute dovute alla fine di cibo o alla sosta prolungata in frigo.
Praticamente si pesa il lievito, si prende la corrispondente quantità di farina necessaria per il rinfresco settimanale seguendo la regola del rapporto 1:1:1 (lievito, farina e acqua) e la si suddivide dando al lievito una piccola parte ogni giorno.<br />
Esempio: se ho 100 g di lievito, i 100 g di acqua e farina che useremo per il rinfresco settimanale, li dividiamo nei sette giorni, quindi al peso iniziale del lievito (sempre i 100 g) aggiungeremo ogni giorno 14 g di acqua e 14 g di farina. Non serve usare impastatrice ma basta il contenitore stesso del lievito (ovvero il barattolo) una forchetta e soli due minuti di tempo.<br />
Questa tecnica di mantenimento porta i seguenti vantaggi:<br />
<br />
1) facilità estrema nei rinfreschi: il tutto avviene in un minuto e sporcando solo una forchetta;<br />
2) non ci sono scarti di lievito e non si butta via nulla;<br />
3) sentore acido inesistente;<br />
4) tutti i profumi del lievito naturale;<br />
5) sempre pronto all'uso: si tira fuori dal frigo e si mette direttamente nell'impasto senza attendere il tempo di ulteriori rinfreschi, raddoppi e collassi.<br />
<br />
<b>Fonte</b>: <span style="font-size: x-small;">http://www.laconfraternitadellapizza.net/lievito-liquido-o-licoli-limportante-e-che-funzioni-alla-grande/</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
Per oggi è tutto! Forse ho chiacchierato anche troppo.<br />
Vi lascio un ultimo scatto e chissà che venga anche a voi la voglia di correre in cucina ad impastare!<br />
Io intanto queste frustine le porto nel cesto delle <a href="https://www.sonoiosandra.it/panissimo-ricette-itineranti/">ricette itineranti di Panissimo</a>, custodito con cura ed amore dalla nostra <a href="https://www.sonoiosandra.it/">Sandra</a>!<br />
A prestissimo.<br />
Emmettì.<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUf38HkY73oQCPwxxkYiFXVgx9f60lCtKzJMGqm6SoXZWF6-FXXZEtgjnXkdo5BW5ckQtSM5ZjZF4KEZTlWByabfALgIN9e0NutbqYCZk9U1LNYrVNl2thzYsAnU5wKadz8wQXYwt7L-Q/s1600/04DSCN0015.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1295" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUf38HkY73oQCPwxxkYiFXVgx9f60lCtKzJMGqm6SoXZWF6-FXXZEtgjnXkdo5BW5ckQtSM5ZjZF4KEZTlWByabfALgIN9e0NutbqYCZk9U1LNYrVNl2thzYsAnU5wKadz8wQXYwt7L-Q/s640/04DSCN0015.jpg" width="518" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><br /></i></span>
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">♪♫ Sbocciano, i fiori sbocciano </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">e danno tutto quel che hanno in libertà </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">Donano, non si interessano </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">di ricompense e tutto quello che verrà </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">Mormora, la gente mormora </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">falla tacere praticando l'allegria </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">Giocano a dadi gli uomini </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">resta sul tavolo un avanzo di magia </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">Sono solo stasera senza di te </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">mi hai lasciato da solo davanti al cielo </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">E non so leggere vienimi a prendere </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">Mi riconosci ho un mantello fatto di stracci </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">Sono solo stasera senza di te </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">Mi hai lasciato da solo davanti a scuola </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg"><i>Mi vien da piangere </i><i>arriva subito </i></a></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">Mi riconosci ho le scarpe piene di passi </a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg"><i>La faccia piena di schiaffi i</i><i>l cuore pieno di battiti </i></a></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GXyxXE2FUQg">E gli occhi pieni di te. ♫♪</a></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><i> <b>Lorenzo Giovanotti </b></i></span><br />
<span style="font-size: x-small;"><i><br /></i></span>
<span style="font-size: x-small;"><i><br /></i></span>
<span style="font-size: x-small;"><i><br /></i></span></div>
Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com35tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-27073414114563545642018-07-30T08:30:00.001+02:002021-02-16T17:21:03.652+01:00Il gelato senza gelatiera di Martha Stewart ed un post a 4 mani. <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/07/30/il-gelato-senza-gelatiera-di-martha/");</script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwa7PqCsi0WCRDSSEgxtolKWfXwmFWsOW0Ipp393DkAaxkfz5FXZOwzb2Fy6SI3hPjEfHvXJQrlqDfJiOP2uOciJsq9rjdWue4U1hSaZuzjoKh4YlCvF7tXwl9qZlc4Gl9W2Di-nccebo/s1600/01_01DSCN9969.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1394" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwa7PqCsi0WCRDSSEgxtolKWfXwmFWsOW0Ipp393DkAaxkfz5FXZOwzb2Fy6SI3hPjEfHvXJQrlqDfJiOP2uOciJsq9rjdWue4U1hSaZuzjoKh4YlCvF7tXwl9qZlc4Gl9W2Di-nccebo/s640/01_01DSCN9969.jpg" width="556" /></a></div>
<br />
Ormai ci ho preso trooooppppooo gusto... e comunque non è colpa mia! È lei che me l’ha chiesto!!!!!!<br />
Tutto è cominciato da un messaggio whatsapp, che riporto qua sotto paro paro, spedito alla sociessa Emmettì:<i> </i><br />
<i><span style="color: #cc0000;">"Ciao cicciuzza!!! Sai che ho appena fatto una porcata pazzesca?!?!?!?!?!? Il gelato senza gelatiera di Martha Stewart con solo panna montata e latte condensato… pensavo di non farcela a metterne un po’ in freezer perché diventi a tutti gli effetti un gelato…ne ho mangiato tantissimo dalla planetaria così a temperatura ambiente… una porcella insomma!!!!”</span></i><br />
<i><span style="color: #cc0000;"><br /></span></i>
Da lì scambio di ricetta e domanda con tanto di cuoricini da parte della sociessa Emmettì:<br />
<i><span style="color: blue;">“Ma che poi ci fai anche un bel post??”</span>;
io: “<span style="color: #cc0000;">Okkei un post porcelloso!!!”</span>
</i>e lei<i>: <span style="color: blue;">"Uhahahahahahahahahah! Il post porcelloso già mi piace (cuoricini).”</span></i><br />
Passa qualche ora ed Emmettì mi scrive che ha già fatto il gelato (come fa questa che lavora 36 ore al giorno a trovare il tempo per fare tutto me lo chiedo sempre)!!!!!<br />
<br />
Perché l’ho definita una porcata?? Perché il gelato senza gelatiera è una figata pazzesca, fatta solo da panna montata e latte condensato (ed estratto di vaniglia per dargli un buon saporino vaniglioso), si mescola tutto per benino, si mette nello stampo da plumcake e via in freezer per sei ore. Basta, nulla più!!!!!<br />
Si tira fuori dal freezer, si attendono 5 minuti a temperatura ambiente e poi via di pallozze gelatose! Niente gelatiera dunque, niente attrezzi messi in freezer prima dell’uso, niente tuorli da pastorizzare, niente attesa della mantecatura. Vi pare poca cosa?<br />
Io l’ho trovato stra stra buono sia così al naturale (è dolce eh, c’è poco da fare!!! Ma a me le cose dolcissime piacciono molto!!!!) che innaffiato con la mia porcata numero 2: il caramello salato di Ernst Knam (si l’occhialuto re del cioccolato, proprio quello). Il connubio gelato senza gelatiera/caramello salato è stata la porcata numero 3 fatta in soli due giorni… come c’è da aspettarsi non è certo un gelato ipocalorico per la dieta estiva, ma un comfort food da urlo!!!!<br />
<br />
La furbetta Emmettì, per poterlo assaggiare in anteprima, aveva preparato anche un bicchierino a parte per poterlo mangiare la mattina dopo: e difatti la mattina dopo (ore 6!!!!!) ve la dovete immaginare al tavolo della sua cucina che faceva colazione con gelato e caffè, perché avendolo trovato troppo dolce, lo ha affogato nel caffè amaro (e qui riporto fedelmente la nostra conversazione whatsapp) <span style="color: blue;">“</span><i><span style="color: blue;">ho sparato nel bicchierino una capsula di Nespresso e all’assaggio sono svenuta! Il contrasto dolce/amaro è stata la perfezione assoluta! Irresistibile!!!!"</span></i><br />
Per fare le bellissime foto delle pallozze Emmettì le ha decorate con granella di pistacchio e pepite di cioccolato fondente; poi ci ha pure aggiunto la granella di arachidi, mandorle e nocciole; insomma ha rifatto la parte superiore del cornetto Algida, ma “ovviamente mooooooooooooolto molto più buono!!!!! (Emmettì dixit!).<br />
Insomma, secondo noi questo gelato è da fare, rifare e ri-rifare (e difatti lo abbiamo fatto, rifatto e ri-rifatto!!!!).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDdYoaUyvZLxtlx66iXsEQJX66k79ft6r_DZ1kaa_ictWmUi3PWVjTA9SG8DMhZyehJVn35quPprbBu9JBBXsRdAe_0_MCcULoaMu_JVd6vhPAjH3-k366r7Mdvj6pmiZ1_4CmFvugRV8/s1600/02DSCN9970.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDdYoaUyvZLxtlx66iXsEQJX66k79ft6r_DZ1kaa_ictWmUi3PWVjTA9SG8DMhZyehJVn35quPprbBu9JBBXsRdAe_0_MCcULoaMu_JVd6vhPAjH3-k366r7Mdvj6pmiZ1_4CmFvugRV8/s640/02DSCN9970.jpg" width="480" /></a></div>
<b><br /></b>
<b><span style="background-color: #38761d; color: white;">INGREDIENTI</span></b><br />
<u style="color: #cc0000;">Per la base gelato</u><br />
- 500 g di panna fresca <u>di latte</u> (ben fredda)<br />
- 400 g di latte condensato<b><span style="color: #cc0000;">*</span></b> (freddo anche lui)<br />
- estratto di vaniglia<br />
- <b><span style="color: #cc0000;">*</span></b>260 g per una versione meno dolce<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;"><u>Per la "farcitura" o copertura</u></span><br />
- caramello salato (vedi <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.com/2016/09/torta-al-caramello-salato-e-ganache-al.html">torta Giulio</a> di Tammy Tam)<br />
- granella tostata di mandorle, nocciole, pistacchi, arachidi<br />
- scaglie di cioccolato fondente<br />
- caffè amaro<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;"><u>Per il latte condensato home made***</u></span><br />
- 250 g di latte<br />
- 150 g di zucchero semolato<br />
- 5 g di amido di mais<br />
- estratto di vaniglia (facoltativo)<br />
<span style="color: #cc0000;"><span style="color: black;">Riunire gli ingredienti in una casseruola dal fondo spesso e mescolare fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi. Mettere su fuoco dolce e portare a bollore mescolando spesso per almeno 20 minuti; a composto freddo, prima di invasettare aggiungere l’estratto di vaniglia. </span></span><br />
<span style="color: #cc0000;"><span style="color: black;">Con queste quantità si ottengono 250 grammi di latte condensato, quindi raddoppiare la dose per averne abbastanza per fare il gelatazzo!!!! Si conserva in frigo per circa tre settimane.</span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5EXU5k5mSN_6BQrfCvpNbL92XBHSD3OBzjxzmKOfet0Rl8-ekaZD-obaJzifTgvvIBaMZ5VFSii3WVhVUVe4_g7Uno8-MCsoJVM0iCHRiZpTImX6lWGtkE1E9Ujx5yFd0NwEKu4bintQ/s1600/05DSCN9967.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1201" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5EXU5k5mSN_6BQrfCvpNbL92XBHSD3OBzjxzmKOfet0Rl8-ekaZD-obaJzifTgvvIBaMZ5VFSii3WVhVUVe4_g7Uno8-MCsoJVM0iCHRiZpTImX6lWGtkE1E9Ujx5yFd0NwEKu4bintQ/s200/05DSCN9967.jpg" width="150" /></a></div>
<b><span style="background-color: #38761d; color: white;">PREPARAZIONE</span></b><br />
Versare in una capiente ciotola la panna ed il latte condensato (entrambi molto freddi) e montare a neve ben ferma con una frusta a fili sottili; unire l'estratto di vaniglia e mescolare giusto il tempo per amalgamarlo al composto.<br />
Versare in uno stampo da plumcake e porre in freezer per almeno 6 ore.<br />
Quando è il momento di mangiarlo, tirarlo fuori giusto 5 minuti prima e farcirlo con colature di caramello salato o granella di frutta secca e scaglie di cioccolato (perché no entrambe le cose??<br />
:-DDD).<br />
Siamo certe che il gelato non tornerà mai più in freezer perché ve lo papperete tutto!<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">*** </span>Il latte condensato si può trovare nei super già bello e pronto, però la tentazione di rifarlo a casa è stata troppo forte!!!! Quindi munita di carta e penna ho girovagato nel web trovando varie versioni della ricetta: alcune prevedevano il burro altre no.<br />
Il primo tentativo l’ho fatto con una che prevedeva l’aggiunto di burro, ma sinceramente proprio non mi ha convinta: sarà perché avevo usato burro bavarese dal gusto un po’ intenso, sapeva disgustosamente di burro!!!!<br />
<br />
Comunque... siccome <u>non si butta via niente</u>, io l’ho comunque utilizzato per fare il gelato, e devo dire che il gusto di burro per fortuna non si sentiva… il problema che ho incontrato però è che il latte condensato home-made era più liquido di quello comperato, (immaginando che il motivo fosse che il tempo di bollitura indicato per zucchero, latte e burro non fosse stato sufficiente a far evaporare tutta l’acqua) e quindi il gelato è risultato molto più cristallizzato rispetto a quello ottenuto con il latte condensato comperato.<br />
<br />
Dato che co' 'sta storia del latte condensato mi ero incaponita, ho provato un’altra ricetta, senza burro (nel frattempo avevo controllato e tra gli ingredienti del latte condensato in barattolo di burro manco l’ombra) e che prevedeva una più lunga cottura. Questa mi ha decisamente più soddisfatta!<br />
E voi ci proverete??? :-DDDDD<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmxE13LYkGRNHLBwaddyE2wRDiYuOHqVbcHZ7ylYIySgbcuazbRaVVTR7rMKd2RyOl8TH-SJ7FHbxejxfDh8BaFa2g5JBKjIMWMc2aDgMQyE-JBCcecadpFLUqgdYNX0ABlxmD6Jhkz04/s1600/03DSCN9976.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmxE13LYkGRNHLBwaddyE2wRDiYuOHqVbcHZ7ylYIySgbcuazbRaVVTR7rMKd2RyOl8TH-SJ7FHbxejxfDh8BaFa2g5JBKjIMWMc2aDgMQyE-JBCcecadpFLUqgdYNX0ABlxmD6Jhkz04/s640/03DSCN9976.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
Visto che siete arrivati a leggere fin qui, vi meritate proprio una gran bella coppa di gelato! Come la preferite? Liscia? Con granella e cioccolato? Caramello? Dai, fateci sapere che io e Regina siamo pronte a prepararne in gran quantità! :-DDD<br />
Buona estate amiche ed amici lettori! A rileggerci preeeeeestissimo!!<br />
<i><b>Regina, Emmettì </b></i><br />
<br />
<b><span style="background-color: #38761d; color: white;">CURIOSITÀ: il latte condensato</span></b><br />
<b><br /></b>La storia del perché esiste il latte condensato è davvero molto interessante (e chi mai avrebbe pensato che dietro questo prodotto, che io erroneamente ho sempre definito “un’americanata”, ci fosse tanta storia!!!!).<br />
Per il latte condensato, e più in generale per la conservazione degli alimenti, dobbiamo ringraziare un pioniere francese che visse a cavallo tra ‘700 e ‘800, il tal pasticcere <b>Nicolas Appert</b>; quella volta non si sapeva nulla, o quasi nulla, di batteri, contaminazione di microorganismi e agenti chimici o fisici, quindi non si sapeva il perché gli alimenti ad un certo punto cominciavano a marcire; si sapeva solo che prima o poi sarebbe successo.<br />
Il parigino Appert, solamente tramite tentativi, quindi empiricamente, capisce che due sono i punti fondamentali affinché gli alimenti possano essere conservati: il riscaldamento in acqua bollente e la chiusura ermetica dei contenitori in fase di bollitura (tutte cose che adesso noi diamo per scontate ma quella volta assolutamente non lo erano). Quindi Appert mette a punto un metodo per privare il latte dell’acqua e quindi poi poterlo utilizzare molto più a lungo nella sua pasticceria.<br />
Cinquant'anni dopo l’americano Gail Borden, prendendo spunto dal metodo di Appert, lo modifica e tramite l’evaporazione del latte sottovuoto e l’aggiunta dello zucchero per aumentarne la conservabilità dà l’avvio alla produzione del latte condensato come lo conosciamo oggi. Tale latte poteva essere trasportato per più giorni senza andare incontro alle problematiche incontrate con il latte fresco ed è stato un alimento fondamentale per i soldati impegnati nella Guerra di Secessione. Da lì il boom di produzione negli Stati Uniti.<br />
