mercoledì 2 dicembre 2015

Una chiocciola vestita a festa: la gubana


Bentrovati amici lettori! :-)))))
E ben arrivato Dicembre!
Oggi vi racconto di un Lievitato con la L maiuscola, non tanto per la difficoltà di esecuzione (e infatti è semplicissimo farlo) quanto per il suo essere un dolce ricco di storia, cultura e tradizione:

la Gubana! 

Un lievitato delle feste tipico della regione friulana che ho avuto modo di assaggiare lo scorso anno in un viaggio che prevedeva tappa ad Udine.
Un impasto brioche non troppo ricco né di uova né di grassi ma con un ripieno così ricco di sapori e profumi in grado di creare un connubio straordinariamente buono!

Della sua bontà vi renderete conto mano a mano che scorrerete gli ingredienti.
Della sua facilità di realizzazione, invece, la scoprirete con le foto del passo passo e con le semplici indicazioni che vi racconterò (e se ci son riuscita io, fidatevi, ci riuscirete egregiamente anche voi)!
Non a caso ho scelto di condividerlo con voi viste le festività che bussano ormai alle porte...
Siete pronti a farla con me?

Ah! Ovviamente anche questo dolce entra dritto dritto nella lista dei miei regalini home-made :-))

"Beh, ma non ci dici niente di come ti sei procurata la ricetta?"
Ma giusto!!! Che sbadata sono?!?!?!?!

Allora, caso ha voluto che proprio nel Natale successivo al viaggio che mi aveva consentito di vedere ed assaggiare la gubana, faccio capolino nella cucina di Ele e cosa ti trovo???
Sì, proprio lei! La sua ricetta della Gubana!
Folgorata all'istante, le lasciai un breve (...) commento con la promessa che avrei realizzato quella ricetta immediatamente, e invece poi le cose sono andate diversamente.
La lista del "to do" subisce costantemente impennate, inversioni di marcia, e mille altre intemperie...
Ma sapevo che non avrei lasciato un altro Natale senza che questo lievitato passasse fra le mie mani per essere donato e condiviso!
Un ringraziamento doveroso dunque, carissima Ele, per avermi regalato l'entusiasmo di provare questo dolce che mi ha davvero conquistata! :-))))))
Mi perdonerai se ho messo un tocco del mio, cambiando qualche ingrediente nel ripieno e adattando l'impasto per il mio stampo!  

"Emmettì, era meglio che non ti chiedevamo niente! Non potevi essere un po' più breve? Quando la facciamo 'sta gubana se continui a chiacchierare??"
Ops! :-)))
Allora dai, arrotoliamo le maniche della camicia e mettiamoci all'opera! :-))))))))))))
Dal nostro forno uscirà questa.




INGREDIENTI (dosi per uno stampo da panettone basso da un chilo) 

Per la base:
325 g di farina manitoba (W 380-400)
180 g latte
80 g di pasta madre solida (precedentemente rinfrescata almeno un paio di volte a 4 ore di distanza) 
90 g di burro a temperatura ambiente
90 g di zucchero
35 g di uova intere
20 g di tuorlo
 4  g di sale
scorza grattugiata di 1 limone
scorza grattugiata di 1 arancia
un cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
farina di riso per lo spolvero

Per il ripieno:
80 g di uvetta sultanina  (precedentemente fatta rinvenire in acqua calda e poi lasciata asciugare)
40 g di fichi secchi
30 g di grappa o rum
40 g di mandorle tostate
40 g di noci tostate
40 g di nocciole tostate
40 g di albicocche disidratate
50  g di zucchero
35 g uova intere
25 g di burro fuso
20 g di miele di agrumi (o uno a vostro piacimento)
60 g di biscotti secchi
20 g di cioccolato fondente al 70%
50 g di scorza d'arancia candita
30 g di scorza di mandarino candita
scorza grattugiata di 1 limone
1 cucchiaino di cannella

PROCEDIMENTO  per chi impasta a mano come me :-))))

In una capiente ciotola spezzettare il lievito madre, versarvi sopra il latte e lo zucchero lasciandolo riposare una decina di minuti in modo che possa "sciogliersi" in modo agevole. Trascorso questo tempo, mescolare con una forchetta per far sì che il lievito sia ben sciolto nel latte e nello zucchero; aggiungere le uova, le scorze grattugiate degli agrumi, l'estratto di vaniglia e mescolare nuovamente.
Setacciare la farina in modo da ossigenarla e versarla a pioggia, insieme al sale, sulla mistura di lievito/latte/uova/zucchero; mescolare ancora con la forchetta fino a che la farina non avrà assorbito tutti i liquidi. A questo punto lasciare in autolisi per circa una mezz'ora e nel frattempo preparare i vari pesi degli ingredienti per il ripieno.

