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martedì 30 giugno 2015

Timpano del cardinale - Prove tecniche di un pranzo annunciato


Ho cercato di capire perché si chiamasse così, ma non ne sono venuta a capo.
Sta di fatto che i due copricapo dei cardinalizi, quelli che si sono susseguiti nel tempo erano: il  Galero prima, e la Berretta poi, e mai timpano,  che nell'architettura templare è tutt'altra cosa.  
Diciamo che lo stampo che ho usato non somiglia né al timpano né ai vari cappelli del cardinale, l'ho scelto perché mi piaceva di più. :)))
La stessa identica ricetta è in giro nel web, di chi sia la paternità difficile da stabilirsi. Comunque io la prima volta, l'ho vista qui.
Vi lascio la ricetta sperando di farvi cosa gradita. :)

Ho riadattato le dosi al mio stampo.




RICETTA

Ingredienti (per uno stampo svasato di 18 cm diametro e 9 di altezza)

1,2 kg di pomodori piccadilly (usate quelli che volete purché piccoli e maturi ma sodi)
6 cucchiai di pane grattugiato
1 spicchio di aglio tritato
5 foglie grandi di basilico tritato
1 cucchiaiata di prezzemolo tritato
3 cucchiai olio e.v.o per inumidire il composto + un filo d'olio per ungere la teglia.

Per la salsa
un barattolo di pelati da 500 g oppure della passata.
un spicchio d'aglio
olio q.b.
sale q.b.
qualche foglia di basilico

Per il ripieno
200 g di ziti spezzettati in 4 parti o formato simile, preferibilmente liscio.
200 g mozzarella a dadini (se vi piace potete abbondare, io la prossima volta lo farò)
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di pecorino romano grattugiato

Procedimento
Lavare e tagliare i pomodorini a metà, togliere un po' di semi senza svuotarli troppo. Mettere un po' di sale e capovolgerli sopra una gratella per una quindicina di minuti.

In un piatto mettere il pane grattugiato, i formaggi, le erbe, il sale, il pepe e l'olio. Mescolare bene fino a che il composto si impregni di olio.
Preparare una teglia, ricoperta di carta forno unta con un filo di olio.
Prendere i pomodorini e pucciarli nel piatto del composto, senza esagerare, si attaccherà che è una meraviglia senza impiccarsi a riempirli col cucchiaino quando i pomodori sono già in teglia. ;)
Metterli man mano in quest'ultima, con il taglio verso l'alto. Ancora un giro di olio e infornare a 190/200° per circa mezz'ora, il pane grattugiato non deve indurire.
Nel frattempo preparare la salsa di pomodoro (io uso una padella salta pasta in modo da poterci  poi condire la pasta) far soffriggere lo spicchio d' aglio con qualche cucchiaiata di olio, unire i pelati o la passata di pomodoro. Far cuocere per circa 20/30 minuti lasciando la salsa un po' lenta, se occorre aggiungere un poco d'acqua durante la cottura. Aggiustare di sale, spegnere e aggiungere il basilico.

Mentre si freddano i pomodori sfornati, mettere a bollire una pentola con l'acqua per la pasta.
Cuocere gli ziti (salare l'acqua) per 3 minuti dal bollore. Scolare e passare nella salsa, cuocere ancora per qualche minuto senzaterminarelacorrida della pasta che dovrà restare a metà cottura. Spegnere e aggiungere parmigiano e pecorino. Far intiepidire e aggiungere la mozzarella (la prossima volta la inserirò a strati alternati con la pasta durante il montaggio nello stampo).


Foderare lo stampo destinato, con carta forno unta di olio su entrambe le facce. Io ho foderato prima il fondo con un cerchio, poi ho fatto delle strisce per i bordi laterali.

Posizionare i pomodori con la parte della buccia verso le pareti dello stampo, tra l'angolo del fondo e la parete.
Posizionarli ben stretti uno all'altro. Fare un altro giro di pomodori lungo i bordi a salire e aggiungere una parte della pasta. Se si fodera lo stampo fino all'orlo, prima di aggiungere la pasta i pomodori cadranno perciò ho trovato più comodo inserire un paio di giri di pomodori alla volta e aggiungere man mano la pasta.
Arrivati al bordo dello stampo coprire il ripieno con altri pomodorini con la parte della buccia a vista.
Infornare per 30 minuti a 190°. Lasciar riposare un quarto d'ora e capovolgere su un piatto da portata e servire.