Visto il successo del latte condensato, i fratelli svizzeri George e Charles Page vollero portare lo stesso procedimento utilizzato da Borden in Europa e fondarono la Anglo-Swiss Condensed Milk Company a Cham, in Svizzera, nel 1866; da lì il latte condensato verrà poi distribuito praticamente in tutto il mondo.<br />
La Anglo-Swiss confluirà poi nella ditta Nestlè, che ora è leader mondiale per la produzione di latte condensato, uno dei cibi in scatola più diffuso al mondo.<br />
Fonti:<br />
http://www.ciboinscatola.it/<br />
https://pomodoro.museidelcibo.it/wp-content/uploads/sites/5/2018/02/La-conservazione-degli-alimenti-fra-storia-e-cronaca.pdf<br />
https://www.salepepe.it/news/notizie/latte-condensato-salvavita-ingrediente/
<br />
<div class="MsoNormal">
https://blog.giallozafferano.it/incucinaconmara/latte-condensato-senza-burro/<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPgy8IegP1mPj4JJg0LOa9IJ1f2g2FoZod_KU3NnFcclMGhDV3BdIbznBXON4K30iJBLWxyqJwO-JQqOAgM6GydSftp6X7TAIwKHUg_WXZtC3XEq_uyH0dF-VjOcOvSvE19iZBy34Im7c/s1600/04DSCN9983.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPgy8IegP1mPj4JJg0LOa9IJ1f2g2FoZod_KU3NnFcclMGhDV3BdIbznBXON4K30iJBLWxyqJwO-JQqOAgM6GydSftp6X7TAIwKHUg_WXZtC3XEq_uyH0dF-VjOcOvSvE19iZBy34Im7c/s640/04DSCN9983.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: magenta;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><span style="background-color: yellow; color: magenta;">EDIT DEL 06 AGOSTO</span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><span style="background-color: yellow; color: magenta;"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white;">Questo, invece, il gelato della socia <b>Silvia </b>con variegatura all'amarena.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white;">♥ Me-ra-vi-glia! ♥</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoTqpFIX036MKNqDdXaguzXbn2Hxsft9NwT_s19OJGlFDzvkrzvGp2c6kgo9HUSkw_Z795A2u2ftP0BYSnDWLisi9iACi-DOO7jMGuq80WHtRlqO1YpX4gJVrcfZgIPuIbs1vIreX_aRQ/s1600/WhatsApp+Image+2018-08-06+at+16.38.51.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1107" data-original-width="898" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoTqpFIX036MKNqDdXaguzXbn2Hxsft9NwT_s19OJGlFDzvkrzvGp2c6kgo9HUSkw_Z795A2u2ftP0BYSnDWLisi9iACi-DOO7jMGuq80WHtRlqO1YpX4gJVrcfZgIPuIbs1vIreX_aRQ/s640/WhatsApp+Image+2018-08-06+at+16.38.51.jpeg" width="516" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br /></div>
Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com30tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-53192428385751716122018-05-29T08:35:00.001+02:002021-02-16T17:21:30.913+01:00Brodetto di seppioline alla marchigiana<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/05/29/brodetto-di-seppioline-alla-marchigiana/");</script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY0oUXbktf33yOA19VVeAcPkPkk0jGxm72MyJczv3l1bVIt9nxROTBs_m_hHEb9YDf_tIfQaqAhXIJ08D7S-0hs3DQfZMN4HC6ZzV06aKc4Tk9s6RhXjUPMrDQPau95B5kME0Tq1xi9tM/s1600/apertura+DSCN9890.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1287" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY0oUXbktf33yOA19VVeAcPkPkk0jGxm72MyJczv3l1bVIt9nxROTBs_m_hHEb9YDf_tIfQaqAhXIJ08D7S-0hs3DQfZMN4HC6ZzV06aKc4Tk9s6RhXjUPMrDQPau95B5kME0Tq1xi9tM/s640/apertura+DSCN9890.jpg" width="514" /></a></div>
<br />
Ci sono giorni in cui vado a fare la spesa con tanto di lista per evitare di comperare il superfluo, ma ce ne sono anche altri in cui mi accorgo che frigo e freezer son vuoti e allora esco di corsa senza annotare niente. La scena che si presenta poco dopo è la seguente: io con lo sguardo perso nel vuoto, come fossi atterrata su Marte e con la sensazione di camminare in assenza di gravità (in realtà mi accorgerò che invece la gravità c'è mano a mano che riempo i sacchetti!!!). La cosa buffa è che poi mi ritrovo con delle cose acquistate senza essermene accorta.<br />
Giusto oggi, mentre cercavo cubetti di ghiaccio mi son venute agli occhi delle seppioline che ho guardato con aria interrogativa come a dire "e voi che ci fate lì?".<br />
Mentre cercavo di ricordare il come e il quando fossero finite nel cassetto del freezer, ho fatto mente locale su come avrei potuto cucinarle, prendendo la ricetta nel quaderno speciale, quello dei ricordi! ♥<br />
Forse, quel giorno senza lista della spesa, inconsciamente già sapevo dove volevo arrivare. :-))<br />
Il brodetto di pesce è una ricetta che mia nonna, <i><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fermo">fermana doc</a></i>, si è portata dietro (insieme a molte altre della sua terra), quando con marito e figli si è trasferita nell'Agro Pontino.<br />
Un abbinamento insolito quello tra pomodoro e aceto, ma vi assicuro che dona un tocco speciale a questa preparazione!<br />
Come leggerete più sotto, nella sezione <i>cuoriosità</i>, il vero brodetto prevede una quantità molto variegata di pesce. Io ho scelto di riproporre quella che veniva preparata per i bambini con le sole seppioline così da farli mangiare tranquilli perché senza spine! :-))<br />
Per un pranzo o una cena leggeri e con il sapore del mare, ecco la mia versione facile e veloce del brodetto marchigiano.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjarlYUgmKC4OR60n3yDCnKS_RGaVG0nnzUSTOEQbFfK1r8JWVgbBCgYjTSwDwlx3Gjt32xsVSG_xtCbGJCp9I35isECTKOf70MEeE2jfIXm_TvuoNCJFkEeSgFcNmTkFjhS6lXkgUAhwk/s1600/03_DSCN9897.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1289" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjarlYUgmKC4OR60n3yDCnKS_RGaVG0nnzUSTOEQbFfK1r8JWVgbBCgYjTSwDwlx3Gjt32xsVSG_xtCbGJCp9I35isECTKOf70MEeE2jfIXm_TvuoNCJFkEeSgFcNmTkFjhS6lXkgUAhwk/s640/03_DSCN9897.jpg" width="514" /></a></div>
<br />
<br />
<b><span style="background-color: #cc0000;"><span style="color: white;">Ingredienti</span></span> <span style="font-size: x-small;">(per 4 persone)</span></b><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span><b>
2</b> kg di seppioline già pulite<b><span style="color: #cc0000;">*</span></b> <span style="font-size: x-small;">(vanno bene anche quelle surgelate)</span><br />
<b>500</b> g d'acqua<br />
<b>1⁄3</b> tubetto di concentrato doppio di pomodoro<br />
<b>½ </b>bicchiere di vino bianco secco addizionato con 3 cucchiai di aceto<br />
<b>1</b> spicchio grande d'aglio in camicia<br />
<b>70</b> ml di olio evo<br />
pepe o peperoncino q.b<br />
prezzemolo q.b.<br />
<b><span style="color: #cc0000;">* </span></b><i><b><span style="color: #cc0000; font-size: x-small;">Non pensate che la quantità di pesce indicata sia esagerata per il numero di commensali. </span></b></i><br />
<b><span style="color: #cc0000; font-size: x-small;"><i>Le seppioline si riducono molto in cottura, ma <u>soprattutto</u></i> <i>si vorrebbe che nel piatto ce ne fossero state anche di più!!! :-)))))</i></span></b><br />
<b><span style="color: #cc0000; font-size: x-small;"><i><br /></i></span></b>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggOmqR1k6Sk5TL3B-tnCn2pG4DnTb8QWZN4EY2Y2QLnJkuczCdeInbLPZ85jpUPKdnF1RwyuY0aksZz0_iHyofWWvttDitlL4lBS_Q9dlbIgR4fTpf0TGNZM9KpGMFfdBlz7q2Th5cMAM/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggOmqR1k6Sk5TL3B-tnCn2pG4DnTb8QWZN4EY2Y2QLnJkuczCdeInbLPZ85jpUPKdnF1RwyuY0aksZz0_iHyofWWvttDitlL4lBS_Q9dlbIgR4fTpf0TGNZM9KpGMFfdBlz7q2Th5cMAM/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: blue;">(clicca per ingrandire)</span></b></td></tr>
</tbody></table>
Lavare le seppioline sotto l’acqua corrente e lasciarle scolare in un colapasta.<br />
In una tazza emulsionare l’acqua con il concentrato di pomodoro fino ad ottenere una salsa.<br />
Prendere un tegame dai bordi alti, versarvi l'olio e far soffriggere l'aglio per circa un minuto; poi aggiungere le seppie, lasciando rosolare per 5 minuti a fuoco vivace. Sfumare con vino e aceto e, dopo che saranno evaporati, abbassare la fiamma e continuare la cottura per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo, aggiungere la salsa di pomodoro e lasciar cuocere sempre a fuoco moderato per altri 20 minuti. In questo secondo tempo di cottura, le seppioline raggiungeranno la giusta consistenza, cioè risultare tenere senza essere gommose. Nel caso in cui fossero ancora tenaci, proseguire la cottura per altri 10 minuti.<br />
<b>Regolare di sale solo se se necessario</b> (io non ne ho messo) e, a fuoco spento, versare un trito di prezzemolo fresco insieme ad un po' di pepe o peperoncino, secondo i gusti.<br />
Lasciare intiepidire un pochino e servire le seppioline con il loro brodetto in un piatto fondo accompagnando con fette di pane tostato o, meglio ancora con delle <b><a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2014/07/friselle-salentine-non-tutte-le.html">friselle</a> </b>per un'esplosione di gusto a 360 gradi! :-DDDDD<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyPAQsmmCYbt797R-w19JATnK15J3NHGgoDk0KdfNesEzKOmfaxHBOe1P9tSbwM4mvTfFIlf7ylMxuHFsbFv-ySxSvHVa-QjjgXejhJyIrBrZ1FKLXHzP9oVkHoXjuWHAxmrsi4L3m6z0/s1600/03_DSCN9900.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyPAQsmmCYbt797R-w19JATnK15J3NHGgoDk0KdfNesEzKOmfaxHBOe1P9tSbwM4mvTfFIlf7ylMxuHFsbFv-ySxSvHVa-QjjgXejhJyIrBrZ1FKLXHzP9oVkHoXjuWHAxmrsi4L3m6z0/s640/03_DSCN9900.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Vi lascio l'augurio di una splendida giornata. Che il sole splenda dentro e fuori di voi!<br />
Emmettì.<br />
<br />
<b><span style="background-color: #cc0000; color: white;">Curiosità.</span></b><br />
<br />
Nelle Marche il brodetto non è solo una zuppa di pesce, è anche una parola magica, un abracadabra capace di scatenare discussioni infinite. Quasi a voler prevenire contese campanilistiche sul luogo di nascita, il brodetto ha fissato i suoi natali sul mare ad opera dei pescatori che usavano cuocere la “muccigna” (l’insieme dei pesci che per qualità e pezzatura non erano adatti al mercato) in un guazzetto fatto con acqua di mare, aceto e olio di oliva detto “masa”.<br />
Sbarcato sulla costa il brodetto, ha assunto fisionomie diverse a secondo della latitudine e della fantasia delle mogli dei pescatori. Oggi, le ricette classiche sono quattro: di <b>Fano, Ancona, Porto Recanati e San Benedetto del Tronto. </b><br />
Ma, coerente col suo mito, il brodetto rimane una ricetta elastica e disponibile a essere interpretata in modo diverso in ciascuna località della riviera e quasi in ogni famiglia.<br />
Vi faccio una panoramica concisa dei quattro tipi che hanno tutti la caratteristica comune della presenza di una grande varietà di pesci adatti alla zuppa e cioè scorfano, tracina, rana pescatrice, triglia, gallinella, razza, palombo, rombo chiodato, San Pietro, sogliola, merluzzo, cefalo, gronco, seppia, calamaro, canocchia, scampo, gambero, granchio, lumachina, lumacone, cozze, vongole e conchiglie varie.<br />
A <b>Fano </b>lo si usa cuocere in tegami di coccio, con pomodoro maturo e vino bianco al posto dell’aceto sempre presente nelle altre versioni.<br />
<b>Ancona</b> vanta la ricetta più immutabile. Comprende 13 varietà di pesce, aglio cipolla, pomodoro rosso e aceto. Si distingue per la precottura di seppie e calamari per 15 minuti e per l’aggiunta di un po’ di concentrato di pomodoro allungato in acqua leggermente salata.<br />
A <b>Porto Recanati</b> resiste il brodetto “in bianco” di era pre-pomodoriana, ma sarebbe più esatto dire in “giallo dorato”, come sono le tonalità cromatiche donate dallo zafferanone o zafferanella, un’erba selvatica, “cartamo” in italiano, che cresce abbondante nell'entroterra.<br />
<b>San Benedetto del Tronto</b> è l’unico porto a reclamare la nascita del brodetto non in mare ma nel quartiere popolare “u labirintu” abitato da pescatori, pescivendoli, calafati, spagaroli e altri lavoratori del mare.<br />
Qui il brodetto è molto chiaro, con pomodoro verde, peperoni verdi, peperoncino, cipolla e aceto.<br />
Un quinto, non incluso nella ricette classiche, ma molto interessante perché riunisce le caratteristiche di quelli più settentrionali e dei meridionali è quello di <b>Porto San Giorgio</b>, con pomodoro verde, pomodoro rosso, peperone, peperoncino e aceto.<br />
Fonte: dal web.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitECulzg_UbBjMGdbjFPRM061i0LWpe940wavUwx0OwTvHnFJ8_U7vN3Zi4zthSmlEDPk5BvLNWko1jC_1Vyw_-YuNRo6gKLCOD0lNQ_UawWOCw0RLU0yb81oV_-7lm_M0fYcc4ElYQ80/s1600/04_DSCN9899.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitECulzg_UbBjMGdbjFPRM061i0LWpe940wavUwx0OwTvHnFJ8_U7vN3Zi4zthSmlEDPk5BvLNWko1jC_1Vyw_-YuNRo6gKLCOD0lNQ_UawWOCw0RLU0yb81oV_-7lm_M0fYcc4ElYQ80/s640/04_DSCN9899.jpg" width="480" /></a></div>
<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-44331710726524796102018-05-22T11:30:00.001+02:002021-02-16T17:23:15.121+01:00Biscotti alle nocciole e cioccolato bianco di Leonardo Di Carlo. <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/05/22/biscotti-al-cioccolato-bianco-e/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihvqkBkIHRrdPN88-K8ynaR2W4lDQey_9RtXy2S998lmmnTLJu2m9RC6ehOLVm_I7kImPQR28OeAXBbWehoLGSwC-CZZZjD7AQSgw4T5gFOqhuMck3zwH4lia2aea1Ra7qvi40daNe4Hs/s1600/Cioccobiscotti_REgina-9668_UnCondominioInCucina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="900" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihvqkBkIHRrdPN88-K8ynaR2W4lDQey_9RtXy2S998lmmnTLJu2m9RC6ehOLVm_I7kImPQR28OeAXBbWehoLGSwC-CZZZjD7AQSgw4T5gFOqhuMck3zwH4lia2aea1Ra7qvi40daNe4Hs/s640/Cioccobiscotti_REgina-9668_UnCondominioInCucina.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Eccomi di nuovo qui ospitata dalle carinissime sociesse (o sempre o mai insomma, ahahahahaha!!).<br />
Bèh a mia discolpa posso dire che sono state loro ad insistere per la mia presenza qui.<br />
Dopo aver incontrato virtualmente le sociesse nel web mi sono venute (l’ordine sinceramente non me lo ricordo):<br />
1. la <i>biscottite </i>acuta<br />
2. la <i>sfoglite </i>acuta<br />
3. la <i>pizzite </i>acuta<br />
Prima di conoscerle non avevo mai fatto biscotti, non avevo mai fatto la pasta sfoglia e avevo fatto con poco successo la pizza. Dopo averle incontrate è successo quello di cui sopra, ovvero, mi è venuta la malattia per i biscotti, la pasta sfoglia e la pizza.<br />
In particolare poi per i biscotti necessitavo di stampi, stampetti e stampini e quindi mi è pure venuta la <i>caccavellite acuta</i>; c’ho un cassetto della cucina tutto pieno di attrezzetti per fare biscotti.<br />
Devo dire che fare colazione i biscotti fatti con le proprie mani è una coccola che ci si fa e che aiuta alla grande ad iniziare la giornata! Certo c’è lavoro, ma il risultato è impagabile! Tra l’altro poi, se uno, in un fine settimana, gli prende la biscottite, ne può fare tanti e poi, come mi ha insegnato la sociessa Emmettì, li butta in freezer e li lascia lì per i momenti difficili: dieci minuti fuori dal freezer e sono pronti per essere pappati.<br />
Questi di <b>Leonardo di Carlo</b> a me piacciono davvero tantissimo: viene fuori una frolla quasi “vetrificata”, si sciolgono in bocca e sono una vera e propria botta di vita (il burro c'è, c'è poco da fare, non sono biscotti per fare la dieta pre-estiva, ma chissene, il gusto è impagabile… e poi c’è pure il cioccolato bianco che io amo alla follia!).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikMTFjhowqMXjXBDC_kUAGK4xBBhPlai7xX4y_5_FCfdJQQy7aEVmIjqZxls1a6MaqN_5RigFnv5l5txf_CRjSaH3zfWMv9rZLrU9unMtN7O_3_izT3X6xFWdftFksjgJziukml0xbe-I/s1600/Cioccobiscotti_REgina-9680_UnCondominioInCucina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="900" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikMTFjhowqMXjXBDC_kUAGK4xBBhPlai7xX4y_5_FCfdJQQy7aEVmIjqZxls1a6MaqN_5RigFnv5l5txf_CRjSaH3zfWMv9rZLrU9unMtN7O_3_izT3X6xFWdftFksjgJziukml0xbe-I/s640/Cioccobiscotti_REgina-9680_UnCondominioInCucina.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<b>Ingredienti:</b><br />
150 g di burro<br />
100 g di cioccolato bianco<br />
70 g di zucchero di canna<br />
75 g di farina di nocciole<br />
2,5 g di bicarbonato di sodio<br />