Rovesciare l'impasto su un piano di lavoro a superficie liscia e non porosa (ideale il marmo, sconsigliato il legno) e procedere ad incordarlo con la tecnica dello slap&fold (video del maestro R. Bertinet).
Quando vedete che l'impasto inizia a prendere "corda e consistenza", incorporare il burro un po' per volta fino a quando tra le vostre mani sentirete un profumatissimo impasto perfettamente liscio, perlaceo ed elastico e pronto a sostenere la prova del famoso "velo".
Ora, coprire l'impasto con della pellicola a contatto e lasciare riposare per 2 ore a circa 26 gradi.
A questo punto si aprono due strade.
La prima: arrotondare nuovamente l'impasto e porlo a lievitare in una ciotola fino al suo raddoppio.
La seconda: arrotondare l'impasto, metterlo in  una ciotola, coprire nuovamente con della pellicola a contatto e mettere in frigo per 12 ore.
Trascorso questo tempo tirare fuori dal frigo l'impasto  a temperatura ambiente per un'oretta circa; poi capovolgerlo su un piano di lavoro, arrotondare e mettere in una ciotola a lievitare fino al raddoppio.
In entrambi i casi dunque prima di procedere con la farcitura, dobbiamo attendere la lievitazione dell'impasto brioche.
Ora preparare la farcia per il ripieno,
Versare in un cutter gli ingredienti del ripieno, tranne le scorzette di mandarino che abbiamo precedentemente pesato e messi da parte. Tritare procedendo ad intermittenza, fino ad ottenere un composto omogeneo e abbastanza sottile. Tagliare a striscioline sottili le scorze di mandarino, unirle al composto e mescolare per amalgamare bene.

Quando l'impasto è raddoppiato, è arrivato il momento di procedere con la messa in forma della
nostra gubana.
Stendere la pasta su un piano di lavoro fino ad ottenere un rettangolo di circa 45x35 (stavolta va bene anche un asse di legno purché spolverizzato con della farina di riso che impedisce all'impasto di appiccicarsi).
Spalmare sulla pasta il ripieno, aiutandovi con le mani inumidite (che agevoleranno il lavoro essendo il ripieno molto denso e appiccicoso) e lasciare un perimetro di circa un paio di cm libero.
Con una spatolina, sempre inumidita, distribuire in modo uniforme tutta la farcitura e spennellare i bordi con un albume leggermente sbattuto.
Preparare lo stampo, dare un bel sospiro di sollievo,  e procedere con la formatura della chiocciola. :-)))))
Arrotolare la sfoglia in diagonale, partendo dalla parte più stretta e procedere di giro in giro fino ad ottenere un filone ben stretto.
Allungare delicatamente il filone dando uno spessore uniforme.
Ora prendere un bel respiro e, con la delicatezza di una libellula, "torcere" il filone come fosse uno straccio bagnato,
A questo punto arrotolare il filone "ritorto"  formando una chiocciola e infilare l'estremità sotto la base.
Sistemate in un pirottino da panettone basso da 20 cm di diametro o comunque in un pirottino o teglia della misura della chiocciola.
Coprire la gubana con pellicola per alimenti e lasciate raddoppiare a 28°. Se la temperatura è costante, ci vorranno 5-6 ore, ma questo dipende anche dalla forza che avrà il nostro lievito.

Al raddoppio spennellate con albume miscelato con poco latte e spolverare di abbondante zucchero semolato.
Cuocere a 180° con forno in modalità statica per 50/60' circa.
Se necessario, durante la cottura coprire con un foglio di carta alluminio per non far scurire troppo la superficie della chiocciola.
Sfornare, infilzare la base della gubana con due ferri sottili da lana e far freddare a testa in giù per alcune ore, proprio come per il panettone.
Una volta fredda, confezionare la gubana con una busta in polipropilene ed attendere un paio di giorni prima di aprirla.
Dai che resistete su!!! ;-))))
Come sempre il passare dei giorni farà sì che consistenze e profumi sprigionino il meglio di sé!
Spolverizzare con dello zucchero a velo solo prima di servire!

Ecco un primo piano della fetta.