Ah, il pranzo! 
Ecco, siccome ho in ballo un pranzo con alcuni amici svalvolati sto sperimentando piatti per quel giorno. :)

venerdì 26 giugno 2015

Pomodori farciti, freschi e saporiti. Per un fresco e goloso contorno.


.

Eccomi tornata a raccontarvi di una ricettina facile, veloce, leggera e suuuuuuuuuuuuper saporita!! :-)
Fatta di pochi ingredienti, quelli che ci regalano gli orti in questo periodo ma che, nella loro semplicità, danno il meglio di sé offrendo esperienze di gusto davvero meravigliose.
Di cosa parliamo????
Di pomodori, ovviamente.
E cosa c'è di più buono di un pomodoro?? :-)))))

Vi dico subito cosa occorre per prepararli in questa versione ;-)

"Emmetti. ma che succede?? Come mai sei così di fretta oggi?? 
Ci racconti subito della ricetta senza aggiungere altro???"

"Ehm... 
Hai ragione!!! Ma sono giornate lavorative estenuanti e ho le batterie della chiacchiera a terra..."

"Eh,  ma non stai dimenticando nulla??
Guarda che non puoi correre così oggi!!! Inizia a rallentare e accendi il cervello!
Mettiti comoda e racconta per bene, forza!"

"................." (sguardo e mente persi nel vuoto!)

"Devi dire quella cosa!!!!!"

"................." (come sopra!)

"Quella cosa a cui hai pensato  appena hai letto qui...
E non dirmi che ti sei dimenticata!! Che ti arriva uno scapacciotto dietro alla testa eh!?!?!?!" 

"Ollapeppa! ma cosa stavo dimenticando!!!!!!!!!!!!!!!!! Santo cielo! Devo rimediare subito..."

Ogni volta che riesco ad affacciarmi da lei (ed ultimamente purtroppo non così spesso) rimango ammaliata da un sacco di cose!

Innanzitutto da quei due fanali azzurri contornati da un bellissimo sorriso (che già solo quello ti mette allegria addosso!).
Poi dal suo cuore, dal suo Coraggio e dalla sua Forza!
E poi ancora dalla sua Fantasia in ogni piatto che propone (in molti dei miei commenti le ho chiesto più volte se è sicura di appartenere al genere umano, perché riesce ad armonizzare sapori e consistenze con gli ingredienti più disparati).
E, non da ultimo, dalla sua attenzione per un'alimentazione sana ma ricca  di gusto!

Così, quando la settimana scorsa ci ha presentato il suo progetto mi son detta: "eh no, anche se i contest non mi stanno poi così simpatici, qui non posso mancare! Assolutamente no!!!"

"Scusa se mi intrometto eh?? Ma sei sicura che questa ricettina calza a pennello con l'idea che c'è dietro al contest??? 

"Ma certoooooo! Vedrai che ti stupirò!" :-))))))))

Ecco dunque la mia versione dei pomodori farciti (in realtà la ricetta l'ho rubata alla mi' mamma tanti anni fa...) per un fresco e goloso contorno, appunto!
Ottimi appena tolti dalla padella ed ancora fumanti, ottimi tiepidi o freddi e anche il giorno dopo, freschi di frigorifero, vi delizieranno di bontà!



INGREDIENTI (per 4-6 persone, dipende dalla fame)

6-8 pomodori molto maturi (il tipo san marzano è perfetto)
60 g di pane raffermo grattugiato (possibilmente integrale e soprattutto fatto in casa)
60 g di parmigiano
8-10 cucchiai di latte
8-10 foglie grandi di basilico
1 pizzico di sale
1 piccolo spicchio di aglio
5-6 cucchiai di olio extravergine di oliva

PREPARAZIONE

Lavare i pomodori e dividerli a metà nel senso della lunghezza.



Fare una leggera pressione al centro per far uscire i semini e poca poca acqua di vegetazione e lasciarli in un'insalatiera nel frattempo che si prepara il ripieno.
Grattugiare il pane nella parte della grattugia a fori grossi in modo da ottenere un briciolame non troppo piccolo; unire il parmigiano, l'aglio precedentemente ridotto in poltiglia, il basilico spezzettato a mano, il latte, un pizzico piiiiiiiiiiiiiiiiiiccolo piccolo di sale ed infine l'olio. Amalgamare dapprima (dapprima?? ma come mi vengono...) con una forchetta e poi con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo.