175 g di farina<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSVjOJXJxWV2kwCNszVObXsUQ_GwcIpI4uCUkR8UtL_nK7eNUbUscWF5hk4klXsnxEMQKEmajBo-yv8AQVBHOhx6S3o3644RawTVvVhfY4NdRYi2Z23o0agWrbBxOIDBCwF2treaMts8c/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSVjOJXJxWV2kwCNszVObXsUQ_GwcIpI4uCUkR8UtL_nK7eNUbUscWF5hk4klXsnxEMQKEmajBo-yv8AQVBHOhx6S3o3644RawTVvVhfY4NdRYi2Z23o0agWrbBxOIDBCwF2treaMts8c/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>(clicca per ingrandire)</b></td></tr>
</tbody></table>
<b style="color: #a64d79;">↪ </b>Sciogliere il cioccolato bianco a fuoco dolcissimo e lasciare che torni alla temperatura di 35° C.<br />
<b style="color: #a64d79;">↪ </b>Se non la si ha già pronta ridurre in farina le nocciole col mixer.<br />
<b style="color: #a64d79;">↪ </b>Rendere cremoso il burro, fatto precedentemente ammorbidire per una mezz'oretta fuori dal frigorifero.<br />
<b style="color: #a64d79;">↪ </b>Aggiungere il cioccolato bianco fuso, quindi lo zucchero, le farine e il bicarbonato: il composto risulterà alquanto morbido.<br />
<b style="color: #a64d79;">↪ </b>Porlo tra due fogli di carta da forno e stenderlo all'altezza desiderata (io li ho fatti di 2 mm, usando la mia nuova super caccavella, il mattarello con gli spessori….una figata pazzesca, vengono tutti perfettamente uguali!!!).<br />
<b style="color: #a64d79;">↪ </b>Mettere in frigo per almeno un paio d’ore, ma anche di più, nella parte più fredda, in modo che il composto si indurisca bene.<br />
<b style="color: #a64d79;">↪ </b>Coppare nella forma preferita e posizionare i biscotti su una teglia ricoperta di carta forno.<br />
<b style="color: #a64d79;">↪ </b>Reimpastare i ritagli e ristendere l’impasto: la prima volta si può fare tranquillamente perché l’impasto sarò ancora freddo di frigo, poi diventerà sempre più difficile tagliarlo con gli stampini perché sarà molto appiccicoso; quindi sarà necessario rimetterlo in frigo per almeno una decina di minuti.<br />
<b style="color: #a64d79;">↪ </b>Cuocere a 150°C per circa 15’ (i biscottini devono risultare dorati in superficie, per la presenza del lattosio, dice Leo).<br />
<b style="color: #a64d79;">↪ </b>Lasciare raffreddare completamente prima di rimuovere i frollini dalla placca, pena la rottura degli stessi; sono veramente molto fragili!!!!<br />
Io li ho messi sotto una campana di vetro e dopo 4 giorni erano ancora friabili, come appena fatti…dopo 4 giorni non lo so.. .li avevo finiti ahahahahahah!<br />
Per le foto dei biscotti ringrazio tantissimo la sociessa Tammy Tam che li ha replicati e li ha resi bellissimi…difatti è evidente che i biscotti nel forno non sono quelli delle foto ahahahahaha…le mie doti fotografiche purtroppo sono nulle! :-(<br />
<b><i>Regina.</i></b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5zN6z-6dK9uxNgJIX0bUhKaCxbR2tOptATSFsTSSwbjZO9dHxRkmkVWxmZe01vGJDp-DI11VzpRHDDsxNbUFvcw4ONQQMUfng_GjbxWc9Dtzq9j0K5SWbFlYHrH-tlHf-1Tmi2C_FCYk/s1600/Cioccobiscotti_REgina-9662_UnCondominioInCucina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="900" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5zN6z-6dK9uxNgJIX0bUhKaCxbR2tOptATSFsTSSwbjZO9dHxRkmkVWxmZe01vGJDp-DI11VzpRHDDsxNbUFvcw4ONQQMUfng_GjbxWc9Dtzq9j0K5SWbFlYHrH-tlHf-1Tmi2C_FCYk/s640/Cioccobiscotti_REgina-9662_UnCondominioInCucina.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="color: #741b47;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #741b47;">Un ringraziamento speciale alla nostra Regina per averci regalato quest'altra meravigliosa <span style="background-color: white;">ricetta!</span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: blue;">Le tue amiche svalvolate, Tamara, Silvia ed Emmettì</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: blue;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"><span style="color: #6aa84f;">*.:。</span></span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"><span style="color: #c27ba0;">✿</span></span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"><span style="color: #76a5af;">*゚゚・</span></span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"><span style="color: #ffd966;">✿</span></span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"><span style="color: #e06666;">.。.:*</span></span></b></div>
Le svalvolate http://www.blogger.com/profile/14561684929621117566noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-60634520509982861702018-04-16T08:31:00.001+02:002021-02-16T17:23:47.217+01:00Crème brulée di Leonardo Di Carlo (e della Regina condominiale!). <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/04/16/crem-brulee-di-leonardo-di-carlo-e/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: blue;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSvxvRnWRk-N4jGsp8dQl-_XjJLGk9lXQFiCpbkK6JOk_7p9STLAoFrX_DEMrlPfn_MxGr12ZykopulQof7d1MI-0hFyg46cFCoh3v2ufCf-c1JdB9vQ_ep4wnnHDNkkv_SsJvcevk7Ts/s1600/DSCN4997.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="745" data-original-width="1024" height="464" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSvxvRnWRk-N4jGsp8dQl-_XjJLGk9lXQFiCpbkK6JOk_7p9STLAoFrX_DEMrlPfn_MxGr12ZykopulQof7d1MI-0hFyg46cFCoh3v2ufCf-c1JdB9vQ_ep4wnnHDNkkv_SsJvcevk7Ts/s640/DSCN4997.JPG" width="640" /></a></span></span></span></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: blue;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">È con </span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">immenso</span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"> </span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">piacere che oggi lasciamo la cucina condominiale alla nostra amica<span style="color: red;"> <b><a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2017/04/la-focaccia-aromatica-della-regina.html" style="background-color: white;"><span style="color: #cc0000;">Regina</span></a></b></span>! A poco più di un anno di distanza è un onore averla nuovamente con noi e leggere delle sue scorribande culinarie!!! Anche oggi ci regala una ricetta dolce e le lasciamo subito la parola perché c'è da divertirsi e da leccarsi i baffi con questa buonissima crème brulée! </span></span></span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #c27ba0;"><b><span style="font-size: large;"><span style="color: #a64d79;">❀</span> <span style="color: #a64d79;">✿</span> </span><span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;">❀</span></span></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Allora... tutto inizia dal fatto che sono sempre alla ricerca di ricette con solo tuorli: da un pezzo io e la mezza mela quando facciamo la campagna panettoni/pandori o colombe/focacce abbiamo deciso di comprare solo i tuorli e non le uova intere. A parte il fatto che poi rimangono sempre quintalate di albumi che mi spiace buttare via, tocca sempre a me rompere 'sta valangata di uova, quindi vai di brik di tuorli! Solo che poi anche 'sti tuorli avanzano sempre, e anche questi non mi va di buttarli via e quindi ecco qui il perché di questa ricetta.</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">In realtà questo non è l’unico perché; il perché principe è che io amo alla follia la crema bruciata, se sono fuori a cena e tra i dolci c’è questo, io faccio a meno del secondo, per dire, piuttosto di non avere spazio per il dolce. Insomma è il mio dolce al cucchiaio preferito e, come diceva <i><b>Amélie Poulain</b></i> nel "<i><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_favoloso_mondo_di_Am%C3%A9lie">Favoloso mondo di Amélie</a>"</i>, uno dei piaceri della vita è proprio rompere col cucchiaino la crosticina di zucchero caramellato della crema bruciata. </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Però però, non sempre nei ristoranti c’è la crème brulée; più spesso si trova la crema catalana, che io ('gnurante come una cucuzza) pensavo fosse la stessa medesima cosa: in realtà no, no, e proprio no!!! Sono due cose completamente diverse e, dopo la ricetta, vi racconto il perché. :-))</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Ecco, appunto, andiamo alla ricetta che, nonostante l'autorevole firma è </span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">veramente semplicissima ma di grande effetto!</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">L'unica accortezza è fare attenzione alla cottura e soprattutto alla temperatura del forno: controllate con il termometro a sonda l’effettiva temperatura del vostro forno e fate attenzione che durante la cottura sia stabile: Leo Di Carlo raccomanda che la temperatura al cuore del prodotto non deve assolutamente superare gli 85°C (temperatura ottimale per la corretta coagulazione del tuorlo)</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Una volta non mi sono accorta che il forno era andato a 190°C e invece di una crema ho ottenuto una frittata, il tuorlo si era tutto stracciato... </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">A me la frittata piace, ma quella vi assicuro era davvero disgustosa!!!!! :-DDDDDDD</span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheZ6UyuGLXlGqeykk2dtDHiy-1VpuAJ8P0Hg4XRERxBrTowrCfYn0iamZfQ_H76rIvvrYqI2GdHBNLRiI1l-xe0Ugwa2ipk9QiJ_OE_dmxzOsNvGjp85le_0KsxARaNGIz93Vafsx4__c/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheZ6UyuGLXlGqeykk2dtDHiy-1VpuAJ8P0Hg4XRERxBrTowrCfYn0iamZfQ_H76rIvvrYqI2GdHBNLRiI1l-xe0Ugwa2ipk9QiJ_OE_dmxzOsNvGjp85le_0KsxARaNGIz93Vafsx4__c/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: #990000;">(clicca per ingrandire)</span></b></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<br />
<b style="font-family: times, "times new roman", serif;">Ingredienti </b><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">(per 8 cocottine)</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b>500 g</b> di panna fresca da montare </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b>120 g</b> di tuorli </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b>105 g</b> di zucchero semolato <b><br /> 0,5</b> <b>g</b> di sale </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b> 1</b> bacca di vaniglia </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">zucchero di canna per la crosticina </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"></span>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"></span>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">✿</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">-</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;"> </span></span></b></span>Mettere la panna in un pentolino con la bacca di vaniglia e portare quasi a bollore a fuoco medio; chiudere il pentolino con il coperchio e lasciare in infusione per almeno 5 minuti (ma se sono di più anche meglio!).</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">✿</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">-</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;"> </span></span></b></span></span>Nel frattempo dell’infusione sbattere i tuorli con lo zucchero e il sale (io non ho la bilancia che pesa 0,5 grammi quindi ho deciso di metterne un pizzico), aggiungere ai tuorli la panna fatta passare attraverso un colino a maglie fitte (in modo da eliminare la pellicina di superficie che si sarà formata) </span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">e mescolare bene. </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">✿</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">-</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;"> </span></span></b></span></span>Accendere il forno a 150°.</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">✿</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">-</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;"> </span></span></b></span></span>Preparare le apposite cocottine per cottura al forno in una teglia a bordi alti; riempire le cocottine del composto di tuorli zucchero e panna più o meno fino a tre quarti dell’altezza con un mestolo.</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">✿</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">-</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;"> </span></span></b></span></span></span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Riempire la teglia con acqua (io ho usato acqua a temperatura ambiente, in rete ho trovato che qualcuno consiglia di mettere acqua bollente;.io onde evitare “scottamenti” uso acqua presa dal rubinetto e ho sempre ottenuto ottimi risultati) fino circa a metà dell’altezza del bordo delle cocottine facendo attenzione a non far entrare acqua nelle cocottine. </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">✿</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">-</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;"> </span></span></b></span></span>Coprire molto bene con carta stagnola e quindi porre le teglie nel forno già caldo e lasciar cuocere per circa 45-50 minuti; controllare ogni tanto la cottura: la crema è pronta quando muovendo la teglia la crema si presenta soda e non fluida.</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">✿</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">-</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;"> </span></span></b></span></span>Con molta attenzione togliere la teglia dal forno e lasciar raffreddare il tutto a temperatura ambiente. Coprire ciascuna cocottina con pellicola e porre in frigo; attendere il completo raffreddamento prima di servire. </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">✿</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">-</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;"> </span></span></b></span></span>Spolverare la crem brulée di zucchero di canna e “bruciare” con l’apposito ferro o con il cannello.</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">✿</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">-</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;"> </span></span></b></span></span>Rompere la crosticina col cucchiaino, affondarlo nella crema e godere.</span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"> </span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrBosyN0fwR0s2HUeNDaycO4LFDgZg5O8bzQC6n_sLp66_MNXsNZGo4qxdv3rY9EqoLvvf0sg6w6EGvOiQBwkvhfWfpXImex6IT9OLS7wlOGKkgep_ul2PJ9Iybg1FWKNa_tOQYzbVy8w/s1600/DSCN4999.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="736" data-original-width="1004" height="468" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrBosyN0fwR0s2HUeNDaycO4LFDgZg5O8bzQC6n_sLp66_MNXsNZGo4qxdv3rY9EqoLvvf0sg6w6EGvOiQBwkvhfWfpXImex6IT9OLS7wlOGKkgep_ul2PJ9Iybg1FWKNa_tOQYzbVy8w/s640/DSCN4999.JPG" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b><u>Suggerimenti.</u></b></span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">❀ - </span></span></b></span>Per questa ricetta consiglio vivamente di utilizzare la bacca di vaniglia, e non l’estratto: gli aromi che sprigiona la bacca intera sono molto più intensi (poi io la bacca la recupero e la riuso almeno un’altra volta, l’aroma è comunque ben presente!!!).</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">❀ - </span></span></b></span></span>Le apposite cocottine per crème brulée (larghe e basse) sono assolutamente necessarie per una cottura ottimale della crema. </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">❀ - </span></span></b></span></span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">È necessario coprire con stagnola la teglia con le cocottine affinché in cottura non si formi un’antipatica pellicina sulla superficie, che in fase di degustazione è davvero fastidiosa. </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #c27ba0; font-size: small;"><b><span style="font-size: medium;"><span style="color: #a64d79;">❀ - </span></span></b></span></span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Io per bruciare lo zucchero di canna ho sia il ferro che il cannello, ma .devo dire che il cannello va molto meglio ed è subito pronto all’uso; il ferro deve essere messo direttamente sul fuoco per molto tempo prima che diventi incandescente e poi deve essere riscaldato più volte se bisogna bruciare più cocottine. Il cannello in realtà io lo uso solo per bruciare la crème brulée, ma c’è chi lo usa per fiammeggiare la meringa oppure per gratinare le lasagne o anche per sformare i semifreddi, quindi secondo me è una delle caccavelle che assolutamente bisogna avere in cucina; c’è chi brucia lo zucchero anche utilizzando il grill del forno, ma io non ci ho mai provato. </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