NOTA PER CHI IMPASTA CON PLANETARIA 

Nella ciotola dell'impastatrice sciogliere il lievito madre nel latte;  aggiungere lo zucchero,  le uova, la farina setacciata ed impastare con il gancio a vel. 1.
Aggiungere gli aromi e continuare ad impastare fino a rendere la pasta liscia ed elastica.
Inserire in più riprese il burro e poi il sale.
Lavorare la pasta in macchina fino a che sarà incordata, molto elastica, liscia e perlacea.
Poi procedere come indicato per l'impasto a mano ;-) 




PER SAPERNE DI PIU'...

La gubana (in dialetto sloveno: gubanca, mentre in dialetto friulano: gubane) è un tipico dolce dei periodi di grande festa: Natale, Pasqua, matrimoni e sagre paesane delle valli del Natisone (Udine), a base di pasta dolce lievitata con un ripieno di noci, uvetta, fichi secchi, pinoli, zucchero, grappa, e scorza grattugiata di limone, dalla forma a chiocciola, dal diametro di circa 20 cm. e cotto al forno.
Da dolce di origine locale si è diffuso in tutto il Friuli e in tutto il periodo dell'anno (ecco il perché io ho potuto gustarla anche nel mese di luglio!!!).

Erroneamente viene servita irrorata da slivovitz, un liquore ricavato dalla distillazione delle prugne, ma la gubana va apprezzata nella sua naturalezza senza aggiunta di liquori; il dolce è noto fin dal 1409 quando, come testimoniato da Angelo Correr di Venezia, fu servita in un banchetto preparato in occasione della visita di papa Gregorio XII a Cividale del Friuli.
Facendo riferimento alla forma della gubana, la derivazione del nome è probabile che sia la sloveno guba, che significa "piega"; un altro riferimento sull'origine della gubana ci viene dato dalla presenza del cognome "Gubana" nelle Valli del Natisone.
Da alcuni anni esiste il Consorzio per la protezione del marchio gubana che tutela i produttori della specifica zona di produzione e detta precise norme e ingredienti per la preparazione della gubana.

La potizza, dolce tipico sloveno corrisponderebbe secondo alcuni pressappoco alla gubana. Secondo alcune interpretazioni etno-gastronomiche, la gubana non sarebbe altro che la variante "beneciana" della potizza slovena; questa tesi sarebbe avvalorata dal fatto che in molte parti della Slovenia occidentale (nei comuni di Merna-Castagnevizza, San Pietro-Vertoiba, Collio e in alcune zone rurali dei comuni di Nova Gorica e Canale d'Isonzo) la denominazione tradizionale per la potizza è guban'ca (da gubanica, diminutivo di gubana). Inoltre, un nome simile (gibanica o gubanica) è usato per il dolce tradizionale del Prekmurje, che ha però delle proprietà del tutto diverse.

Secondo altri invece la gubana sarebbe autoctona delle Valli del Natisone. Anche il presnitz triestino è parente della gubana; se ne differenzia per la forma, che è a ferro di cavallo e non a spirale, per il tipo di pasta sfoglia, molto più sottile nel presnitz, e per il tipo di ripieno. . A Cividale viene prodotto anche un dolce chiamato gubanetta del tutto simile alla gubana, ma dalle dimensioni ridotte e dal diametro di circa 7 cm. Con lo stesso ripieno della gubana si fanno anche gli strucchi,ma di questo parleremo un'altra volta!


Vi lascio questo ultimo scatto e il mio saluto.

Siate lieti, sempre!


Emmettì




Questa invece la gubana realizzata per Natale dalla mia socia Tam!
Ammirate che spettacolo!!!!!! GRAZIE dolcezza! 







Questa meraviglia non potevo non portarla nella mitica raccolta di lievitati Panissimo ideata da Sandra e Barbara questo mese ospitata da una delle ideatrici, Barbara





43 commenti:

  1. Sai che presa dal foto e preparativi del post, non avevo ancora letto la ricetta con lo spirito di chi vuole rifare questa meraviglia? Questo lievitato è uno spettacolo, un trionfo di sapori
    intensi! Socia hai tirato fuori una chiocciola perfetta anche nell'aspetto! Chapeau! ;)

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    1. Ecco, mi hai fatto arrossire di prima mattina... :-)))))))))
      Silvia tesoro, grazie! Perché dal primo momento che ti ho mostrato questo lievitato, mi hai subito inondata di tantissimi apprezzamenti! ♥
      Hai visto quanto è facile questa chiocciola? Tu la faresti anche ad occhi chiusi! ;-) :-) ;-)

      Un bacio bello come te e felice giornata! :-* :-* :-*

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  2. E quale meraviglia ci proponi???Conosco bene questo dolce e, come dici bene tu, non ha nulla da invidiare al più conosciuto e blasonato panettone!...anzi, qui c'è più sostanza che estetica :D :D
    Tu la fai facile, ma quelle manine che si intravedono nelle foto, hanno creato uno splendido capolavoro ♥
    Sono estasiata, grazie gioia mia!!