Ora tappatevi il naso con una molletta, perché le esalazioni odorose vi indurranno a smangiucchiare il ripieno prima di infilarlo nei pomodori. :-))))))))

Riprendere i pomodori dal loro riposino nella ciotola e farcirli con il ripieno ottenuto.
Uilizzare una padella con fondo antiaderente ed ungerla con un paio di cucchiai di olio; mano a mano che i pomodori son farciti, disporveli direttamente e procedere alla cottura.
Accendere il gas mantenendo la fiamma media, mettervi su la padella ed incoperchiare (si può dire incoperchiare?).
Lasciar cuocere per circa una 30-40 minuti; il tempo dipenderà dalla grandezza dei pomodori, e dalla loro succosità.
Comunque, trascorso questo primo tempo, fare un sondaggio con la forchetta per "testare" la cottura del pomodoro.
Se viene rilasciata molta acqua di vegetazione, proseguire la cottura senza coperchio (senza coperchio sì, si può dire) fino a quando questa sarà completamente asciugata e si avrà la sensazione che il pomodoro inizi ad attaccare leggermente sul fondo facendo una leggera crosticina (vedi foto qui a fianco).


Ah, in tutto questo tempo, non togliete la molletta dal naso perché, ad ogni "testata", (intesa non come capocciata eh?? ma sostantivo del verbo "testare") è possibile che qualche pomodoro cerchi di risalire verso la vostra bocca... :-DDDDDDDDD
A cottura ultimata "spadellare" i pomodori farciti e metterli in un piatto da portata.
Scegliere se gustarli ancora caldi, oppure attendere che intiepidiscano o che addirittura raffreddino per bene!
In tutti e tre i casi l'esplosione di gusto la farà da padrona!
Anzi, il giorno dopo, profumi e consistenze daranno il meglio di sé.
Provare per credere ;-))


E con questa ricetta dunque partecipo al Contest di Erica

Per il contest ho scelto questo piatto perché:
- in un regime di sana alimentazione può essere tranquillamente un piatto unico vista la presenza dei carboidrati del pane, le proteine dei latticini, e le vitamine della verdura;
- è un piatto leggero e ricco di gusto!
- ho la possibilità di usare materie prime di chi, prima di essere un produttore per professione, lo è per passione, dedicando alla sua terra amorevoli cure nel pieno rispetto di quello che solo la Natura crea!

Vi lascio con qualche altro scatto di questo meraviglioso ortaggio e con il mio solito augurio.

Siate lieti, sempre!







Emmettì.


Con questa ricetta, se non s'era capito :),  partecipo al contest Un mondo di benEsseredi La Cuocherellona in collaborazione con Mai soli nel mondo

Edit del 27/06/2015: della serie speedy gonzales je fa' un baffo...

Questa un'anteprima  dei pomodori realizzati ieri stesso da Tam!

martedì 16 giugno 2015

Rustici leccesi, stritti fuddu* barocco



Ricordate la pasta sfoglia?
Ho compiuto l'epica impresa per una ragione precisa: il rustico leccese.
E cos'è il rustico leccese?
È uno spuntino, è la colazione, la merenda, la cena, un apericena ed anche un aperimerenda, apericolazione ecc.
È un momento di pura felicità, di quelli che si assaporano in silenzio e ad occhi chiusi. A meno che si mangi, come spesso accade, mentre si passeggia per le vie dorate della mia bellissima città, nel qual caso un occhietto aperto si può tenere.
Quando si mangia?
In tarda mattinata, a mezzogiorno (che significa: ora di pranzo:), nel pomeriggio, la sera, al crepuscolo, al tramonto.  Per farla breve, è sempre l'ora giusta per un buon rustico.
Dove e come si mangia?
Mentre si passeggia per le vie dorate della mia bellissima città, oppure, se non siete a Lecce, per le vie dorate del resto del mondo. In spiaggia, tra un tuffo e l'altro. Al bar, dopo aver fatto la conta per decidere tra rustico e pasticciotto, ambarabà ciccì coccò tre civette sul comò che facevano l'amore con la figlia del dottore il dottore si ammalò (e ci credo, poveraccio, ha appena beccato la figlia che fa l'amore con 3 civette) io mi mangio il pasticciotto il dottore sembra morto forse è meglio un rusticone le civette via in prigione.
Oppure a casa, nel qual caso, qui sotto c'è la ricetta!