<u><span style="color: #a64d79;"><b style="font-family: times, "times new roman", serif;">Curiosità.</b></span></u><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Come dicevo all'inizio, crema catalana e crème brulée si somigliano, ma non son la stessa cosa. Mentre la brulée è una crema coagulata in forno, la crema catalana viene cotta sul fuoco in un pentolino; inoltre, mentre la crème brulée è fatta solo con tuorli (mai uova intere) e sola panna (niente latte), la crema catalana è fatta con tuorli e latte (qualcuno aggiunge anche un po’ di panna).</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Inoltre la </span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">crème brulée è una crema densa e vellutata grazie alla cottura in forno a basse temperature e bagnomaria o a vapore (temperatura che permette la lenta coagulazione delle proteine del tuorlo), la crema catalana si addensa grazie alla farina o all’amido, proprio come una crema pasticcera. I catalani dicono che è la crema catalana ad essere nata prima, i francesi dicono che la crème brulée è l’antenata della crema catalana, sta di fatto che entrambe sono una vera goduria. </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Voi quale preferite? :-)))</span><br />
<br />
<span style="color: #a64d79;"><i style="font-family: times, "times new roman", serif;"><b>Regina. </b></i></span><br />
<br />
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg542X7svd96tEg7q23REJmZcK19rsO5n3MUUILDTX9HXov8MgGMEsQ56QXe-sjw6R3QUqKmqGP_amBZkoS0XkTHJlh5XJwb5bOZm4yBYmGuCwXjbp4m0cnA2rD0X2DtY9VcvMitOsJ5iE/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="1200" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg542X7svd96tEg7q23REJmZcK19rsO5n3MUUILDTX9HXov8MgGMEsQ56QXe-sjw6R3QUqKmqGP_amBZkoS0XkTHJlh5XJwb5bOZm4yBYmGuCwXjbp4m0cnA2rD0X2DtY9VcvMitOsJ5iE/s640/collage.jpg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
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<span style="color: #c27ba0;"><b><span style="font-size: large;"><span style="color: #c27ba0;"><b><span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;">❀</span></span></b></span> <span style="color: #a64d79;">✿</span> </span><span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;">❀</span></span></b></span></div>
</div>
<span style="color: blue;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">In attesa di conoscere le vostre preferenze, salutiamo e ringraziamo ancora una volta la nostra amica <b>Regina</b> per aver lasciato un'altra ricetta e tanta tanta allegria nella cucina condominiale!</span></span></span><br />
<span style="color: blue;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Un abbraccio triplo carpiato da noi! </span></span></span><br />
<br />
<span style="color: blue;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><b>Tamara, Silvia, Emmettì.</b></i></span></span></span><br />
<span style="color: blue;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><b><br /></b></i></span></span></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: blue;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Buona settimana a tutti con una pioggia di sorrisi! </span></span></span></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
Le svalvolate http://www.blogger.com/profile/14561684929621117566noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-65575678698361177972018-03-29T08:30:00.001+02:002021-02-16T17:24:43.546+01:00Colazione di Pasqua: fiadoni (o soffioni) dolci abruzzesi. <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/03/29/colazione-di-pasqua-fiadoni-o-soffioni/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV6gklczr6sGK8h4E-xMoCb2jayOOllmW-0QHyAtzmV0sXz_iqqJD1udCdpOhRxVMBRYcpscfyoTmowizzl-bl5UTC8CUfCeEfJhAd0DnfKIiqf0D5LIGM8K0t6t9nn7O0I0FCdwjHP4s/s1600/01_DSCN9856.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1393" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV6gklczr6sGK8h4E-xMoCb2jayOOllmW-0QHyAtzmV0sXz_iqqJD1udCdpOhRxVMBRYcpscfyoTmowizzl-bl5UTC8CUfCeEfJhAd0DnfKIiqf0D5LIGM8K0t6t9nn7O0I0FCdwjHP4s/s640/01_DSCN9856.jpg" width="556" /></a></div>
<br />
Pasqua si avvicina alla velocità della luce ed i preparativi culinari viaggiano in quella direzione. Colombe <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2014/03/colomba-lievitazione-naturale-al.html">dolci</a> e <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2015/04/colomba-salata-condominiale.html">salate</a>, <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2017/03/veneziana-al-burrolio-con-limone-e.html">veneziane</a>, <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2016/03/casatiello-napoletano-sfogliato-si-ma.html">casatielli</a>, <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2017/04/lu-fiadone-abruzzese.html">fiadoni al formaggio</a>, <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2015/04/uova-tenerine-la-mia-torta-preferita-e.html">uova cioccolatose</a>, <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2017/04/la-focaccia-aromatica-della-regina.html">focacce aromatiche</a>, <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2015/03/per-la-colazione-di-pasqua-il-formaggio.html">pizze al formaggio</a>, <a href="http://li%20puddhricasci%20e/o%20le%20cuddhure%20cu%20l'oe,%20delizie%20pasquali%20salentine%20e%20la%20d%20cacuminale%20retroflessa">puddhricasci</a> e chi più ne ha più ne metta!<br />
Ma se anche voi non avete tempo per dedicarvi ai grandi lievitati di cui sopra, vi suggerisco questi deliziosi bocconcini provenienti dall'entroterra abruzzese, sempre presenti sulla tavola della <b>colazione di Pasqua</b>: i fiadoni dolci, appunto, detti anche <i>soffioni.</i><br />
Un guscio rustico, corposo e croccante, dato dalla pasta frolla all'olio, che accoglie un ripieno soffice, spumoso, quasi etereo, a base di ricotta e scorza di limone, che rende questi bocconcini davvero irresistibili!<br />
<i>Ah, non fate la colazione di Pasqua? </i><br />
Fa niente, fate questi fiadoni e portateli in dono a parenti ed amici insieme ai vostri auguri!<br />
<i>Non fate gli auguri? </i><br />
Fa niente, fate i fiadoni per arricchire il vostro buffet di dolci del pranzo di Pasqua!<br />
<i>Non fate il pranzo di Pasqua? </i><br />
Fa niente, fate i fiadoni alla prima occasione di un pic nic! Saranno il dolce perfetto, da mangiare con le mani seduti su un prato, da soli o in buona compagnia! :-))))))))))))))))<br />
Insomma, questi fiadoni almeno una volta li dovreste provare! Io me ne sono innamorata al primo assaggio!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA-lxyht16bNmhqLtQePQDE42FEvnZChw_WEddgp_7UragrQ6Wb-hHnwTYi4LijJoaAJBnziLRGnAjN_Ogl8zjO5nvB-AUCENXGvz4ybVRPv6wr-NogmnC9l1eWTXootROL90Rs4cMdQk/s1600/02DSCN9854.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1287" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA-lxyht16bNmhqLtQePQDE42FEvnZChw_WEddgp_7UragrQ6Wb-hHnwTYi4LijJoaAJBnziLRGnAjN_Ogl8zjO5nvB-AUCENXGvz4ybVRPv6wr-NogmnC9l1eWTXootROL90Rs4cMdQk/s640/02DSCN9854.jpg" width="514" /></a></div>
<br />
Ovviamente, il giorno dopo, i sapori esploderanno in tutta la loro bontà e nei giorni a seguire, diventeranno sempre più nitidi ed intensi.<br />
Ancora una volta, la meravigliosa terra d'Abruzzo ci regala una bontà degna di nota ed io oggi la condivido con voi.<br />
<br />
<b><span style="background-color: #741b47;"><span style="color: white;">INGREDIENTI</span></span> </b>(per circa 20 fiadoni da 5 cm di diametro)<br />
<br />
<b>Per la pasta</b><br />
280 g di farina 00<br />
100 g di zucchero semolato<br />
2 uova<br />
30 g di olio extravergine di oliva<br />
1 cucchiaino di liquore Strega<br />
2-3 gocce di estratto di vaniglia<br />
<b><br /></b>
<b>Per il ripieno</b><br />
400 g di ricotta di pecora (o bufala)<br />
4 tuorli<br />
4 albumi montati a neve<br />
90 g di zucchero semolato<br />
scorza grattugiata di due limoni (se possibile appena raccolti)<br />
<b><br /></b>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbpxEgMamdAkoiRRgCmW4grSlBmcvr46pPkbsiD5A2UuoXknlEqaTvzhE5w2ZoA4Gwb67L7XjfXbBimTEllTQAsf_2aQ75VXh3E5bFa2ZmgSxLXuEbrM3X7hq6x2XujovvTfNhNIiIibE/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbpxEgMamdAkoiRRgCmW4grSlBmcvr46pPkbsiD5A2UuoXknlEqaTvzhE5w2ZoA4Gwb67L7XjfXbBimTEllTQAsf_2aQ75VXh3E5bFa2ZmgSxLXuEbrM3X7hq6x2XujovvTfNhNIiIibE/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: #cc0000;">(clicca per ingrandire)</span></b></td></tr>
</tbody></table>
<b>Prepariamo la frolla</b><br />
Su un piano di lavoro setacciare la farina ed unirla allo zucchero.<br />
Fare una fontana e versare nel mezzo le uova e l’olio. Impastare prima con una forchetta e poi con le mani, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Avvolgere in un sacchetto da freezer e lasciare riposare a temperatura ambiente per una ventina di minuti.<br />
<b>Prepariamo il ripieno</b><br />
Separare gli albumi dai tuorli e montarli a neve ben ferma, aggiungendo qualche goccia di succo di limone.<br />
Setacciare la ricotta e mescolare con lo zucchero, i tuorli e la scorza di limone finemente grattugiata; unire delicatamente la montata di albumi al composto di ricotta, con una spatola morbida e con movimenti dall'alto verso il basso. Riprendere la pasta frolla e stenderla ad uno spessore di circa 2 mm (potete fare questa operazione con il mattarello o con la nonna papera per un risultato più omogeneo) poi ritagliare dei quadrati di circa 10 cm di lato e foderare con ognuno uno stampino in alluminio, in maniera tale che i quattro vertici del quadrato di pasta restino fuori. Versare in ogni stampino un cucchiaio ben colmo di farcia, richiudere sopra i lembi di pasta senza sigillare; infornare a 170°C lasciando cuocere per circa 35-40 minuti, poi spegnere il forno, mettere lo sportello in fessura e lasciarli dentro per altri 5 minuti in modo da far uscire l'eccesso di umidità.<br />
Lasciar raffeddare su una gratella e poi conservarre al riparo dall'aria.<br />
Appena raffreddati son da svenimento, ma il giorno dopo ancor di più.<br />
Si conservano sotto una campana di vetro, al riparo dell'aria per 4-5 giorni, ma dubito ce la facciano a durare tanto! ;-)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC8g6d9XFbyLB6VzqTqfuOXB0xJwvwX5Zkq-jF3jJNIj0nKu-qw0x1gu_zg_CX8qKOVyeSd9P0OYcHI4jfejpKrS1fTErtRhyIpeFnd6EnNP9egvKO_fm1DC6DS4L3eKOpeAEvqYFAvjE/s1600/03DSCN9861.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1320" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC8g6d9XFbyLB6VzqTqfuOXB0xJwvwX5Zkq-jF3jJNIj0nKu-qw0x1gu_zg_CX8qKOVyeSd9P0OYcHI4jfejpKrS1fTErtRhyIpeFnd6EnNP9egvKO_fm1DC6DS4L3eKOpeAEvqYFAvjE/s640/03DSCN9861.jpg" width="528" /></a></div>
<br />
Ma a proposito di colazione di Pasqua, da voi è usanza farla?<br />
Qui nel centro Italia è così abbondante e variegata da poter saltare a pie' pari il pranzo e forse pure la cena!!! :-DDD<br />
Dai, raccontateci le vostre usanze! Noi vi aspettiamo qui per lo scambio di qualche chiacchiera e per gli auguri. Che siano giorni di festa lieti e sereni! :-))<br />
A presto!<br />
Emmettì<br />
<div>
<br /></div>
<br />
<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-65254486995534993662018-03-15T10:25:00.001+01:002021-02-16T17:25:16.484+01:00Zeppole di san Giuseppe. Auguri a tutti i papà del mondo! <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/03/15/zeppole-di-san-giuseppe-auguri-tutti-i/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFhXdcelOqR9F_3CsBSjht5jtGiakcheyNhaRORGDArIpnMuAf8_OvSHvLZIzwkQaC2T5hACCvMXDKcXFyn7f5gTe7R2sCgBuH7KyIFsIHRZSg_r8I0rCE8QG6v99gmADgTG7jUEINn2Q/s1600/01DSCN9774.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFhXdcelOqR9F_3CsBSjht5jtGiakcheyNhaRORGDArIpnMuAf8_OvSHvLZIzwkQaC2T5hACCvMXDKcXFyn7f5gTe7R2sCgBuH7KyIFsIHRZSg_r8I0rCE8QG6v99gmADgTG7jUEINn2Q/s640/01DSCN9774.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
Un altro dolce è atterrato qui in condominio. A dire il vero è passato prima nella cucina di mia sorella Annarita che, anche lei, una ne pensa e cento ne fa! Non potevo che approfittare dell'occasione, quindi mi sono armata in quattro e quattr'otto di macchinetta fotografica e ho immortalato queste meraviglie!<br />
Vi confesso che è stato il mio primo incontro ravvicinato con la pasta choux. Non avevo mai avuto occasione di sperimentare questa meravigliosa pasta. Incredibile come una massa così corposa e pesante, diventi una nuvola dopo la cottura in forno! Una visione mistica per gli occhi e un piacere puro per il palato!<br />
Non mi dilungo con le chiacchiere oggi. Vi lascio la ricetta di questo dolce che, nella sua semplicità, regala un profumo ed un sapore che sa proprio di coccola!<br />
Ci rileggiamo dopo la ricetta per una piccola cuoriosità ed i saluti.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXngRGwsIqWXcb41Unqh9g-2yZbTx26LhBXRHzNlV5rXqNEMcIQ0bhk1-nTBXejcw1aQFigjv0DVu2y-YGnZtDNJk6WN9Jj-LjzYB0BOxH-7pQ1UAHbvtWDoc0VfTL4aAJs6rdwnjys9Q/s1600/02DSCN9780.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXngRGwsIqWXcb41Unqh9g-2yZbTx26LhBXRHzNlV5rXqNEMcIQ0bhk1-nTBXejcw1aQFigjv0DVu2y-YGnZtDNJk6WN9Jj-LjzYB0BOxH-7pQ1UAHbvtWDoc0VfTL4aAJs6rdwnjys9Q/s640/02DSCN9780.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="color: white;"><b style="background-color: #741b47;">INGREDIENTI</b></span> <span style="font-size: x-small;">(per circa 10 zeppole da 6,5 cm di diametro)</span><br />
<br />
<b>Per la pasta choux </b><span style="font-size: x-small;">(ricetta tratta dall'enciclopedia della cucina italiana)</span><br />
150 g di acqua<br />
150 g di farina 00<br />
100 g di latte*<br />
100 g di burro a tocchetti<br />
1 pizzico di sale<br />
4 uova (medio grandi)<br />
<br />
<b>Per la crema pasticcera </b><span style="font-size: x-small;">(di L. Montersino)</span><br />
600 g di latte<br />
150 g di panna<br />
225 g di tuorli (circa 9)a temperatura ambiente<br />
225 g di zucchero semolato<br />
27 g amido di mais<br />
27 g amido di riso<br />
½ baccello di vaniglia<br />
scorza di un limone grande<br />
<br />
<b>Per la decorazione</b><br />
amarene sciroppate<br />
zucchero a velo<br />
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2qM9awxM9RX6A6_wozIc4WU1FE5zRmd8n7BsPk2_Olu7Woo-aHf4Yxf2drNyQVywAecGneSjAlSp7YwrOJfG9gimtnarr_godie0Ocvy-WfRoea2Tcux2JeH7wYHt3nPgRhB9fE1rtNg/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2qM9awxM9RX6A6_wozIc4WU1FE5zRmd8n7BsPk2_Olu7Woo-aHf4Yxf2drNyQVywAecGneSjAlSp7YwrOJfG9gimtnarr_godie0Ocvy-WfRoea2Tcux2JeH7wYHt3nPgRhB9fE1rtNg/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: #741b47;">(clicca per ingrandire)</span></b></td></tr>
</tbody></table>
<b>Prepariamo la pasta choux.</b><br />
In una casseruola versare acqua, latte, burro e lasciare che questo si sciolga mantenendo la fiamma medio/alta. Nel frattempo setacciare la farina e, non appena il burro sarà completamente sciolto, versarla tutta in una volta e mescolare con un cucchiaio di legno (mantenendo la fiamma accesa) fino a quando non si formerà una palla piuttosto compatta che si staccherà dalle pareti della casseruola e sentirete come degli sfrigolii sul fondo della stessa,<br />
Spegnere e, mescolando di tanto in tanto, far intiepidire; unire le uova, una per volta e lavorare con le fruste elettriche fino ad ottenere un impasto morbido e al tempo stesso sostenuto.<br />
Trasferire il composto in una sac à poche con bocchetta a stella e formare le zeppole facendo un giro e mezzo che sale a spirale (vedi foto nel passo passo).<br />
Accendere il forno a 200°C e cuocere per circa 20-25 minuti, o fino a quando l'impasto diventerà dorato. Terminata la cottura lasciare lo sportello del forno in fessura per qualche minuto in modo da favorire l'uscita dell'umidità, poi sfornare e lasciar raffreddare le zeppole su una gratella.<br />
<br />
<b>Prepariamo la crema pasticcera.</b><br />
Montare tuorli e zucchero fino a che diventano chiari e gonfi; di seguito incorporare gli amidi cercando di non smontare il composto.