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    1. Ohhhhhhhhhh!!! Sandrina dolce!
      Felicissima di leggerti anche qui :-)))))))))))))

      Grazie per i tuoi complimenti, che mi fanno ancor più piacere dal momento che conosci la bontà di questo dolce!
      Chissà che un giorno riusciamo a mangiarcene una fettina insieme... :-))
      Intanto ti abbraccio, forte fortissimo!

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  3. Maaaaaaaaaaamma Emmettì, questa è una cannonata!!!!!! Da quando il nutrizionista mi ha tolto il frumento non mi dedico più ai lievitati. Dovrei trovare la farina giusta che sostituisca la 1, visto che la Manitoba l'ho eliminata da tempo. Voglio provarci con la grani antichi, che mi è stata concessa. Ma..... il fatto è che mi sto dedicando ad altro ^_^ Allora mi chiedo, non è che.... tu.... ahahahahahahahah????
    Un bacino carico di affetto. Sei meravigliosa.

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    1. Dolcissima Erica, anche io ultimamente sto limitando moltissimo i lievitati e le farine particolarmente "forti", ma questo dolce lo dovevo provare da tantissimo tempo e ne sono davvero estasiata!
      La mia fortuna sai qual'è? Che intorno ho un reggimento di parenti e quindi preparando per loro assaggini di qua e assaggini di là, smaltisco in un nanosecondo i miei esperimenti :-DDDDD

      Promettimi che se la proverai con la farina grani antichi mi regalerai un tuo scatto e so già che tirerai fuori una magia! :-))))))
      Ricambio il tuo bacino e aggiungo un abbraccio stritoloso! :-* :-* :-*

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    2. Sicuramente ti farò sapere. Per ora ti posso dire che dalla Calabria mi sono appena arrivate, macinate a pietra artigianalmente, avena, orzo, khorasan, segale jurmano e jurmano integrale. Non so da dve iniziare. Ma io non ho parenti che mi spazzolano via le scorte e devo fare i conti con le quantità :D
      Un abbraccio stretto, buon weekend.

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    3. E ho visto che hai già messo le mani in pasta!!! :-))))))))))
      Mi tuffo nel tuo abbraccio! :-*

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  4. Passata velocemente....e che trovo? Mammamia che bontà!
    Speciale come te!
    non ho dubbi ...non so quando ma la farò (era nella to do list da anni ma non mi decidevo) ... quello che mi blocca è come sempre il fatto che ha la frutta secca perché mio figlio è allergico .... ma la farò eh...se la farò! Ti abbraccio

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    1. Ciao Sabrina cara! :-)))))))))))))))

      Beh certo, con l'allergia alla frutta secca non si scherza!
      Magari puoi sostituirla con quella disidratata aggiungendone anche secondo i tuoi gusti! ;-) ;-)

      Son felice che ti sia piaciuta e... appena ho un attimo di calma passo da te a gustarmi il bellissimo pandoro che hai condiviso! :-)))

      Grazie Sabrina!
      Un caro saluto e l'augurio di una felice sera!
      A presto :-)))))))))

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    2. Eh lo so ... ma non è la stessa cosa! Vuoi mettere il profumo di noci e mandorle insieme a tutto il resto?
      Mi organizzerò come sempre ;-)

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    3. In effetti hai ragione Sabri...
      Il profumo di certi ingredienti non si può sostituire!!!!

      Bacio e buona serata! :-*

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  5. Emme....questo che mi hai fatto è stato un regalo inaspettato!!!! e bellissimo. :-)
    la mia gubana rifatta qui e mostrata con foto meravigliose!!!! (ehm...posso nascondere le mie?)
    sono tanto contenta che ti sia piaciuta!!!!...la Gubana è un lievitato davvero ricco di sapori e profumi. Trovo il suo ripieno estremamente goloso. E tu sei stata superlativa perchè l'hai pure impastata a mano.
    Grazie, davvero, vedere questa tua realizzazione e leggermi nella tua introduzione mi ha riempita di gioia.
    Un bacio GIGANTE!