*Stritti fuddu, pronuncia leccese di "street food", o, come direi io che amo la lingua italiana sopra ogni altra, cibo da strada.




RICETTA

Rustici leccesi

Attrezzatura occorrente: 
coppapasta di varie misure (8-10-12), oppure tazze, boccacci o tappi, insomma qualcosa che funga da fustelle tonde.


ingredienti per 5/6 rustici

500 g pasta sfoglia
250 g di besciamella
125 g di mozzarella
4/5 pomodori pelati
1 uovo
sale, pepe, olio, origano

per la besciamella:
210 g di latte
  20 g di farina
  20 g di burro
sale, noce moscata, pepe nero.


Preparare la besciamella.
- Setacciare la farina e scaldare il latte.
- In una casseruola far sciogliere il burro su fuoco basso, poi, di botto e in un sol colpo, aggiungere la farina.
- Mescolare con una frusta per evitare i famigerati grumi, fino a quando il roux diventerà biondo e si staccherà dai bordi della casseruola - Aggiungere poco alla volta il latte e continuare a mescolare.
- Aromatizzare con sale, pepe e noce moscata.
- Cuocere 5-6 minuti, fino a quando la besciamella si sarà addensata (se i grumi non si sono sciolti, passare al setaccio di nascosto, e, come avevamo già suggerito, non confessare mai di averlo fatto! ) - E' cosa buona e giusta preparare la besciamella con un certo anticipo, farla raffreddare e solidificare in frigorifero, sarà più facile usarla poi nel montaggio dei rustici. Ricordarsi di coprirla con pellicola o carta forno a contatto.


Preparare i rustici.

Tagliare la mozzarella a dadini piccoli e farla (o farli, i dadini??) asciugare in un colino.

Tagliare i pomodori, condirli con olio, sale e origano.

Stendere la pasta sfoglia a circa 0.5 cm, oppure stendere la sfoglia già stesa... cioè aprire il rotolo di quella comprata o già stesa. Insomma ci siamo capiti!

Con un coppapasta (o una tazza o il tappo di un barattolone) formare 5 dischi da 10 cm e 5 da 12 cm.

Bagnare con dell'uovo sbattuto i bordi dei dischi da 10 cm, al centro  distribuire la besciamella, la mozzarella e finire con il pomodoro.
Coprire ogni disco con un disco da 12 cm, schiacciare bene i bordi, perché si incollino.

Con un coppapasta o una tazza (da 8 cm circa), pressare la parte centrale, fin quasi a tagliare la pasta, così che i due dischi si saldino perfettamente e si formi la forma a cupoletta e, soprattutto, il cornicione!

Spennellare con uovo sbattuto ed infornare a 200 gradi statico per circa mezz'ora.

Mangiare caldissimo. 





 DI PERTINENZA


Anche il rustico, come il pasticciotto, va mangiato caldissimo, si deve sbriociolare tutto addosso ed è anche possibile che il ripieno spetterri (fuoriesca,) e bruci le mani.
In effetti, noi leccesi abbiamo questa fissa del cibo bollente, che ci deve ustionare fauci e arti... soffriamo di sadocibomasochismo...

Ma bando alle ustioni! Quali sono le origini del rustico leccese?
Non ha origini contadine (come il pane, le pittule, le orecchiette e la focaccia barese), marinare crociate (come le frise) e neppure monacali (come il pesce di pasta di mandorle), è un mistero, probabilmente nasce nelle cucine degli aristocratici leccesi, come suggerisce la presenza della besciamella, inventata niente popò di meno che dal marchese Louis de Béchameil, salsa francese quindi sconosciuta a contadini, crociati e monache. Probabilmente è una originale interpretazione del vol au vent francese, oppure, come è più probabile, è il risultato dell'errore di un monzù di qualche famiglia ariscratica leccese, tutte le migliori ricette nascono da sbagli clamorosi no? Comunque sia, errore o estro, 'sto rustico s'ha fare! Quindi, fatelo e ustionatevi, mi raccomando :)
A presto!