Mettere latte, panna, scorza di limone e semi di vaniglia in un pentolino, dare una veloce mescolata con la frusta e portare quasi ad ebollizione; poi versarvi dentro le uova lavorate con lo zucchero e gli amidi. Attendere che il composto di latte e panna scaldi bene le uova (in pratica il bianco inizia a fuoriuscire dai lati fino a bucare al centro la montata di uova) e poi girare vigorosamente con la frusta fin quando la crema si addensa (12-15 secondi).<br />
Travasare in una ciotola e coprire il tutto con della pellicola trasparente a contatto (per evitare che la superficie faccia la crosticina) e far freddare rapidamente (mettendo magari la ciotolina in una bacinella con acqua e cubetti di ghiaccio).<br />
<br />
<b>Farciamo le zeppole.</b><br />
Quando la crema pasticcera sarà fredda, tagliare le zeppole a metà con un coltello seghettato facendo attenzione a non rompere la pasta. Riempire la base con un giro di crema (abbondate o siate parchi a seconda dei vostri gusti) e richiudere la zeppola con l'altra metà mettendo sopra un altro piccolo giro di crema (come prima) ed un'amarena, lasciando cadere anche un po' del suo sciroppo.<br />
Al momento di servire, dare una leggera spolverata di zucchero a velo e... mordere!! :-DDDDD<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjvVHvfOk6zL2uigVjoQCQV-nEkgW5x9Pi0oTL_8u6L2RV5UG7APmFUhyAv7IlBXUoYtlKAwiECFQhUKXsk5QAYUtKa9FKx_80zTnmUexqnoz50zUvJ4toyz4Yn1tZUdoOf_OP6sQ26BU/s1600/03DSCN9781.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1275" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjvVHvfOk6zL2uigVjoQCQV-nEkgW5x9Pi0oTL_8u6L2RV5UG7APmFUhyAv7IlBXUoYtlKAwiECFQhUKXsk5QAYUtKa9FKx_80zTnmUexqnoz50zUvJ4toyz4Yn1tZUdoOf_OP6sQ26BU/s640/03DSCN9781.jpg" width="508" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="background-color: #741b47;"><span style="color: white;"><b>TRA STORIA E TRADIZIONE</b></span></span><br />
Le zeppole di San Giuseppe sono un dolce tipico della cucina italiana e derivano da una tradizione antica risalente addirittura all'epoca romana. Sono due le leggende principali che si tramandano: secondo la tradizione dell’epoca romana, dopo la fuga in Egitto con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia in terra straniera. Proprio per questo motivo, in tutta Italia, le zeppole divennero i dolci tipici della festa del papà, preparati per festeggiare e celebrare la figura di San Giuseppe.<br />
La seconda leggenda è legata alle "Liberalia" (feste delle divinità dispensatrici del vino e del grano) che venivano celebrate nell'antica Roma il 17 marzo. Per omaggiare Bacco e Sileno, precettore e compagno di gozzoviglie del dio, il vino scorreva a fiumi, e per ingraziarsi le divinità del grano si friggevano delle frittelle di frumento.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzX2unfVPZZ0yRCzhc58OVrknEpUsUoMjYui4Tr0D4Ts65-r1mTeHiD2Pe03VEuN23h6JVIizzXGlDd0OKb6CCmvb3S5MOHtUTstQdI44ydAqsusfGMSvBwX2nimf35qg3t12gDdlhDF4/s1600/04DSCN9789.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1264" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzX2unfVPZZ0yRCzhc58OVrknEpUsUoMjYui4Tr0D4Ts65-r1mTeHiD2Pe03VEuN23h6JVIizzXGlDd0OKb6CCmvb3S5MOHtUTstQdI44ydAqsusfGMSvBwX2nimf35qg3t12gDdlhDF4/s640/04DSCN9789.jpg" width="505" /></a></div>
<br />
<br />
Approfitto di questo post per fare gli auguri a tutti i papà del mondo. A quelli vicini, a quelli lontani e a quelli che come stelle brillano nel cielo!<br />
Emmettì.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>"Sei tu il mio secondo cuore </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i> una luce che riesce a entrare </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i> c'è sempre bisogno di te </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i> c'è ancora bisogno di te </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i> ho sempre bisogno di te più me </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i> c'è sempre bisogno di te </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i> adoro il bisogno di te </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i> da sempre ho bisogno di te."</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: xx-small;"> <b> Paola Turci</b></span></i><br />
<div>
<i><span style="font-size: xx-small;"><b><br /></b></span></i>
<i><span style="font-size: xx-small;"><b><br /></b></span></i>
<i><span style="font-size: xx-small;"><b><br /></b></span></i>
<i><span style="font-size: xx-small;"><b><br /></b></span></i>
<i><span style="font-size: xx-small;"><b><br /></b></span></i>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOdrcIpWr0cj0izltl8Na8Im2z9nCcJBzgjoKOSmnO-TS9Mh4zP-pE8JnwLpX0t-E3qqzrskAyN74-MDda-ArfgSi9AwEwI4jHALtzvUUu_mA22WSCMeV-ZYb0PtYcBUquIV5Ml4AbWPU/s1600/05DSCN9778_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1322" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOdrcIpWr0cj0izltl8Na8Im2z9nCcJBzgjoKOSmnO-TS9Mh4zP-pE8JnwLpX0t-E3qqzrskAyN74-MDda-ArfgSi9AwEwI4jHALtzvUUu_mA22WSCMeV-ZYb0PtYcBUquIV5Ml4AbWPU/s640/05DSCN9778_1.jpg" width="528" /></a></div>
<i><span style="font-size: xx-small;"><b><br /></b></span></i></div>
</div>
<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-35748231726852622092018-03-01T08:00:00.001+01:002021-02-16T17:25:42.775+01:00Pandimandarino.<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/03/01/pandimandarino/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyQxRF13hIXY0Qty-mpFdNB0SXiPK8MK9_lQDS_BGAIVdb6voTT3pWHpxowz5P5RHMm4sar2lqt95c3CXtZ-1AByj7zk4kx_CIjTidhL1RHe3OJ5dyN9pVSNMhbwDeYXwXwmm4wZGzFdk/s1600/01DSCN9715.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1383" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyQxRF13hIXY0Qty-mpFdNB0SXiPK8MK9_lQDS_BGAIVdb6voTT3pWHpxowz5P5RHMm4sar2lqt95c3CXtZ-1AByj7zk4kx_CIjTidhL1RHe3OJ5dyN9pVSNMhbwDeYXwXwmm4wZGzFdk/s640/01DSCN9715.jpg" width="552" /></a></div>
<i><br /></i>
<i>"Buongiorno 💞</i><br />
<i>Pandarancio con canditi di limone e amarene. Devi fare questa ricetta."</i><br />
<br />
Esordisce così la mia amica <b>Silvia</b>, nonché socia-condomina, la mattina del 18 febbraio. E correda il messaggio con una foto che suscita subito un'irrefrenabile curiosità.<br />
Il pandarancio? Ma cos'è? Neanche il tempo di farmi la domanda che già avevo cercato notizie sul web e scopro che trattasi di una ricetta tipicamente siciliana in cui gli agrumi, nella loro interezza, sono i protagonisti di questo dolce. Scatta subito la molla e sento che è una di quelle ricette da fare il prima possibile.<br />
La conversazione tra me e Silvia prosegue nell'arco della giornata con una telefonata, e chiedo consiglio sull'eventuale sostituzione delle arance con i mandarini visto che la pianta di mammà ne è ancora bella carica! ;-)<br />
Poco dopo ricevo un nuovo messaggio in cui mi dice testualmente: "<i>ti copio la versione al mandarino di <b><a href="https://www.facebook.com/claudia.saracco.9?hc_ref=ARSO4BUN5xzyb9JNwJ4nhD_EAjpbbj6g2vxFV8CjN95YjrwkFDQyymoFWlINiEBT5h8&pnref=story" target="_blank">Claudia</a> </b>visto che volevi farlo coi mandarini. Ora non hai motivo di dubitare del risultato".</i><br />
<i><br /></i>
Nei giorni seguenti, appena la pioggia concede una tregua, salgo sulla pianta (come una scimmia) e faccio razzia (sempre come una scimmia) di mandarini. La sera, ovviamente, erano pronti per fare la loro parte!<br />
Direttamente dalla variante realizzata dalla nostra amica Claudia, ecco la ricetta del pandarancio in versione pandimandarino.<br />
Lo dico anche io: dovete fare questa ricetta. Almeno una volta! E poi, come me, continuerete fino a quando non vi porteranno via i mandarini dalle mani!!! Aahahahahaaaahaahhaha...<br />
<br />
Un dolce leggero, soffice, umido, profumatissimo, che si farà mangiare a tutte le ore del giorno e pure della notte (nel caso soffriate d'insonnia!). Ancora una volta la semplicità trionfa! E poi, altro punto a suo favore, è velocissimo da fare e, tanto per gradire, si sporcano solo una ciotola ed un mixer ad immersione. Dai, che vogliamo di più?<br />
Dopo aver fatto tutte le forme possibili ed immaginabili, la versione che propongo qui, oggi, è quella delle monoporzioni, considerato che avevo uno stampo in attesa di essere battezzato da anni ed anni.<br />
Poi, vista la neve di questi giorni che è caduta un po' su tutte le nostre regioni, ho pensato di imbiancare anche io la cupola di queste semisfere con una golosa glassa a base di zucchero a velo e succo di mandarino.<br />
Eccoli qua, tutti per voi! Ce ne gustiamo uno insieme? :-)))))))))<br />
<span style="background-color: orange;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwNRfiCno5VjZGKvFb0I-kAoxCDhn4p4Urc9Ux54BWxeFJFMzNes5qF2WlHDkivy2AYzXglMTtdLLF6SpS7hqvOWYim8Inw14fKA8HK0yvGSw1O3DGlUEB02Y-dyNBdvHjNc7cHL_tt58/s1600/02DSCN9723+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1350" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwNRfiCno5VjZGKvFb0I-kAoxCDhn4p4Urc9Ux54BWxeFJFMzNes5qF2WlHDkivy2AYzXglMTtdLLF6SpS7hqvOWYim8Inw14fKA8HK0yvGSw1O3DGlUEB02Y-dyNBdvHjNc7cHL_tt58/s640/02DSCN9723+%25282%2529.jpg" width="540" /></a></div>
<span style="background-color: orange;"><br /></span>
<span style="background-color: orange;"><span style="color: white;"><b>INGREDIENTI</b></span></span> (per 8 semisfere da 7 cm di diametro)*<br />
<br />
120 g di mandarini interi e con la buccia<br />
35 g di vino moscato <span style="font-size: x-small;">(d'Asti, di Terracina, di Scanzorosciate, quello che più vi piace)</span><br />
35 g di olio di semi<br />
1 uovo<br />
80 g di zucchero semolato<br />
100 g di farina<br />
6 g di lievito istantaneo per dolci<br />
<br />
<span style="color: orange;"><b>Per la glassa:</b></span><br />
zucchero a velo<br />
gocce di succo di mandarino (o acqua)<br />
<br />
* triplicare le dosi nel caso vogliate fare la tipica forma da plumcake (dimensioni 30x10,5)<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3KQoX8_eMAL-TXfnHMksXuKJHW1vmMXldD8L4B-oBpyFXW0PFGO82mT5wIzWXmZGDU-3ohyBs6p2ywY9F-IC5x3urqofD77G-DvaxZy8pBcJLVZsB7fE81nm5wqy3InwMoNk20wsjpiY/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3KQoX8_eMAL-TXfnHMksXuKJHW1vmMXldD8L4B-oBpyFXW0PFGO82mT5wIzWXmZGDU-3ohyBs6p2ywY9F-IC5x3urqofD77G-DvaxZy8pBcJLVZsB7fE81nm5wqy3InwMoNk20wsjpiY/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: blue;">(clicca per ingrandire)</span></b></td></tr>
</tbody></table>
Accendere il forno (in modalità statica) a 160°C.<br />
Lavare i mandarini per rimuovere eventuali impurità dalla buccia; tagliarli a cubetti <u>eliminando i semi</u> e ridurre in purea col mixer ad immersione.<br />
Aggiungere il vino, l'olio, l'uovo e mixare ancora molto velocemente.<br />
In una ciotola setacciare farina e lievito, aggiungere lo zucchero ed unire questi ingredienti secchi agli umidi, mescolando il tutto con una forchetta o una frustina senza lavorare troppo. Il composto non sarà né troppo denso, né troppo liquido (vedere foto accanto) e si verserà molto comodamente nello stampo prescelto. Riempire la cavità delle semisfere per circa 3⁄4 del loro volume ed infornare per circa 20 minuti, regolandosi col proprio forno e tenendo presente che quando i bordi inizieranno a dorare, i pandimandarini saranno pronti <span style="font-size: x-small;">(<u><b>nel caso facciate la dose da plumcake, portare la cottura a 40 minuti, controllando sempre i bordi</b></u>).</span><br />
Estrarre lo stampo dal forno, attendere 5 minuti e sformare, lasciando raffreddare su una griglia.<br />
Volendo procedere alla glassatura, mettere in una ciotola zucchero a velo e gocce di succo di mandarino, fino ad ottenere la densità desiderata. Glassare, lasciare asciugare e... affondare il morso in queste nuvole di bontà! :-))))))))<br />
Il dolce si manterrà morbidissimo per più e più giorni, ma non credo durerà poi tanto!<br />
Un ringraziamenro speciale alla nostra Silvia per avermi incuriosita con questa ricetta che entrerà a pie' pari anche nel quadernino di quelle scritte a mano! :-D<br />
E buona giornata a tutti voi, con un sorriso! A presto!<br />
Emmettì<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyS9GQCwCpWt76Wb6YigSubweokw9uPG0OetZR7h3c3wQjVwChbff60jYLs3ka7tKUqLYcDebHJwUJs3voCBZ2dZrCsW2905qA2XcO9CUcHTxYOsXNcIEiyEYzYkO6nsLI21dDRehz2AU/s1600/03DSCN9740+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1355" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyS9GQCwCpWt76Wb6YigSubweokw9uPG0OetZR7h3c3wQjVwChbff60jYLs3ka7tKUqLYcDebHJwUJs3voCBZ2dZrCsW2905qA2XcO9CUcHTxYOsXNcIEiyEYzYkO6nsLI21dDRehz2AU/s640/03DSCN9740+%25282%2529.jpg" width="542" /></a></div>
<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com36tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-50181781980520294522018-02-07T10:13:00.001+01:002021-02-16T17:26:12.774+01:00Chantilly di Panna cotta con gelée di melagrana, Ambrogio pensa proprio a tutto.<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/02/07/chantilly-di-panna-cotta-con-gelee-di/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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</div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1ZjRqUHaglj-r5BLVNNVDFuRtCETmfenaEDFW2i1pawROjcep0VTFjJ4JC55N2TB5owYMUNCuDjbogEwhAD3jqNKehtvVPGU3NBvjUBpLK5qb75pocNGi7mr6lGqt_FSfG0xNtloWTQU/s1600/PannacottaMelagrana-9646_UnCondominioInCucina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1ZjRqUHaglj-r5BLVNNVDFuRtCETmfenaEDFW2i1pawROjcep0VTFjJ4JC55N2TB5owYMUNCuDjbogEwhAD3jqNKehtvVPGU3NBvjUBpLK5qb75pocNGi7mr6lGqt_FSfG0xNtloWTQU/s640/PannacottaMelagrana-9646_UnCondominioInCucina.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
La panna cotta mi era diventata antipatica, da quando, ai tempi in cui facevo i dolci già pronti (come scrissi in questo <a href="https://uncondominioincucina.blogspot.it/2015/01/torta-guadeloupe-cioccolato-banane-e-i.html" target="_blank">divagaMente</a>), comprai un preparato per panna cotta ai cui ingredienti si dovevano aggiungere SOLO 500 ml di panna fresca, salvo scoprire poi che, per fare la panna cotta, serve SOLO la panna, a cui si aggiunge un po' di zucchero e la gelatina. E quindi, questo preparato miracoloso per pasticcieri incapaci, non è altro che zucchero e gelatina, una presa per cu...oco insomma! Da lì, sintetizzai l'assunto "la panna cotta è una presa per cu...oco".<br />
<br />
Vero è che la panna cotta è presente in ogni buffet che si rispetti. Quindi, dovendo preparare per il diciottesimo compleanno di mia figlia un mega <i>abbuffé</i> di dolci, e avendo pochissimo tempo a disposizione per dedicarmici, ho prontamente cambiato l'assunto in "la panna cotta è il dolce più facile e buono del mondo": nella vita bisogna avere il coraggio e l'intelligenza di cambiare idea, <strike>intellig</strike> furbi si nasce ed io modestamente <i>lo nacqui.</i><br />
<i><br /></i>
Però, pur essendomi diventata simpatica la panna cotta, non potevo accontentarmi di una banale, così quando ho visto <a href="http://blog.giallozafferano.it/gingernigella/chantilly-di-panna-cotta-con-gelee-al-melograno-basi-di-l-montersino/" target="_blank">questa ricetta</a> ho deciso: è quella giusta! Firmata da un signor pasticciere (anche lui lo nacque, eccome se lo nacque!), l'infallibile Luca Montersino che l'ha alleggerita montando parte della panna, molto bella, con un tocco di rosso Valentino elegantissimo, e quel tocco di acidità della melograna che conferisce la giusta personalità ad un dolce apparentemente insignificante. <i>(L'abbinamento con la gelatina di melagrana è dell'autrice del blog </i><a href="http://blog.giallozafferano.it/gingernigella/chantilly-di-panna-cotta-con-gelee-al-melograno-basi-di-l-montersino/" target="_blank">Ginger & Nigella</a><i>).</i><br />
<br />
Ho preparato una settantina di bicchierini che ho congelato e scongelato al momento dell'abbuffé, tenendone di nascosto qualcuno conservato in freezer, sapete com'è no? Capita a tutti di...<br />
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<i>- Ambrogio?</i><br />
<i>- Signora?</i><br />
<i>- Avverto un leggero languorino </i><br />
<i>- Ci fermiamo per prendere qualcosa?</i><br />
<i>- Non saprei che cosa, Ambrogio, la mia non è fame, è più voglia di qualcosa di buono. </i><br />
<i>- Capisco, signora. </i><br />
<i>- Dovremmo tenere in freezer qualcuna di quelle chantilly di panna cotta con gelée di melagrana di Tam.</i><br />
<i>- Mi ero permesso di pensarci, signora, ce n'è giusto un paio nel mini frigo. </i><br />
<i>- Bravo Ambrogio, pensi proprio a tutto. </i></div>