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    1. Dolce Ele, questo regalo avrei dovuto fartelo a capodanno scorso, ma come dicevo nell'intro al post le cose da fare si accavallano e scavallano senza alcun criterio!!!! :-)))))))))))

      Anche io sono contentissima di questo dolce!
      E da qui a Natale ne sfornerò tanti altri ancora!!! ;-) ;-) ;-)

      Era doveroso nominarti in questo post!
      Ricordo ancora la mia espressione di meraviglia e il conseguente entusiasmo quando da te scoprii questa fantastica ricetta!
      Non posso che rinnovarti il mio GRAZIE!

      Bacio grande anche a te e buon tutto!!!! :-* :-* :-*

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  6. Sono estasiata!! E' tantissimo che non preparo un lievitato dolce e questo è di una ricchezza che davvero ho l' acquolina!! Bravissima!! Invece io quando li faccio me li pappo tutti, sarà per questo che mi limito?? Un bacione e ancora complimenti, è un dolce fantastico!!

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    1. Silvietta bella!!! :-))))))))

      Ahahahahahhahaaahahah, credimi anche io sarei tentata di papparmeli tutti, ma poi meno male che davvero ho qualcuno con cui condividere che sennò...
      Grazie per il tuo entusiasmo e per i complimenti: se mai lo farai scoprirai anche tu quanto sia davvero fantastico questo lievitato!
      Un bacio grandissimo e buona serata :-* :-* :-*

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  7. Wow....hai fatto un dolce delle mie zone (a Trieste si sfornano gubane come non ci fosse un domani), ed è perfetta!!!!
    Bravissima :)

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    1. Tatiana, ciao!!!! :-))))))))

      Che onore leggere le tue parole!!
      Mentre mi documentavo sulla storia di questo dolce, ho scoperto infatti che in tutta la regione Friuli Venezia Giulia se ne produce un po' dappertutto, magari con qualche piccola variante ma sempre estremamente "godurioso"! ;-) ;-)

      La prossima volta che passo da quelle parti allora, ti faccio un fischio così mi porti ad assaggiare quella di Trieste!
      Grazie, grazie ancora cara!

      TI auguro una buona serata in corso! ;-*
      A presto :-))

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  8. WOWOWOWOWOWOWOWOWOWWOWOWOW ho reso l'idea? Sbalordita e affascinata da questo post: dalle spiegazioni, dalla ricetta, dal risultato e dalle foto meravigliose!! E' stupenda questa Cubana. In passato me ne arrivava una ogni Natale, come dono natalizio da un nostro vecchio fornitore, quindi lo conosco bene e mi piace molto! Non ho mai pensato di farlo in casa e per Natale mi sarebbe impossibile, visto i tanti panettoni che devo preparare. Spero di ricordarmi di farlo dopo. Brava, brava brava! Sei stata bravissima e ti ringrazio per la spiegazione esaustiva e completa. Tanti baci amica dolce

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    1. Naturalmente il t9 ha scritto cubana ma io volevo scrivere gubana!!

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    2. Ollallààààààà!!!! Quanti wowowowowowoowowowowowowoowowowow!!! :-)))))))))))
      Dolcissima Terry, sapere che hai apprezzato così tanto questa realizzazione mi riempe di gioia, perché con i lievitati io ho imparato tantissimo anche da te e proprio in virtù dei "passo-passo" che accompagnano le tue ricette! :-)))))))
      Infinitamente grazie allora, per i tanti complimenti e per il tuo affetto che non manchi mai di farci arrivare! :
      Bacio grandissimo!!! :-********

      p.s. una gran pernacchia al dispettoso t9 che si prende tutte le libertà poetiche del mondo!!!!!!!! :-DDDDDDDD

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  9. Ma lo sai che non ho mai fatto la gubana? Dopo il tuo post mi è venuta voglia! Da fare assolutamente!

    p.s. ma ti sei accorta che in questo periodo sei la mia musa ispiratrice?!?!

    BAsCIONI! :* :* :*

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    1. Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, non ci credo!!!
      Ziopiero che non ha mai fatto la gubana????????? Ma come è possibile??? :-DDDDDDD

      Son sicura che quando la proverai ci metterai il tuo zampino e chissà con quale variante ci sorprenderai!! ;-) ;-)

      Buona serata e BAsCI anche a te!!! :-* :-* :-*

      p.s. ehm... sì!