Tamara



Altre foto:  http://visionigustative.blogspot.com/2015/06/rustici-leccesi.html


 DIVAGAmente

Ho una macchinetta nuova, che ho ribattezzato macchinetta Matta. Matta come matta è Silvia e come matta è Maria Teresa, le mie adorate socie che me la hanno regalata per il mio compleanno. Le mie socie sono uniche, e, come dice mia madre "tienitele strette strette!". E chi le molla! La matta Silvia ha detto a Maria Teresa "che ne dici se le regaliamo una reflex, così potrà averne una tutta sua, con un bel cinquantino** in dotazione?" e la ovvia risposta di Maria Teresa "ma come ho fatto a non pensarci prima!". Eccerto!!! Siete due matte, due Amiche da tenere strette strette, mi sostenete quando sono in difficoltà, mi fate ridere come una pazza, mi volete bene non so bene perché! E vi voglio bene anche io... però promettetemi che per il prossimo compleanno non mi regalerete una auto nuova!!!!!
Per inaugurare la vostra macchinetta Matta ho preparato le vostre ultime ricette, la panna cotta strepitosa, e i biscotti Digestive eccezionali, e le ho fotografate, guardate QUI, grazie ragazze, vi adoro!

**Obiettivo da 50 mm



http://visionigustative.blogspot.it/2015/06/panna-cotta-digestive-e-la-macchinetta.html

giovedì 11 giugno 2015

Panna cotta con coulis di fragole - Ricicliamo gli albumi!



Cercavo una ricetta per riciclare la grande quantità di albumi che giaceva nel mio congelatore ché dopo la meringa italiana e le lingue di gatto & Co cercavo altre idee, così la mia attenzione si è fermata su questa panna cotta

INGREDIENTI per 6 stampini (tipo muffin)

250 g panna liquida (fresca, quella da montare)
250 g latte intero
 65 g zucchero semolato 
 60 g miele di acacia (o comunque un miele dal sapore delicato)
125 g di albumi
1 cucchiaino scorza di arancia
1 cucchiaino scorza di limone
1 cucchiaino estratto vaniglia


per la coulis di fragole
150 g di fragole 
1 cucchiaino di zucchero a velo
qualche goccia di limone

Ci occorreranno
6 stampini da muffin in alluminio usa e getta, oppure stampini appositi per panna cotta (no quelli in silicone)
Un litro/un litro e mezzo di acqua freddissima,* io l'ho messa 3/4 d'ora in congelatore.
Una teglia.
Qualche foglio di carta da cucina tipo scottex.**




PROCEDIMENTO

panna cotta

In un pentolino mettiamo la panna, il latte, il miele, lo zucchero e tutti gli aromi meno il cucchiaino di vaniglia. Portiamo pian piano a bollore mescolando, appena raggiunto spegniamo. Aggiungiamo il cucchiaino di vaniglia e lasciamo riposare 1 oretta.

Sbattiamo un poco gli albumi quel tanto da fargli perdere tensione e alla comparsa di bollicine interrompiamo. Filtriamo la miscela di latte, panna e aromi ed aggiungiamo gli albumi.
Amalgamiamo.

Imburriamo gli stampini (evitiamo quelli in silicone, ché pare che in questi la panna non rassodi) e versiamo fin quasi all'orlo, la panna.

Prendiamo una teglia,*** mettiamo sul fondo la carta scottex, mettiamo gli stampini e versiamo l'acqua freddissima fino a 3/4 degli stampini. 

Inforniamo a 160 ° funzione ventilata, oppure 180° in statica, per 1 ora circa, non meno. L'acqua non deve mai bollire! Quindi occhio durante la cottura, in caso, abbassiamo la temperatura.
Terminata la cottura tiriamo fuori la teglia, lasciamo gli stampini per una decina di minuti così senza toccarli poi li togliamo dalla teglia e mettiamo in frigo. 



Coulis di fragole

Prendiamo le fragole, togliamone il picciolo, laviamo ed asciughiamo, lasciamone qualcuna intera per la decorazione e frulliamo le restanti con lo zucchero e qualche goccia di limone. Mettiamo in un pentolino con lo zucchero e un cucchiaino di succo di limone. 
Portiamo a bollore e sempre mescolando lasciamo cuocere qualche minuto per addensare un po'. Spegniamo e lasciamo raffreddare. 
Ho preferito non mettere gelatina o altro addensante per lasciare un sapore più fresco.


*L'acqua freddissima serve a non far formare bolle antiestetiche all'interno della panna cotta durante la cottura.
**Lo scottex serve a non far vibrare gli stampini durante la cottura.
*** Non utilizziamo una teglia troppo grande altrimenti ci vorrà più acqua e gli stampini potrebbero galleggiare. 