<i><br /></i>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDc_f4POqbKfDSfwgSbHwcMzlWA73TkvdwTeOrydk6E_HubTnHF3wBDubw4jaUyaV3Ln355aZXpQT0bVoTawcOV5wCNrQ3TAzLcmFvMa-9O2CRoCFATFoKQ8We-79db5xpC5mJpkAbI8U/s1600/PannacottaMelagrana-9632_UnCondominioInCucina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDc_f4POqbKfDSfwgSbHwcMzlWA73TkvdwTeOrydk6E_HubTnHF3wBDubw4jaUyaV3Ln355aZXpQT0bVoTawcOV5wCNrQ3TAzLcmFvMa-9O2CRoCFATFoKQ8We-79db5xpC5mJpkAbI8U/s640/PannacottaMelagrana-9632_UnCondominioInCucina.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<b style="background-color: white; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, sans-serif; font-size: large; line-height: 25.2px;"><span style="background-color: black; line-height: 18.2px;"><span style="color: orange;">RICETTA</span></span></b><br />
<b style="background-color: white; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, sans-serif; font-size: large; line-height: 25.2px;"><span style="background-color: black; line-height: 18.2px;"><span style="color: orange;"><br /></span></span></b>
<br />
<b>Ingredienti </b><br />
<b><br /></b>
<b><u><span style="color: #660000;">Per la chantilly di panna cotta</span></u></b>:<br />
<b>500 g</b> di panna<br />
<b>125 g</b> di latte intero<br />
<b>100 g</b> di zucchero semolato<br />
<b>6 g</b> di gelatina in fogli (Montersino dice 9)<br />
<b>5 g</b> di rum bianco<br />
<b> 1/2</b> bacca di vaniglia Bourbon<br />
<br />
<b><u><span style="color: #660000;">Per la gelée alla melograna</span></u></b>:<br />
<b>250 g</b> di succo di melograno ( il succo di 2 melograni grandi)<br />
<b>80 g</b> di zucchero semolato<br />
<b>5 g</b> di gelatina<br />
<b>1</b> cucchiaino di succo di limone<br />
<br />
<b><u><span style="color: #660000;">Per la finitura</span></u></b><br />
Chicchi di melagrana<br />
<br />
<br />
<b><u>Preparare la gelatina</u></b> (o gelée, che fa più figo)<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>Innanzitutto bisogna <b>ricavare il succo</b> dalle melagrane.<br />
Come suggerisce <a href="http://blog.giallozafferano.it/gingernigella" target="_blank">Beatrice Jamira</a> nel <a href="http://blog.giallozafferano.it/gingernigella/chantilly-di-panna-cotta-con-gelee-al-melograno-basi-di-l-montersino/" target="_blank">suo post,</a> ci sono 4 modi per ottenere il succo:<br />
<br />
1 - <b>Centrifugare</b> gli arilli (i chicchi).<br />
2 - <b>Schiacciare</b> i suddetti in uno schiacciapatate.<br />
3 - Usare uno <b>spremiagrumi</b>, proprio come si fa con le arance, ma si ottiene meno succo.<br />
4 - <b>Comprare</b> il succo di melograno puro al 100% nei negozi Bio, ma è l’alternativa più costosa.<br />
<br />
Se si sceglie il primo o il secondo metodo, bisogna preventivamente sgranare le melagrane: per staccare più facilmente gli arilli si taglia la calotta, si incide il frutto in spicchi e si immergono quest'ultimi in una ciotola piena d'acqua. Dopo qualche minuto la parte bianca comincerà a galleggiare e i chicchi verranno via facilmente.<br />
Io ho fatto quadrupla dose (ricordate i 70 bicchierini?), quindi per sbrigarmi ho usato lo spremiagrumi, ottenendo il succo, una miriade di macchie indelebili sulla camicia e decine di macchie sul marmo della cucina, corroso dalla melagrana sparata a salve dallo spremiagrumi.<br />
Lettori avvisati, mezzi salvati.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span><b>Ottenuto il succo</b>, pronunciata a voce alta qualche imprecazione e a voce bassa parolacce di prima classe (cioè le peggiori)<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>idratare la gelatina in acqua fredda.<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>Versarne metà in un pentolino con lo zucchero, fino a quando questi si sciolga completamente.<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">●</span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"> </span>Aggiungere la gelatina strizzata, far sciogliere anche questa.<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">●</span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"> </span>Unire il resto del succo di melagrana, il succo del limone, mescolare e versare in una caraffa.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">●</span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"> </span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">●</span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"> </span>Colare nei bicchierini o nei contenitori scelti per circa un centimetro d'altezza e far rapprendere nel frigorifero (i bicchierini, la caraffa lasciarla fuori). <span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">●</span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"> </span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">●</span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"> </span><br />
<br />
Intanto, <b>preparare la panna cotta.</b><br />
<br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"><span style="color: red;">● </span></span>Idratare la gelatina in acqua fredda.<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>Portare il latte ad ebollizione con la vaniglia, unire lo zucchero e farlo sciogliere.<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>Spegnere il fuoco e aggiungere la gelatina strizzata.<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>Incorporare 250 g di panna fredda.<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>Aggiungere il rum e aspettare che la crema raggiunga i 25°.<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>Con le fruste montare il resto della panna ma non troppo, altrimenti sarà difficile mescolarla al composto liquido.<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>Amalgamare i due composti con delicatezza ma velocemente<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>Versare la panna cotta nei bicchieri lasciando mezzo cm di spazio per colare l’altra gelée e congelare.<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span>Quando la panna cotta si è rappresa versare uno strato di gelatina e riporre in frigorifero per almeno un paio d'ore.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">●</span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">●</span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"> </span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"> </span>Poco prima di servire decorare con gli arilli. <span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">●</span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">●</span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">● </span><span style="background-color: white; color: red; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;"> </span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;"><span style="color: red;"> ▅ ▃</span> </span>Però però, qualora il consumo fosse previsto a lungo termine la panna cotta si può congelare, conservata in contenitori da freezer o coperta da pellicola alimentare.<br />
<br />
<span style="color: red;"><span style="font-size: x-small;"> ▅ ▃ ▂</span> </span> Se il consumo fosse imprevisto invece...<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Ambrogioooooooooo!</div>
<br />
<br />
<b><i>Tamara @</i></b><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_F4VcPORwK-Vr5gdECP3FNis7wWj5pEkY-Bl23YjDZVM5kqUOTRkRGzTVFG6PADgpmlGNBE1oCAJ0jp_jULcr_iCoyLCTmRM54aN0buuPcL7WXefbepRkfn6X_jTCumu0P23OYgPqmZw/s1600/PannacottaMelagrana-9651_UnCondominioInCucina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_F4VcPORwK-Vr5gdECP3FNis7wWj5pEkY-Bl23YjDZVM5kqUOTRkRGzTVFG6PADgpmlGNBE1oCAJ0jp_jULcr_iCoyLCTmRM54aN0buuPcL7WXefbepRkfn6X_jTCumu0P23OYgPqmZw/s640/PannacottaMelagrana-9651_UnCondominioInCucina.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyq8o-Vx2U6wjdVp1Bp8lPmljho-HAE2eU68i9hKKb-gsKt6XGKc32Y-6pi9FlqHcqHI2Fg-wWajvnPvW0hCUh9xvYH7S75Nk3J6Jb-eFCMMx_NhozbbBT-onuqWEaEZ6x1NGEVjSHLxs/s1600/PannacottaMelagrana-9637_UnCondominioInCucina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyq8o-Vx2U6wjdVp1Bp8lPmljho-HAE2eU68i9hKKb-gsKt6XGKc32Y-6pi9FlqHcqHI2Fg-wWajvnPvW0hCUh9xvYH7S75Nk3J6Jb-eFCMMx_NhozbbBT-onuqWEaEZ6x1NGEVjSHLxs/s640/PannacottaMelagrana-9637_UnCondominioInCucina.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Altre foto: <a href="https://visionigustative.blogspot.it/2018/02/chantilly-di-panna-cotta-con-gelee-di.html">https://visionigustative.blogspot.it/2018/02/chantilly-di-panna-cotta-con-gelee-di.html</a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
Tamara @http://www.blogger.com/profile/12651974469902737818noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-40159637703164160032018-01-23T11:15:00.001+01:002021-02-16T17:26:47.637+01:00Cestini di pasta fillo con ricotta di bufala e spinaci. <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2018/01/23/cestini-di-pasta-fillo-con-ricotta-di/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbiM8fJWcskqz5tWuVbOkZNStRCsdozczqg5zrvvNvErrW3IDvwlCcze_XceHCT4EV6QUAQL2buKk0d0q1AmaTGlOUSxJ9Z5_PEf9uCrJzC0R1PxZH9Bjs8s60f03fsdb2reQBfGd2epk/s1600/01DSCN09631.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1336" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbiM8fJWcskqz5tWuVbOkZNStRCsdozczqg5zrvvNvErrW3IDvwlCcze_XceHCT4EV6QUAQL2buKk0d0q1AmaTGlOUSxJ9Z5_PEf9uCrJzC0R1PxZH9Bjs8s60f03fsdb2reQBfGd2epk/s640/01DSCN09631.jpg" width="534" /></a></div>
<br />
Bentornati nella cucina condominiale!!!! :-)))))<br />
<div>
Oggi una ricettina leggera e veloce veloce, ma così deliziosa e sfiziosa da poter essere fatta e rifatta in più e più varianti!<br />
La pasta fillo è stata per me una scoperta recente perché finita per sbaglio nel carrello della spesa durante le feste natalizie; così lo scorso we, dopo una breve consultazione su un libro di stuzzichini, mi son decisa a preparare qualcosa prima di farla scadere.<br />
Complici degli spinaci freschissimi ricevuti in dono è stato un attimo trovare un abbinamento semplice ma super goloso: spinaci, ricotta e scamorza racchiusi in un cestino di croccantissime sfoglie! L'idea mi è piaciuta così tanto che già mentre assemblavo gli ingredienti, ne pregustavo il risultato.<br />
La scelta della ricotta di bufala perché: una volta scolata, rimane bella asciutta e compatta e questo garantisce che il ripieno, pur rimanendo morbidissimo, non inumidisce l'involucro croccante e difatti l'esperienza sensoriale "al morso" è degna di nota. Il cronch della pasta fillo che incontra la morbidezza e del ripieno è un piacevolissimo contrasto.<br />
Ottimi! Davvero ottimi questi cestini! E di una versatilità pazzesca: per un aperitivo, uno stuzzichino, una cena modello finger food ma anche modello forchetta e coltello! Nulla toglie poi, di poterli considerare un pasto vero e proprio accompagnando con altro tipo di verdura! ;-)<br />
Decidete voi dove inquadrarli, ma inquadrateli! :-DDDDDDDD<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAMThQPsl-8Piuu8u3VDHbSRn8aXIgVFoFlOKI6k6D69JKQjc9uW-JFRX_1miJ9vIk4l8yRd9FhjMQa1RpbtFDQEsZ8SV3w8gGCkg1rnPmAR3MJT_f8_skEvLXXlKEAEhx6pqn82xcyS0/s1600/02DSCN09563.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1314" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAMThQPsl-8Piuu8u3VDHbSRn8aXIgVFoFlOKI6k6D69JKQjc9uW-JFRX_1miJ9vIk4l8yRd9FhjMQa1RpbtFDQEsZ8SV3w8gGCkg1rnPmAR3MJT_f8_skEvLXXlKEAEhx6pqn82xcyS0/s640/02DSCN09563.jpg" width="521" /></a></div>
<br />
<b>INGREDIENTI </b><span style="font-size: x-small;">(per 20 cestini e 15 fagottini) </span><br />
<br />
500 g di spinaci freschi <span style="font-size: x-small;">(in alternativa 300 g di quelli surgelati)</span><br />
400 g di ricotta di bufala scolata<br />
50 g di parmigiano grattugiato<br />
250 g di scamorza<br />
25 fogli di pasta fillo<br />
1 noce di burro<br />
1 pezzettino piccolo di aglio tritato<br />
sale q.b.<br />
pepe q.b.<br />
noce moscata q.b.<br />
olio extravergine di oliva per pennellare<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9d2BGS_uTFmyu9GKQ1xHWftXUWgl8BjrKFTP0K184CczT9pnPGCjuQRVEb4ewCInYnnVBfbmKyW37jaRDconKva_1fuOec6QrNchD8ydvp3l9yAVtXUEWJBjMmvhgWG9bCwrSbhN3qKc/s1600/PASSO+PASSO.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9d2BGS_uTFmyu9GKQ1xHWftXUWgl8BjrKFTP0K184CczT9pnPGCjuQRVEb4ewCInYnnVBfbmKyW37jaRDconKva_1fuOec6QrNchD8ydvp3l9yAVtXUEWJBjMmvhgWG9bCwrSbhN3qKc/s200/PASSO+PASSO.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: red;">(clicca per ingrandire) </span></b></td></tr>
</tbody></table>
Lessare gli spinaci per un paio di minuti in poca <u>acqua non salata</u>; scolarli e lasciarli raffreddare.<br />
Appena sono intiepiditi, strizzarli bene bene tra le mani e trasferirli in padella con una noce di burro ed un pezzettino di aglio tritato lasciandoli insaporire per 4-5 minuti. Poi, fuori dal fuoco, aggiungere il sale, la noce moscata e un po' di pepe macinato al momento.<br />
In una ciotola versare gli spinaci ancora caldi, aggiungere il parmigiano e poi la ricotta; lavorare con una forchetta tutti gli ingredienti fino ad ottenere una farcia ben amalgamata e corposa.<br />
Ripieno pronto!<br />
Prendere ora i fogli di pasta fillo per confezionare i cestini e i fazzoletti.<br />
Per i cestini useremo un foglio diviso a metà nel senso della lunghezza e poi ciascuna metà divisa in tre quadrati, mentre per i fazzoletti un foglio intero.<br />
In entrambi i casi, la pasta fillo andrà pennellata con un filo filo d'olio di oliva per conferire ancora maggior croccantezza.<br />
<b>Formatura dei cestini</b>: prendere i tre quadrati di fillo, pennellare un lato del primo, poggiarvi sopra il secondo quadrato in modo obliquo e pennellare anch'esso, poi prendere il terzo quadrato (senza pennellarlo) e sempre in modo obliquo poggiarlo sul secondo. Ora, con molta delicatezza, prendere i tre quadrati ed adagiarli nell'incavo di un pirottino in alluminio, sistemando la pasta proprio a formare un cestino.<br />
Mettere alla base mezzo cucchiaio di farcia agli spinaci e ricotta, poi un paio di striscioline di scamorza e poi ancora un altro pochino di farcia. Con il pennello già unto di olio, passare sui bordi sporgenti di pasta ed andare avanti con la preparazione.<br />
<b>Formatura dei fazzoletti</b>: prendere un foglio di pasta fillo e pennellare tutta la superficie con pochissimo olio, poi procedere come da sequenza fotografica qui sopra(che è più facile a vedersi che a scriversi!).<br />
Quando stanno per finire gli ingredienti, accendere il forno a 180° e, arrivato a temperatura, disporre i cestini e i fagottini in due teglie per poi infornare. Lasciar cuocere per una decina di minuti fino a quando la pasta fillo non sarà bella dorata. Estrarre dal forno e lasciar intiepidire prima di affondare il morso! ;-)<br />
Mentre intiepidiscono, sentirete degli sfrigolii <i>cric crinch croc cronch,</i> che metteranno in moto tutte le papille gustative!!! Peccato non poterveli far sentire! Il morso però posso farvelo vedere! ;-)<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ5EqB-Py-cST-rhMJqXcP-mKLIJwsqiRUO_aeRCQe_RTxbiKj3Q_uFtd1F2JxE1qINs-rahtPiBTqKDf6vzKxHXkNEBHgIvDVXr_KuSTZGbfOEHlyRBy_ZxgVBV1_jPkw9dADTZ94GNk/s1600/04DSCN09588.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ5EqB-Py-cST-rhMJqXcP-mKLIJwsqiRUO_aeRCQe_RTxbiKj3Q_uFtd1F2JxE1qINs-rahtPiBTqKDf6vzKxHXkNEBHgIvDVXr_KuSTZGbfOEHlyRBy_ZxgVBV1_jPkw9dADTZ94GNk/s640/04DSCN09588.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<br />
<b>Considerazioni finali e suggerimenti.</b><br />
Meglio il cestino o il fagottino?<br />
Se la preparazione fa parte di un aperitivo, un apericena, o un aperiquellochevipare, è da preferire la forma a fazzoletto perché può essere mangiato con le mani e a piccoli morsi; per contro, il cestino, per quanto più carino e colorato, è più adatto per un pasto in cui le gambe son sotto il tavolo, perché per essere gustato, è meglio utilizzare forchetta e coltello.<br />
In ogni caso, entrambe le forme si possono preparare con qualche ora di anticipo (di sicuro fino a tre); poi, al momento di portarle a tavola, metterle nel forno e portarlo alla massima temperatura in modalità ventilato per 3-4 minuti. In questo modo il ripieno sarà nuovamente filante e l'involucro croccantissimo!<br />
E voi cosa preparereste, cestino o fazzoletto? :-)))))))))))<br />
Buon proseguimento di settimana a tutti voi, e alla prossima ricettuzza!<br />
Emmettì.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ6ygxU5IJi9DJR4jBhxXnMMAL_X8uKVp30bW1VYG_D_ZpkwobDEmPwZVpW0jOvwVZ6FJXa7z_xeiFn92qn0cbVihxC_okebiQCV8-4uOibGQrEEINnFSHSQ8tsSLjpgU8W16MiljiTiA/s1600/04collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="948" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ6ygxU5IJi9DJR4jBhxXnMMAL_X8uKVp30bW1VYG_D_ZpkwobDEmPwZVpW0jOvwVZ6FJXa7z_xeiFn92qn0cbVihxC_okebiQCV8-4uOibGQrEEINnFSHSQ8tsSLjpgU8W16MiljiTiA/s640/04collage.jpg" width="504" /></a></div>