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    2. ...ora posso dire di averla fatta! ;)

      :))))

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    3. Wow, wow, wow!!!
      E una fotina non ce la regali?? :-))))))))))))

      Buona giornata! :-*

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  10. Dalle manine perfette del mio tesorino non poteva uscire altro che l'assoluta perfezione di questa chiocciolina. Ma piuttosto, come l'hanno presa i numerini per essere lasciati soli così a lungo? Questo è un post da una settimana 😳 Perfetto nella ricetta, nelle spiegazioni, nei retroscena, nelle foto, manca solo la gubana nel piatto per sentirmi davvero lì con te. Sei una maghetta dei lievitati, poco ma sicuro tesoro mio. questo è davvero l'assoluta perfezione. Te la prendi se però tolgo la cannella? Mi fa starnutire 😉
    Brava brava brava tesorina. Un abbraccione enorme ❤️

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    1. Ahahahahhahahahahhhhahahahaah tesoro!!!
      Ma lo sai che i numerini io non li abbandono neanche quando metto le mani in pasta?
      Pure lì faccio proporzioni, aumento, riduco, moltiplico, divido, sragiono...! :-DDDDDDDDDD

      Ma quanto bene mi vuoi?? E quanto mi rendi felice???
      Ohhhhhhhh, quanto mi piacerebbe averti un po' qui da me... ti preparerei una gubana senza cannella e ti terrei qui almeno una settimana! :-)))))))))))))))))

      Spero di riabbracciarti presto... ♥

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  11. Lo sai dove ho conosciuto io la gubana? A Parigi... No, non ho mangiato una gubana parisienne, è solo che quando ancora ero giovane e bella e lavoravo, spedirono me e qualche collega a fare una fiera a Parigi (al tempo mi occupavo di elettronica). Lo stand di fianco al nostro era di una aziendina friulana e l'ultimo giorno, tanto per passare il tempo (abbiamo passato una settimana di un tedio che manco te lo racconto... si si proprio a parigi) questi friulani aprirono spumante e gubana. Fu tale il mio entusiasmo che quando tornammo in Italia, essendo il periodo prenatalizio mi spedirono una gubana tutta per me... Ecco, chi di parola ferisce di parola perisce :D
    Bravissima, è veramente spettacolare! Un bascione forte forte a te e alle cndomini

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    1. Pattypa!!!!!! :-)))))))))))))
      Una gubana a Parigi???????? :-OOOO
      Forte questa!
      Ma che bello che mi hai raccontato di come hai conosciuto e apprezzato con entusiasmo la gubana!
      Anche io durante la preparazione ero davvero "presa" dal tanto sperato risultato che, al di là della bellezza, ripaga dell'attesa della lievitazione e soprattutto dei giorni prima del taglio che servono per farla "maturare"!! ;-) ;-)
      Grazie per i tanti complimenti tesoro!
      Prendo il tuo bacio e ricambio con un abbraccio grandissimo insieme all'augurio di un buon fine settimana, per tutto ciò che vuoi!!!

      p.s. sempre bella sei! :-))))))))

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  12. Socia mia dolce socia, come ben sai fra me e questa gubana è scoccato il colpo di fulmine! Mi piace troppo, sarà per la forma a chiocciola, sarà per quella farcitura da svenimento, sarà quel che sarà, la amo!!
    Per quella fetta farei follie, hai presente le pazzie che fanno gli innamorati? Ecco, potrei comprare un biglietto aereo a qualunque prezzo pur di venire ad assaggiarla ☺☺☺
    Vabbè facciamo così, vado a comprare nocciole mandorle e fichi secchi intanto :-) :-)
    Bravissima tesoro, bellissime anche le foto!

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  13. Tam, mia dolce Tam, corri qui da me allora! Te ne faccio trovare una tutta tutta per te!!! :-))))))))
    Il tuo entusiasmo, già mostrato da subito nel dietro le quinte, mi ha riempita di soddisfazione!

    Io invece farei follie per un tuo abbraccio! ♥
    Grazie, grazie, grazie!! :-* :-* :-*

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  14. Bel lievitato, sontuoso direi.
    Ne conoscevo l'esistenza, purtroppo non l'ho mai assaggiato, e sono sicura di perdermi molto perché dev'essere veramente spettacolare al gusto, oltre che alla vista, e immagino pure all'olfatto.
    Ne prendo nota, il che non significa necessariamente che lo farò... me lo metto lì in un angolino con le mille altre cose che mi hanno impressionata, e poi, se son rose fioriranno :-)
    Grazie per la ricetta condivisa... ciao EmmeTì! :-)

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    1. Cara Concetta, che piacere leggerti!!!! :-)))))

      Felicissima di sapere che questo lievitato ha catturato la tua attenzione e spero davvero possa essere una piccola rosellina che prima o poi fiorirà nella tua cucina, regalandoti appunto un gusto spettacolare!!! :-)))
      Grazie a te per aver raccolto questa condivisione.
      Buon pomeriggio cara! Un bacio. :-*