Un ringraziamento particolare va a Claudia Saracco del gruppoFB per avermi dato i consigli di cui sopra, per la migliore riuscita.



Provatela, il suo sapore vi sorprenderà e avrete smaltito una notevole quantità di albumi!



Con questa ricetta partecipo al contest di Coccole di Dolcezza - "Albume... che guerra sia"!



lunedì 8 giugno 2015

Biscotti Digestive: il clone


Buon lunedì, cari lettori! :-))))
Oggi una ricettina facile facile, veloce veloce e buona buona. 
Di che parliamo??? 
Di biscotti ovviamente... 

Che sono in preda ad un raptus di biscottite lo sapete già; anche stavolta ho voluto privilegiare sia l'uso di farine speciali (poco o per niente raffinate), zucchero integrale, ma soprattutto l'assenza di uova! 
Ma voi lo sapevate che i biscotti si possono fare pure senza uova?? :-O
Io no! O almeno fino a quando vidi questi che aprirono i miei occhi al mondo dei biscotti home-made. 
Ecco, da allora sono rare le volte in cui leggo una ricetta e non corro immediatamente a provarla. Proprio come è successo per questi che vi propongo oggi. 
I famosissimi Digestive
- Buoni da morire. 
- Leggeri e croccanti con quel gusto di sapidità appena accennato che li rende irresistibili. 
- Sani e gustosi da potersene concedere uno in più a colazione la mattina (uno.. ho detto uno!!) :-DDDD 
- Ideali come base per un fresco cheese cake ora che la stagione estiva è finalmente arrivata. 

Insomma, io l'occasione per farli e rifarli la trovo ogni volta. 
Da quando poi ho trovato uno stampino che li rende anche simili nell'aspetto, è difficile resistere a mettere le mani in pasta. 

"Emmettì, ma non ci dici se sono davvero uguali agli originali?"

Di tante ricette provate, posso dire che questi si avvicinano davvero moltissimo al sapore di quelli di casa McVitie's, soprattutto se si ha l'accortezza di utilizzare burro salato ed un pizzico, ma proprio pizzico, di spezie per biscotti di solito venduto proprio sotto il nome di "mix for cookies". 

"E la ricetta? Dove l'hai trovata?"

La ricetta è di Rosaria, detta Sara, del blog "Di pasta impasta" dove vi invito ad andare per una visita perché lei è davvero bravissima. Grazie Sara per aver condiviso questa ricetta :-))))) 

Bando alle ciance.
Andiamo a vedere come si fanno??? ;-))


 INGREDIENTI 

- 100 g di farina integrale
- 60 g di farina di farro
- 60 g di fiocchi di avena da tritare (oppure direttamente farina di avena)
- 60 g di zucchero di canna
- 90 g di burro salato
- 3 g di lievito chimico
- 4 cucchiai di latte
- la punta di un cucchiaino di ammoniaca per dolci
- mezzo cucchiaino di spezie per biscotti * (mix di cannella, noce moscata, pimento, cardamomo, chiodi di garofano, vaniglia) 
- un bel pizzico di sale (se non mettete il burro salato)

 * mia aggiunta

 PROCEDIMENTO 

- Tirare fuori il burro dal frigo così che inizi ad ammorbidire un pochino.

- Frullare i fiocchi d’avena fino a ridurli in polvere sottile, poi mescolarli con gli altri tipi di farina, unitamente allo zucchero, al lievito, alle spezie, al pizzico di ammoniaca e al sale (se non userete il burro salato).

- Incorporate il burro precedentemente ridotto a dadini, lavorando rapidamente l’impasto con la punta delle dita finché tutta la farina sia diventata come sabbia bagnata.

- A questo punto aggiungere il latte mescolando prima con una forchetta e poi lavorare l'impasto con le mani per farlo diventare liscio e ben amalgamato.

- Formare una palla, appiattirla un po' ed avvolgerla in un foglio di pellicola lasciandola riposare in per almeno 20/30 minuti.

- Trascorso questo tempo, stendere l’impasto tra due fogli di carta forno o su di un piano leggermente infarinato a 5 mm di spessore circa; con un taglia biscotti ricavate dei dischi di 6-7 cm e mano a mano poggiarli su una placca da forno ricoperta da apposita carta.