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Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-33867552872047565532017-12-19T10:45:00.001+01:002021-02-16T17:27:55.578+01:00Cranberry, oat and white chocolate biscuits. Ottolenghi mi hai rapita! <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2017/12/19/cranberry-oat-and-white-chocolate/"); </script>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgET399jCVHJigf7aar8JORf-REy8V7SAktDDlt6IT-5EBpJP0ZyKT87dac6oLITQ3rPvQPUk1wIq7W6GgoF327JcAStwrHMU8PstybxWDceHaDgr_g9NaHIIvdpi0hRQfCx8I96aHwA6w/s1600/01_DSCN9490.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1258" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgET399jCVHJigf7aar8JORf-REy8V7SAktDDlt6IT-5EBpJP0ZyKT87dac6oLITQ3rPvQPUk1wIq7W6GgoF327JcAStwrHMU8PstybxWDceHaDgr_g9NaHIIvdpi0hRQfCx8I96aHwA6w/s640/01_DSCN9490.jpg" width="502" /></a></div>
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<br />
Vi avevo avvisati che ci sarebbero stati ancora biscotti nella cucina condominiale, no?<br />
E quelli di oggi son davvero speciali. Io li ho già fatti e rifatti, regalati e ri-regalati, perché tutti quelli a cui li ho donati mi han chiesto il bis, con la scusa che è Natale!!<br />
Non la so descrivere la perfezione, ma so che la perfezione sta in questi biscotti.<br />
Sapevo che non sarebbe stato facile scrivere questo post, ma ci provo e vado subito al sodo.<br />
Fino ad un mese fa non avevo mai sentito parlare di Ottolenghi, né mi era capitato di inciampare in qualche sua ricetta. Poi un giorno, mentre sceglievo un libro da regalare, vengo attratta da <a href="https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/91uv7L0KB5L.jpg" target="_blank">questa copertina</a> e da lì un balzo al cuore, come un salto nel vuoto.<br />
Voglio scoprire chi è Yotam Ottolenghi, e mi metto subito alla ricerca; leggo stralci della sua biografia, guardo foto, osservo gesti e ne resto letteralmente incantata.<br />
Desidero che i suoi libri entrino quanto prima nella mia cucina, ma da dove iniziare??<br />
È da un po' di tempo che penso di riprendere lo studio dell'inglese, e allora perché non ripartire proprio con un libro di dolci? Ed ecco che <b>Sweet </b>è arrivato. Con una sorpresa in più...<br />
La mia socia Silvia, avendo intercettato l'intenzione del prossimo acquisto, mi ha letteralmente battuta sul tempo e... indovinate un po'?? Il libro me lo ha fatto recapitare direttamente sulla mia scrivania!!! Che emozione! <span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">。♥</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">‿♥</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: medium;">。</span><br />
La sera stessa non ho neanche cenato. Quando sono arrivata a pagina 24 sono stata letteralmente rapita e non ho desiderato far altro: ho radunato tutti gli ingredienti sul tavolo e il mattino dopo, i biscotti erano pronti per la colazione. :-))))))<br />
Ovviamente non ho modificato niente della ricetta. Neanche il titolo, che ho voluto lasciare in inglese per non contaminare, anche solo con le parole, la perfezione appunto!<br />
Eccoli qua i miei <i>Cranberry, oat and white chocolate biscuits. </i>Fateli anche voi. Almeno una volta!<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8BqCBre6sw4tpcuPTD8dBfQpNoS1n6fQ_0WGwWFNbsurKnJbpHAZgMt7iwAByiNygm1_GdLbjL2Ak5WSn-UFT1dfxdtdRPIPb2ML8c8Ai8QFN8f-Rmep26jy-daXeKRAg9Nrpecc1Sss/s1600/02_DSCN9486+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1440" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8BqCBre6sw4tpcuPTD8dBfQpNoS1n6fQ_0WGwWFNbsurKnJbpHAZgMt7iwAByiNygm1_GdLbjL2Ak5WSn-UFT1dfxdtdRPIPb2ML8c8Ai8QFN8f-Rmep26jy-daXeKRAg9Nrpecc1Sss/s640/02_DSCN9486+%25282%2529.jpg" width="576" /></a></div>
<br />
<i><br /></i>
<b><span style="background-color: #990000; color: white;">INGREDIENTI </span>(per circa 40 biscotti da 6 cm di diametro) </b><br />
<b><br /></b>
150 g di mandorle intere con la pelle<br />
150 g di farina 00 + una manciata per la lavorazione successiva<br />
150 g di fiocchi d'avena<br />
75 g di farina integrale<br />
1/4 di cucchiaino di sale<br />
225 g di burro a temperatura ambiente tagliato grossolanamente in pezzi da 3/4 cm<br />
100 g di zucchero semolato<br />
scorza grattugiata di un'arancia grande (non trattata)<br />
125 g di cranberries tagliati a metà e ammollati in 25 ml di succo d'arancia<br />
250 g di cioccolato bianco per la finitura<br />
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCT5eh5Jq7BYErKIZkzVXvjOlA49GyRiltc-o2B1JsEIjC7c8YV3p4SW8qzAJCOTiteW54oHvzLHr01nRYq37pk6IHx4ZG0Y7F6XM1_kVhhJu1kfqpVM8f05ium6m37LPj2HOFLb_upf4/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCT5eh5Jq7BYErKIZkzVXvjOlA49GyRiltc-o2B1JsEIjC7c8YV3p4SW8qzAJCOTiteW54oHvzLHr01nRYq37pk6IHx4ZG0Y7F6XM1_kVhhJu1kfqpVM8f05ium6m37LPj2HOFLb_upf4/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: #990000;">(clicca per ingrandire)</span></b></td></tr>
</tbody></table>
Accendere il forno 180°C in modalità statica (160° per quello a gas). Mettere le mandorle su una placca da forno e lasciarle tostare con lo sportello in fessura, per 10 minuti. Trascorso il tempo, toglierle dal forno e quando saranno tiepide al punto da poter essere maneggiate, tagliarle grossolanamente con un coltello in pezzi da 5 mm/1cm.<br />
Nel frattempo mettere in ammollo anche i mirtilli nel succo d'arancia.<br />
In una ciotola setacciare i due tipi di farina, aggiungere il pizzico di sale, i fiocchi d'avena e le mandorle; mescolare con le mani e riservare.<br />
In un'altra ciotola mettere il burro ammorbidito insieme allo zucchero e la scorza di arancia; lavorare con le fruste di un mixer fino ad ottenere un composto soffice e leggero. Aggiungere il mix di farine mandorle, fiocchi d'avena, mirtilli rossi e succo d'arancia; amalgamare il tutto per ottenere un impasto che sta insieme e rovesciare su un piano di lavoro. Con l'aiuto di una spolverata di farina, formare una palla e stendere ad uno spessore di circa 5 mm.<br />
Con una formina tonda, ricavare dei biscotti e posizionarli direttamente su una teglia da forno foderata con apposita carta. Lasciar cuocere per 15 minuti fino a quando i bordi iniziano a dorare; sfornare e lasciarli raffreddare nella teglia. Solo quando saranno ben freddi, fondere il cioccolato in una ciotola poggiata su una casseruola con acqua che bolle dolcemente e mescolare fino a che non sarà tutto completamente sciolto. In questa fase, <u>fare attenzione che la base della ciotola non tocchi l'acqua della casseruola</u>, (il cioccolato bianco deve fondere a temperature molto delicate).<br />
A questo punto glassare i biscotti con il cioccolato, usando il dorso di un cucchiaino.<br />
Lasciare asciugare bene prima di confezionare o servire.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIvyMILbvJSwTUPkAXQy2VouhphCAd5EFgotguRRtlAc86B4InFKoFEm2SJgwSVYK5zrnBsIZIs92bqB3S7KjVCNEbfEsJH0HvGh3gSIDl3UUydsdDk3xp12xDZ_u4AEteC8u0feuVYv8/s1600/03_DSCN9529_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIvyMILbvJSwTUPkAXQy2VouhphCAd5EFgotguRRtlAc86B4InFKoFEm2SJgwSVYK5zrnBsIZIs92bqB3S7KjVCNEbfEsJH0HvGh3gSIDl3UUydsdDk3xp12xDZ_u4AEteC8u0feuVYv8/s640/03_DSCN9529_.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b style="background-color: #990000;"><br /></b></span>
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b style="background-color: #990000;">CURIOSITÀ</b></span><br />
<br />
Ottolenghi, nel libro, racconta che questi biscotti venivano preparati e stravenduti nel suo negozio per il <i>Thanksgiving, </i>ma i clienti hanno continuato a chiederli anche dopo, ragion per cui la produzione si è estesa a tutto l'anno! Ci sarà un motivo??? :-DDDDDDD<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxW4s33ohezEqEs1Zvwb_bykZD27H0ie9JaAs7WxxeClU2JSDCNlOPmb2zIh5O6IeKAZz_YCRkFEq3DT_98iC7KwfyO9htxHZGQxYPiYBWvxRF0_fxQvDSC6rP_lluHycRAd865olpDlA/s1600/04DSCN9510+%25283%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1375" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxW4s33ohezEqEs1Zvwb_bykZD27H0ie9JaAs7WxxeClU2JSDCNlOPmb2zIh5O6IeKAZz_YCRkFEq3DT_98iC7KwfyO9htxHZGQxYPiYBWvxRF0_fxQvDSC6rP_lluHycRAd865olpDlA/s640/04DSCN9510+%25283%2529.jpg" width="548" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Buon Natale, care lettrici e lettori!</div>
<div style="text-align: center;">
Vi auguriamo di trascorrere giornate serene, piene di sorrisi e in compagnia di chi amate.</div>
<div style="text-align: center;">
Tamara, Silvia, Emmettì</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-20980176408274964722017-12-12T08:30:00.001+01:002021-02-16T17:28:24.403+01:00Cantucci con nocciole e cacao<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2017/12/12/cantucci-con-nocciole-e-cacao/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAcWZiX0ECWJUu-mPjmE9HzNgLqv7eVqlEJqq5nJXK72RClFVi0b2gSojLtf3jYKE3M5S_uJg5ywjSiTaMWLr4DE3DKbUSiZnWrD2XTAq1wuVIgFEiDVxaC5GkS815zLxqhjojL0TRvHU/s1600/01DSCN9470+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1351" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAcWZiX0ECWJUu-mPjmE9HzNgLqv7eVqlEJqq5nJXK72RClFVi0b2gSojLtf3jYKE3M5S_uJg5ywjSiTaMWLr4DE3DKbUSiZnWrD2XTAq1wuVIgFEiDVxaC5GkS815zLxqhjojL0TRvHU/s640/01DSCN9470+%25282%2529.jpg" width="540" /></a></div>
<br />
Avviso ai naviganti.<br />
Da qui a Natale, su questo blog circumnavigheranno ricette di biscotti.<br />
La cucina condominiale ne è letteralmente invasa!! Impossibile non condividere! :-)))))))<br />
<br />
E poi come non regalare una cosa fatta con le nostre mani a chi abbiamo nel cuore?<br />
Questi cantucci li ho letti un pomeriggio e fatti la sera stessa! Una delle tante folgorazioni che ha visto la realizzazione in men che non si dica! E per questo ringrazio la bravissima <b><a href="https://chicchidimela.com/chi-sono/" target="_blank">Melania</a></b>, del blog <i><a href="https://chicchidimela.com/" target="_blank">Chicchidimela</a> </i>per averci regalato la ricetta! :-))<br />
Cosa dire di questi biscotti?<br />
Meravigliosi, semplicemente meravigliosi! L'abbinamento cioccolato nocciola è quel che è: non ha bisogno di essere commentato.<br />
Leggeri, croccanti, profumatissimi e perfetti da abbinare al thè del pomeriggio, ad un buon passito nel dopo cena o, semplicemente, sotto la coperta in compagnia di un buon libro!<br />
Unica variante apportata alla ricetta di Melania: ho aumentato la quantità di nocciole per arricchire la golosità di questo biscotto.<br />
<div>
Insomma, da fare e rifare, condividere e regalare! :-)))))))))))</div>
<br />
Ah, il procedimento è pari pari a quello usato per <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2014/12/i-cantucci-di-piero-per-uninarrestabile.html" target="_blank">questi altri cantucci</a>. Ho ripreso quelle foto per il passo passo, facendo un piccolo collage.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKkmy1oORpqjTPQf_uZYmwSpysMLedifkQ1JbHEyD_wciFQvEf605bNSCH-2VvW7qdp2GakxMziTLHxxSjZyf_0oTHoPy4WnbWiX8VG1ijSME4azaDwtwEL0SePObOGUOxxGmO9dBm2Vg/s1600/03DSCN9453+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1524" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKkmy1oORpqjTPQf_uZYmwSpysMLedifkQ1JbHEyD_wciFQvEf605bNSCH-2VvW7qdp2GakxMziTLHxxSjZyf_0oTHoPy4WnbWiX8VG1ijSME4azaDwtwEL0SePObOGUOxxGmO9dBm2Vg/s640/03DSCN9453+%25282%2529.jpg" width="608" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="color: white;"><span style="background-color: #783f04;"><b>RICETTA</b></span></span><br />
<br />
• 220 g di farina tipo 0<br />
• 25 g di cacao amaro in polvere<br />
• 170 g di zucchero semolato<br />
• 150 g di nocciole intere tostate<br />
• 2 uova grandi<br />
• 1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci<br />
• 1 pizzico di sale<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWPyyCqkyqPsv0_HeSJyLJwJmcXMci-DDYO4tFdE3GVnEXI-fkGl2nilU8o_eLgeDUVIT71IM0wlHqeib5mnJ1tKpzN3jVKVk7XhNUtrcLxMixjdaP-XPY_P6ZRCcWGYidkE_UHPRM2KI/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWPyyCqkyqPsv0_HeSJyLJwJmcXMci-DDYO4tFdE3GVnEXI-fkGl2nilU8o_eLgeDUVIT71IM0wlHqeib5mnJ1tKpzN3jVKVk7XhNUtrcLxMixjdaP-XPY_P6ZRCcWGYidkE_UHPRM2KI/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>(clicca per ingrandire)</b></td></tr>
</tbody></table>
In una ciotola setacciare la farina insieme al cacao e al lievito; aggiungere lo zucchero, il pizzico di sale e mescolare con una frusta o anche semplicemente con le mani.<br />
Formare una conca e rompervi le uova; mescolare con una forchetta facendo assorbire mano a mano la farina. Appena il composto inizia a "stare insieme", rovesciarlo su un piano di lavoro, aggiungere le nocciole e lavorare l'impasto fino ad ottenere un composto omogeneo e non appiccicoso (qualora invece lo fosse, spolverare con un po' di farina).<br />
Dividere l'impasto e formare due filoncini, disponendoli su una teglia rivestita di carta forno.<br />
Fare cuocere a 180° per circa 20 minuti in modalità statica, poi sfornare e lasciare intiepidire; nel frattempo portare la temperatura del forno a 150° in modalità ventilata.<br />
Quando i filoncini saranno intiepiditi, tagliare a fettine diagonali di circa 1 cm di spessore e disporle nella teglia poi infornarle nuovamente fino a completa asciugatura (10 minuti circa con sportello in fessura). Detto fatto!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8y6WaQFZADbFEbNCqWMTI5SiE9uB4JTWzb3PtZsRdKehP9CpQ9XwlxtZ4n5cbT60mG06u3o1qy0HFmrxGJiFrSQpBVY07fThsJZ-_FhZc0Q-mhk4oe6NhTutYvjlxuAzQ_n8Jz6qixBY/s1600/03DSCN9472+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1316" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8y6WaQFZADbFEbNCqWMTI5SiE9uB4JTWzb3PtZsRdKehP9CpQ9XwlxtZ4n5cbT60mG06u3o1qy0HFmrxGJiFrSQpBVY07fThsJZ-_FhZc0Q-mhk4oe6NhTutYvjlxuAzQ_n8Jz6qixBY/s640/03DSCN9472+%25282%2529.jpg" width="526" /></a></div>
<br />
<br />
<b style="background-color: #783f04;"><span style="color: white;">SUGGERIMENTI</span></b><br />
<b style="background-color: #783f04;"><span style="color: white;"><br /></span></b>
Anche questi biscotti, come tutta la pasticceria secca, si prestano ad essere preparati con largo anticipo, sia per essere regalati, sia per averli a disposizione in caso di ospiti improvvisi o semplicemente come scorta.<br />
Una volta raffreddati, conservare i cantucci nel freezer protetti da apposito sacchetto e, all'occorenza tirarli fuori dieci minuti prima di confezionarli o consumarli.<br />
Conserveranno la loro fragranza come appena sfornati. Provare per credere!!!!<br />
<br />
E voi? Cosa state preparando in questi giorni? Siete entrati nell'atmsofera natalizia?<br />
Io continuo a preparare biscotti e confezionare sacchettini.<br />
Vi anticipo che i prossimi saranno supermegafantastici!!!!<br />
Tenetevi pronti per il botto finale (di biscotti, intendo!!!). :-DDDDD<br />
Nel frattempo...<br />
<b><span style="color: #990000;"><br /></span></b>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #990000;">Siate lieti, sempre!</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #990000; font-size: large;">♥</span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP2Q-mLSAUNxfyg9rywLDoUOQHefmwNvXRqYTIOCqlr8FgXZ7wbrRpPzATHbW_V_Ph3ycDyV8_hQX1emMmpl0iquffH02hu7aRWLmlPN_z41ePwm_BOYkUElVjCvsBXYrf7ulJpDc-CHk/s1600/04DSCN9484+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1283" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP2Q-mLSAUNxfyg9rywLDoUOQHefmwNvXRqYTIOCqlr8FgXZ7wbrRpPzATHbW_V_Ph3ycDyV8_hQX1emMmpl0iquffH02hu7aRWLmlPN_z41ePwm_BOYkUElVjCvsBXYrf7ulJpDc-CHk/s640/04DSCN9484+%25282%2529.jpg" width="512" /></a></div>
<br />
<br />
<br />Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-50163265958073743122017-12-04T08:30:00.001+01:002021-02-16T17:28:54.135+01:00Torroncini abruzzesi: tre ingredienti per un'esplosione di bontà! <script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2017/12/04/torroncini-abruzzesi-tre-ingredienti/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikp9rIyUPGgBK5d4-kpK7ZVbS-ft8XTnFCFZP2xNXPGZA1fShUuwgNdaKTcS3clI3Kr0xBh7IuKUNY9R_139hqXIFvMqmNGLSXOAKKuwF4dlI3zFWKexVUQt9_SwjupiFkshRHE2OgzlE/s1600/01DSCN9409+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1201" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikp9rIyUPGgBK5d4-kpK7ZVbS-ft8XTnFCFZP2xNXPGZA1fShUuwgNdaKTcS3clI3Kr0xBh7IuKUNY9R_139hqXIFvMqmNGLSXOAKKuwF4dlI3zFWKexVUQt9_SwjupiFkshRHE2OgzlE/s640/01DSCN9409+%25282%2529.jpg" width="480" /></a></div>
<i><br /></i>
<i>Come possono solo tre ingredienti far uscire una roba del genere??</i><br />