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  15. E' perfetta questa Gubana! Io ho avuto modo di assaggiarla giusto una settimana fa a Trieste e mi è piaciuta tantissimo, e ora grazie allo swap fra blogalline mi è arrivata direttamente a casa da Trieste. Proverò a farla al più presto con la tua ricetta, anche se non per le Feste visto che sarò via e non avrò con me la mia pasta madre. Spero di non ridurmi a Pasqua ma sinceramente, che rimanga tra noi, questa di sicuro io la preferisco alla classica colomba.
    Un abbraccio

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    1. Ciao Elisabetta! :-)))))
      Allora anche tu hai avuto la fortuna di assaggiare questo dolce nel suo territorio di origine!
      Vero che è una meraviglia?? Io l'ho adorata subito! :-))

      Ahhaahaahaahahhhaahahahah, ma sì dai, falla quando vuoi che tanto per i nostri amati lievitati è sempre la stagione giusta no??
      Sarebbe davvero un onore se la realizzerai con questa ricetta!! :-)))

      Ti auguro un buon pomeriggio, che sia pieno di cose belle!
      A presto cara, un abbraccio anche a te! :-))

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  16. Dopo tre settimane, la vedo...
    Ehm... non è che te ne è rimasto un pezzetto?
    Dai, su, guarda bene...
    Magari nascosto in un angolino del congelatore...eh??

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    1. Franciiiiiiiiii!!!!
      E io dopo tre giorni rispondo... :-(((
      Scusami, ma la notifica di questo commento non mi era arrivata!

      Ahimé di gubana nessuna traccia! Manco una briciola nel fondo del sacchetto ne è rimasta!
      Però dai, tu che hai la planetaria potresti farla in un bi e ba, in poco più di mezz'ora l'impasto brioche è pronto, poi mentre lievita prepari il ripieno e la gubana è fatta! ;-)

      Comunque ho intenzione di rifarne una per l'Epifania e prometto che ne terrò un pezzo da parte! :-))))))

      Buona giornata cara! :-*



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  17. Ciao Emmeti! Finalmente l’ho fatta!!!!!!!!!!! Sono trooooopppo contenta!!!!
    Il sapore e il profumo sono proprio come quelli di una nota marca friulana di Cividale del Friuli che la fa buonissima!!!! Un ripieno veramente da sballo!!!! La mangio di continuo: a colazione, a merenda, dopo cena, è una droga!!! Anche la pasta brioche è veramente molto buona….ecco se però devo trovare un piccoli piccolo difettino a questa splendida ricetta è nella pasta…quella della gubana è un po’ più fina, meno “panosa”, non so se riesco a spiegarmi bene…però lo dico in punta di piedi eh!!! Non voglio sembrare una criticona, lungi da me!!!! Siete troppo brave!!!!
    Senti volevo anche chiederti un consiglio o comunque un commento: avevo già fatto altre ricette con il lievito madre in cui veniva consigliato il riposo in frigo…beh anche questa volta, il mio impasto ne ha risentito molto, nel senso che, nonostante dopo la notte in frigo e un’ora a temperatura ambiente lo abbia messo a lievitare a 27 gradi, ci ha messo tantissimo e dopo 8 ore scocciata dall’attesa l’ho cotto lo stesso anche se non aveva lievitato come il tuo impasto…secondo te a cosa può essere dovuto??? Ciaooooooo e grazieeeeeeeeee!! Regina da Padova

    PS: mando la fotina della mia gubana???

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    1. Reginaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
      Il tuo commento fiume mi fa immensamente piacere, mentre sapere che hai fatto la gubana con questa ricetta, mi emoziona... ♥
      Ahaahhahahahahahahahhaaahhahaha, so bene di cosa parli quando dici che la mangi a colazione, pranzo e cena!! Anche io, la prima delle tante che ho fatto, non ho smesso di mangiarla fino a quando non sono arrivata gonfia e tronfia sull'ultima briciola: altro che droga!! :-DDDDDDDDDDDDD
      de critiche e le osservazioni perché è con queste che si migliora! ;-) ;-)
      Quindi devi essere una criticona!!! :DDD

      Allora, la pasta brioche l'hai trovata troppo "panosa" che io intendo come poco scioglievole... giusto??
      Se così, la colpa potrebbe essere dei pochi grassi (burro e uova) che ho messo nell'impasto. Prossimo anno proverò ad aumentare un pochino! ;-)

      Quanto invece al tuo problemino riscontrato con il passaggio in frigo, tranquilla, è tutto normalissimo!!
      L'impasto in frigo praticamente si "rattrappisce" tutto ed ora che riprende vitalità possono volerci anche 10-12 ore :-))))
      Poi è ovvio che dipende anche da quanto è in forza il nostro lievito!
      Quindi alla tua domanda "a cosa può essere dovuto" mi sento di rispondere che forse dovevi avere solo qualche ora di pazienza in più lasciando lievitare ancora l'impasto :-)))
      E poi ricorda che il passaggio in frigo, soprattutto se hai tempistiche più ristrette, puoi anche ometterlo ;)

      Regina cara, davvero non so come dirti grazie!
      Grazie per esserti fidata di questa ricetta.
      Grazie per averla realizzata.
      Grazie soprattutto per esser tornata qui a raccontarmi le tue impressioni!

      Avere dei lettori come te, è una soddisfazione grandissima!!
      E mi auguro di leggerti prestissimo! :-))

      A quest'ora non posso che augurarti una buona notte ed un felice inizio di settimana!
      Un bacio con lo schiocco ed un abbraccio grande! :-*

      p.s. La foto??? E me lo chiedi pure?? Dai forza! Cosa aspetti ancora?!?!?!
      Fremo dalla voglia di vedere il tuo risultato :-)))))))

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  18. L'ho fatta!! Dopo tanti anni passati a mangiare quelle comprate, questa volta mi sono detta che era giunto il momento di provarci e l'ho fatta io!! E la sai una cosa??? Te lo devo dire? Te lo dico?
    Meglio che torno a comprarla! Eh si, purtroppo, il risultato è stato un disastro.
    .... fregata!!!!
    Tu fregata, non io!! Scherzavoooooooo!!! E' eccezzionale! Pure mio marito e le mie sorelle mi hanno detto che non c'è paragone con quella che ci regala ogni anno mio papà!! Uno spettacolo, per gli occhi e per le papille gustative, che da oggi si chiameranno le papille estasiate!! Oddio, forse è davvero meglio che torno a quella comprata, così ne mangio di meno!
    O cavolo!! Volevo mangiarla a Natale ... è che non ce la facevo proprio a vederla lì, tutta sola soletta dentro a quel tristissimo sacchetto. E se poi era bella ma non era buona? Sai che figura con tutti i parenti? Avevo pensato di fare un bel carotaggio, più o meno come si fa con le forme di formaggio Montasio. O magari, come fece anni fa mio zio, un bello scavo dal basso e ... via tutto il ripieno hi hi hi. Poi, non so bene cosa sia successo, ma ad un certo punto avevo una fetta in mano, beh, mezza fetta (l'altra metà non saprei ma... forse, e ribadisco forse, l'avevo già mangiata). Sono sonnambula, sarà questo? Era pieno giorno! Eh vabbè, però al termine di una faticosa giornata lavorativa e di un'estenuante settimana, magari dormivo con gli occhi aperti!!
    Beh, comunque sia, grazie per la ricetta, l'ispirazione ed il vostro spirito. Ora tocca a me farvi un regalo: i chili che ho preso da quando vi ho scoperte, 'nnaggia!!! :-)
    Un abbraccio grande e buone feste!!

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    1. Ahahahahhahhhhahahahahahahaahaahaahahaha, Cri!!!!!!!
      Adoro te e i tuoi commenti che ci regalano così tanta allegria (nonché soddisfazione)!!!!!

      Allora, a parte che la tua gubana è cento volte meglio della mia, sono felicissima che sia stata apprezzata dai tuoi cari!!!!
      E lo so, se inizi a mangiarla, è dura smetterla! Una fetta tira l'altra e arrivi all'ultima chiedendoti: ma chi l'ha mangiata????
      Ahahhahahaahhhahahahaahahhaha, forse sì, conveniva il carotaggio sai??? Mi hai fatto morire...

      CriCri, sono io che ringrazio te!!! Per esserti fidata della ricetta, per averla replicata magnificamente, per essere venuta qui a scrivere e per le foto che ci hai regalato che ora svettano nella paginetta dedicata!!!!!
      Un grazie di cuore, carissima!

      Il tuo abbraccio è arrivato forte e chiaro e lo contraccambio elevato alla terza! :-DDDD
      Se non ci risentiamo prima, tanti uguri di buone feste anche a te e ai tuoi cari! Che siano giorni sereni e pieni di sorrisi!!! ♥
      A presto, dolcezza!

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