È questa la domanda che mi son fatta la prima volta che ho assaggiato i torroncini abruzzesi!<br />
Non mi pareva possibile che un biscotto fatto di solo zucchero, albume e mandorle potesse essere così tremendamente buono! Ma, al tempo stesso, non ho fatto nessuna fatica ad arrendermi a questa "verità". :-)))<br />
Così, giorni fa, mentre buttavo giù la lista dei biscotti da regalare per le feste, mi son ricordata anche di loro, per poi chiedermi come ho fatto a portare solo ora questa bontà nella cucina condominiale!?!?!<br />
Che poi i torroncini capitano proprio a ciccio in prossimità del Natale quando, dopo aver panettonato, ci si ritrova in frigo un bel barattolo pieno di albumi (perché mica si buttano, no???).<br />
Ecco allora come riciclarli. Vi garantisco che anche voi rimarrete quasi increduli del risultato che si ottiene! E soprattutto tornerete a farli anche quando non ci saranno albumi da smaltire! ;-)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8YsBTO03NKQfTknMqPfMjzIXL0J2nGKWPXm-eLX2IGWIPXzQMZ-41Kwva10NeaBfQmWioo6WURbOjEohp5HO73K4xO13Ihb778_cHBzAFcXqP1Q8nV5CKUsF-_986mLb98mpXGvsiLn8/s1600/02DSCN9403+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1285" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8YsBTO03NKQfTknMqPfMjzIXL0J2nGKWPXm-eLX2IGWIPXzQMZ-41Kwva10NeaBfQmWioo6WURbOjEohp5HO73K4xO13Ihb778_cHBzAFcXqP1Q8nV5CKUsF-_986mLb98mpXGvsiLn8/s640/02DSCN9403+%25282%2529.jpg" width="512" /></a></div>
<br />
<b style="background-color: #990000;"><span style="color: white;"><br /></span></b><span style="background-color: #990000; color: white; font-weight: bold;">RICETTA</span><span style="background-color: white;"><span style="font-size: x-small;"> (per circa 50 torroncini) </span></span><br />
<b><span style="background-color: white;"><br /></span></b>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">» </span>330 g di mandorle con la pelle e di <a href="http://www.fattoriadellamandorla.it/categoria/mandorla-di-toritto/" target="_blank">ottima qualità</a><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">» </span>230 g di zucchero extrafine<br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">» </span>2 albumi a temperatura ambiente<br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif;">» </span>1 scorza grattugiata di limone<br />
<br />
<span style="text-align: center;">Far tostare le mandorle in una padella (a fiamma bassa) o nel forno (max 100°) per una decina di minuti e poi tritarle a farina non troppo sottile.</span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRZJo7r7fHPXYvm568M7F1mgdNxCTfvWCauuWk0XVLAJbSpAN0A5fk2ppaX1TBBYNvBCDgelK2JyjJcCFpWf3f2uOCXZso-wJl_IY9UEFAktduA2yMesy_V-QsSDX6czsqm_cvgxP75uw/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRZJo7r7fHPXYvm568M7F1mgdNxCTfvWCauuWk0XVLAJbSpAN0A5fk2ppaX1TBBYNvBCDgelK2JyjJcCFpWf3f2uOCXZso-wJl_IY9UEFAktduA2yMesy_V-QsSDX6czsqm_cvgxP75uw/s200/collage.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: blue;">(clicca per ingrandire)</span></b><br />
<br />
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
Unire alle mandorle la scorza di limone e mescolare con una forchetta per distribuirla uniformemente.<br />
Montare a neve ferma gli albumi, aggiungendo mano a mano lo zucchero e continuare a montare fino ad ottenere una meringa lucida.<br />
Unire alla farina di mandorle 2/3 della meringa (la restante parte servirà per glassare i biscotti) e mescolare con un cucchiaio o con le mani.<br />
Nel frattempo, accendere il forno a 90° in modalità ventilato.<br />
Ottenuto un composto ben amalgamato, trasferirlo su un piano di lavoro (marmo o tappetino di silicone) e con le mani appena inumidite, formare due rettangoli con dimensioni approssimative di 35x7x1,5 cm (vedi foto passo passo). Spalmare su ciascun rettangolo il resto della meringa e tagliare i torroncini posizionandoli direttamente su una teglia rivestita con carta forno.<br />
Infornare per circa un'ora, controllando di tanto in tanto che la meringa non prenda colore.<br />
I torroncini non dovranno cuocere, ma solamente asciugarsi (al progressivo trascorrere dei minuti, la vostra cucina sarà inondata da un profumo irresistibile!).<br />
Trascorso il tempo indicato, spegnere il forno e mettere lo sportello in fessura (con una pallina di carta stagnola oppure con il manico di una cucchiarella di legno), lasciando che i torroncini si raffreddino completamente prima di essere sfornati.<br />
Appena freddi, chiuderli in un sacchetto al riparo dall'aria per mantenere intatta la loro tipica croccantezza.<br />
Quando andrete a prenderli in mano, vi accorgerete che son diventati leggerissimi, oserei dire quasi eterei!<br />
E come posso descrivervi l'assaggio?? Al morso, la prima cosa che si incontra è lo strato di meringa, friabilissimo e scioglievole, per poi arrivare allo strato sottostante in cui la farina di mandorle tostate, regala una croccantezza e un sapore senza eguali!<br />
Allora, li proverete??<br />
Io intanto ve ne offro uno (ma anche due, tre, quattro) per iniziare la settimana con brio e con energia da vendere!<br />
Come tutti i biscotti, anche questi migliorano col passare dei giorni. Assaporateli a distanza di una settimana per scoprire come gusto e profumo si esaltino alla perfezione!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf2M7VhQjwfXBXEpkw4MiCd1FRtCmtg7m9Wu4d-zZxyU63u_mLgPGwaq8ygh03VFrIkBMZxK94BDRpXptvjFq5W-Omsa4i9touDJZp9eVzTIUZ3H5V6XaRZGzpmhLoFmGRe8b-9_inJxk/s1600/03DSCN9398+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1440" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf2M7VhQjwfXBXEpkw4MiCd1FRtCmtg7m9Wu4d-zZxyU63u_mLgPGwaq8ygh03VFrIkBMZxK94BDRpXptvjFq5W-Omsa4i9touDJZp9eVzTIUZ3H5V6XaRZGzpmhLoFmGRe8b-9_inJxk/s640/03DSCN9398+%25282%2529.jpg" width="574" /></a></div>
<br />
<b style="background-color: #990000;"><span style="color: white;"><br /></span></b>
<b style="background-color: #990000;"><span style="color: white;">PASSATEMPO</span></b><br />
Passa che? Passatempo?? Esistono ancora i passatempo???<br />
Le nostre giornate sono ormai una corsa contro il tempo!!!!<br />
Sono rari i momenti in cui ci troviamo con le mani in mano e non saper cosa fare!<br />
Ma questo è un male. È un male per noi! Perché dovremmo ritagliarcelo un momento della giornata/settimana/mese, in cui il tempo possa scorrere senza che gli si corra contro! Che possa scorrere per fare quello che ci piace, e che ci consente di apprezzare anche le piccole cose!<br />
Ecco, in occasione di questo post, con la scusa di allestire un set fotografico natalizio, mi sono regalata un momento per realizzare questi abeti con i centrini di carta (<a href="http://ouiouiouistudio.blogspot.it/2013/12/diy-une-foret-de-sapins-en-napperons-de.html" target="_blank">qui il tutorial</a> e un'idea su come fare un bellissimo centrotavola per le prossime feste) che mi piacciono da morire! :-))))))<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjokyZdBktSra4pgJJHSQymZDqdVJvOOcgtgfQBoBlMSD01YIPje30gJCgjomdpBlQCxFgiLAkNI4xoHN81o8RYwJuYMDDIiJ5Chv5mp9Mqa8Ia-EvWhZJK6h5r8YXZ7UAEJZb8jhqbt0o/s1600/04DSCN9412+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1496" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjokyZdBktSra4pgJJHSQymZDqdVJvOOcgtgfQBoBlMSD01YIPje30gJCgjomdpBlQCxFgiLAkNI4xoHN81o8RYwJuYMDDIiJ5Chv5mp9Mqa8Ia-EvWhZJK6h5r8YXZ7UAEJZb8jhqbt0o/s640/04DSCN9412+%25282%2529.jpg" width="598" /></a></div>
<br />
Buon inizio di settimana a tutti voi!<br />
A rileggerci presto! :-)))<br />
Emmettì.Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com34tag:blogger.com,1999:blog-1066530760477819170.post-26402905747222214822017-11-13T08:30:00.001+01:002021-02-16T17:30:32.877+01:00Di pane in pane: bauletti al latte<script> window.location.replace("https://uncondominioincucina.it/2017/11/13/di-pane-in-pane-bauletti-al-latte/"); </script>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOqyQsH-yLZ6o-TE_Kw-Q44nODhtyJRFuAyqsuzKrpNsRVypwz3ImY2ZqZ2sw4h72JCHYmWjv7RL4qn2vBcm0NLxzSBSIHTjZmeRrMgDodQogQHbQe9u35aaPFsCiN6ObXh9pptQ2VwW4/s1600/APERTURA+DSCN9256.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1410" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOqyQsH-yLZ6o-TE_Kw-Q44nODhtyJRFuAyqsuzKrpNsRVypwz3ImY2ZqZ2sw4h72JCHYmWjv7RL4qn2vBcm0NLxzSBSIHTjZmeRrMgDodQogQHbQe9u35aaPFsCiN6ObXh9pptQ2VwW4/s640/APERTURA+DSCN9256.jpg" width="544" /></a></div>
<br />
Era da tempo che non impastavo del pane, complice il fatto di aver mandato quasi in letargo la mia pasta madre...<br />
Ma lo scorso we è stata un'esigenza fisica/psichica mettere le mani in pasta. Pensa che ti ripensa a cosa impastare, mi viene in mente che nel freezer ho un residuo di latte in polvere da smaltire; <i>zzzzacchete</i>, ecco l'idea! Farò dei bauletti al latte!<br />
Ero così curiosa di vedere in breve tempo cosa ne sarebbe uscito fuori che ho evitato prefermento, biga, lunga lievitazione, sonnoin frigo, e addirittura snobbato la pasta madre a favore del lievito di birra. Al tempo stesso, però, volevo ottenere un prodotto leggero, profumato, <i>cotonoso </i>e devo dire che sapore, morbidezza e sofficità sono davvero notevoli; caratteristiche, queste ultime due, che si percepiscono già mentre si impasta, al punto di non riuscire quasi a smettere! Sarà che poi gli impasti a mano regalano sempre bellissime sensazioni! Anche a voi succede così? :-))))<br />
<br />
Da replicare ogni volta che si vuole portare a tavola una coccola in più.<br />
Ideali da farcire con salumi e formaggi per un buffet, da spalmare con miele o marmellata a colazione, ma anche mangiati così, senza niente per assaporare tutta la bontà del pane!<br />
Tra l'altro, la presenza del latte in polvere, esalta il sapore in maniera straordinaria.<br />
Ispirandomi <b><a href="https://www.yumelise.fr/pains-lait-extra-moelleux/" target="_blank">Qui</a> <a href="http://cuisinezavecdjouza.fr/recette-pain-au-lait-moelleux/" target="_blank">Quo</a> </b>e <b><a href="http://www.pbs.org/food/recipes/pain-au-lait/" target="_blank">Qua</a> </b>ecco i miei bauletti al latte.<br />
Li rifacciamo insieme?? :-)))))))<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimB6VoAPcUIg4MGqFlWoigCcGl-DQv5naFsQAvl_eXLS6yGMXy2CL5Neyw3tktxhXjFkfKOrMbmqm1KrfYDQTwY5m9rM6fr1tbN78HqQ7lEABrxEdVNAdj7g-uay_GU1O35zBUY4kX69w/s1600/02_DSCN9275+%25283%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1146" data-original-width="1100" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimB6VoAPcUIg4MGqFlWoigCcGl-DQv5naFsQAvl_eXLS6yGMXy2CL5Neyw3tktxhXjFkfKOrMbmqm1KrfYDQTwY5m9rM6fr1tbN78HqQ7lEABrxEdVNAdj7g-uay_GU1O35zBUY4kX69w/s640/02_DSCN9275+%25283%2529.jpg" width="612" /></a></div>
<b><br /></b>
<b>Ingredienti:</b><br />
500 g di farina di forza tipo 0 (W300)<br />
320 g di latte intero<br />
5 g di lievito di birra fresco<br />
50 g di latte in polvere<br />
40 g di zucchero<br />
60 g di burro morbido<br />
1 cucchiaino raso di sale<br />
<b><br /></b>
<b>P</b><b>reparazione:</b><br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwWaenTeFnhR17A9qM2VIFos7oDV-1x6Q-ZEX2cgwwoLBDWHRCcr1zclCX23hV7nl6Rw98ACGQlLL-vqakoZ3RnWSAp1gMNdT9QjewouOBWOD297geJGrlIaabjSMJrDFI6CBjF8EDALU/s1600/PREPARAZIONE.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwWaenTeFnhR17A9qM2VIFos7oDV-1x6Q-ZEX2cgwwoLBDWHRCcr1zclCX23hV7nl6Rw98ACGQlLL-vqakoZ3RnWSAp1gMNdT9QjewouOBWOD297geJGrlIaabjSMJrDFI6CBjF8EDALU/s200/PREPARAZIONE.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: #cc0000;">(clicca per ingrandire)</span></b></td></tr>
</tbody></table>
Setacciare la farina e latte in polvere in una ciotola; fare una fossetta e versarvi il lievito sbriciolato, il <span style="text-align: center;">latte fresco, lo zucchero, il burro morbido e per ultimo il sale.</span><br />
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Mescolare con le mani fino ad ottenere un impasto appiccicoso; spolverare un piano di lavoro con una manciata di farina e rovesciarvi l'impasto, continuando ad impastare a mano fino a che non si presenti liscio e morbido al tatto.<br />
Avvolgere a palla e mettere in una ciotola, coprendo con un panno umido e lasciare che raddoppi. Riprendere l'impasto e, senza sgonfiarlo troppo, ricavare porzioni da 50-60 grammi e formare delle palline e lasciarle riposare per una decina di minuti. Trascorso questo tempo, stenderle delicatamente fino ad ottenere una sorta di ovale e avvolgere fino a formare un bauletto.<br />
Disporre i panini, mano a mano che si formano, in una teglia ricoperta con carta forno; coprire con un telo di nylon (tipo una busta da freezer aperta sui lati) e lasciar lievitare fino al raddoppio.<br />
Accendere il forno a 180° (modalità statica) e, mentre arriva a temperatura, pennellare i bauletti con un velo d'uovo sbattuto. Infornare e lasciar cuocere fino a che siano belli dorati; appena usciti dal forno pennellare con del latte per farli belli lucidi.<br />
Lasciar intiepidire su una gratella e affondare il morso in questa soffice bontà!<br />
I panini si mantengono benissimo fino a tre giorni se conservati ben chiusi un un sacchetto al riparo dall'aria. È possibile conservarli in freezer appena raffreddati e lasciati scongelare a temperatura ambiente all'occorrenza. Saranno soffici e fragranti come appena fatti!!! ;-)<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyZqRmq5GbfCJu7zONJS7XE2eeEU5FG3GIn-fVvFLS-G6LWQNFvpQedZliB7mhXh3E76WeLtE4tzuK6zoUqPb-ecgOxxdQipY2CEGJyCu0OetzHgSZkV82cNzEEAuvMADbeERN4FYhXc0/s1600/03DSCN9251+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyZqRmq5GbfCJu7zONJS7XE2eeEU5FG3GIn-fVvFLS-G6LWQNFvpQedZliB7mhXh3E76WeLtE4tzuK6zoUqPb-ecgOxxdQipY2CEGJyCu0OetzHgSZkV82cNzEEAuvMADbeERN4FYhXc0/s640/03DSCN9251+%25282%2529.jpg" width="480" /></a></div>
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Qualche settimana fa si è celebrato il <i><a href="https://www.kochtopf.me/world-bread-day-2017#english" target="_blank">World Bread Day</a>. </i>Avrei voluto portare questo piccolo contributo, ma non ho fatto in tempo con la preparazione del post. Se pur fuori tempo massimo, torno sull'argomento con questi bellissimi versi di Gianni Rodari, lasciandovi contemporaneamente l'augurio di una buona settimana! :-)))))))))<br />
Emmettì.<br />
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<i> <b>IL PANE</b></i></div>
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<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">S’io facessi il fornaio</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">vorrei cuocere un pane
così grande</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">da sfamare tutta la gente
che non ha da mangiare.</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Un pane più grande del sole,</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">dorato, profumato
come le viole.</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Un pane così
verrebbero a mangiarlo</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">i poveri, i bambini,
i vecchietti e gli uccellini.</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Sarà una data
da studiare a memoria: </span></i><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">un giorno senza fame!</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Il più bel gio</span></i><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">rno di tutta la storia.</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">(Gianni Rodari)</span></i></div>
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Dimenticavo...<br />
Questi bauletti li porto anche alla nostra <b><a href="http://www.sonoiosandra.it/" target="_blank">Sandra</a> </b>che, nel suo blog, ospita le ricette orfane di Panissimo in questa altra bellissima raccolta di <a href="http://www.sonoiosandra.it/panissimo-ricette-itineranti/" target="_blank">ricette itineranti.</a><br />
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<img src="https://www.sonoiosandra.it/wp-content/uploads/2017/07/RICETTE-ITINERANTI-cornice.jpg" height="320" width="313"></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCGx7F8DuZldDIL2yRqPCRpPglXq6DrODHJMk-T7Q3PEs-FQw3s-rudWFoget3TL3F8U77DG33HzO7rbpH57DOleFcXHJK0wEp1eA88GdyG4-ecWGeF36VgFMRxQvbTSGt3KMSrZH05ZQ/s1600/chiusuraDSCN9266+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1244" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCGx7F8DuZldDIL2yRqPCRpPglXq6DrODHJMk-T7Q3PEs-FQw3s-rudWFoget3TL3F8U77DG33HzO7rbpH57DOleFcXHJK0wEp1eA88GdyG4-ecWGeF36VgFMRxQvbTSGt3KMSrZH05ZQ/s320/chiusuraDSCN9266+%25282%2529.jpg" width="307" /></a></div>
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Emmettìhttp://www.blogger.com/profile/16684434182190958190noreply@blogger.com28