- Mano a mano che si formano i ritagli, teneteli da parte e dopo aver rilavorato brevemente l'impasto
per compattarlo e renderlo uniforme, procedere con la formatura di altri biscotti  e procedere fino ad esaurimento impasto. ;-)

Ora,se non avete un apposito stampino, divertitevi a bucherellarli con una forchetta o con uno spiedino.
Questa operazione assolve due funzioni: una di tipo estetico rendendo la superficie del biscotto molto graziosa e la seconda di tipo "strutturale", in quanto evita che l'impasto, in cottura, si gonfi troppo per via del lievito presente ;-)

Accendere il forno a 190° ed infornare per 15 minuti o fino a quando i biscotti assumeranno un bel colore ambrato.
Lasciate raffreddare su una gratella.
Sgranocchiate. :-)))))))))))
Oppure fate come me, che quando scopro una nuova bontà non perdo mai occasione di impacchettare, infiocchettare e regalare a chi passa nei dintorni della mia cucina ;-)





Qualche notizia in più 

La ricetta per fare i Digestive nacque nel 1876.
Storicamente vennero chiamati così perché nel loro impasto veniva aggiunto il bicarbonato di sodio che aveva due funzioni: da un lato "digeriva" l'amido presente nella farina prima della cottura (un po' la stessa funzione che ha il lievito) e dall'altro rendeva questi biscotti più leggeri e facilmente digeribili. 
Ma i biscotti Digestive divennero un marchio solo più tardi, nel 1892, quando il direttore della ditta McVitie's lo brevettò. 
La McVitie's è ancora oggi la ditta che produce i Digestive originali, Sono usati come i biscotti comuni per accompagnare il tradizionale tè inglese, ma anche caffè, orzo o cappuccino o un altro liquido caldo nel quale venire immersi, poiché hanno la capacità di ammorbidirsi rapidamente senza sbriciolarsi, ma possono essere usati anche come base per creare altri dolci, tra cui il più famoso è sicuramente la cheesecake. 
Nei Paesi anglosassoni, amanti dei gusti che mescolano dolce e salato, i Digestive vengono usati anche in sostituzione dei crackers per spalmare il formaggio fresco.



Bene, è ora di un bel caffè no?
Lo prendiamo insieme sgranocchiando un bel biscotto? :-)))

Buona settimana, per tutte le cose belle che avete nel cuore e non dimenticate...


Siate lieti, sempre!

A presto!
Maria Teresa

mercoledì 3 giugno 2015

Crespelle al grano arso di Maya, si fa tutto prima!



Ed eccolo che ritorna.
Lui, il grano arso dico!

Ognuno dei destinatari di quel prezioso sacchetto ricevuto in dono, di cui vi parlammo QUI, se lo è tenuto stretto stretto e ne ha riservato l'utilizzo per qualcosa di davvero speciale.
Stavolta è stata Maya a farlo.
E noi abbiamo goduto della sua preparazione.
Un rotolone di crespelle fatte con la farina di grano arso, appunto, ed  un ripieno meraviglioso, ricco di tanta verdura, mortadella ed il tutto armonizzato da una besciamella fantasmagorica!

Era una domenica di marzo, in cui la solita banda (Maya, Frankie, e le Svalvolate, cioè noi) si è riunita per un incontro conviviale ricco di chiacchiere e tante cose buone da mangiare preparate da ciascuno.
E quando è arrivato il momento di gustare il primo, un cartoccio fumante si è manifestato sotto i nostri occhi, e mentre tutti si allungava il collo per cercare di capire cos'era che emanava quel profumo da svenimento, ecco qua che la nostra piccola peste ci presenta un magnifico rotolone di crespelle che già solo alla vista lasciava presagire quello che poi sarebbe stato un gusto stratosferico.

Il tempo di tagliarlo e distribuirlo nei piatti che già eravamo con la forchetta in mano e la bocca piena, tranne lei, Maya, che tentava invano di farci notare tutti i difetti inesistenti di quel meraviglioso rotolo.
E poi c'è stato un ritardatario che, arrivato dopo pranzo, si è avvicinato (in modo fortuito ma allo stesso tempo disinvolto) al tavolo imbandito di ogni ben di Dio; con nonchalance degna di nota, ha provveduto a spazzolare le ultime porzioncine rimaste di questo crespellone... rimanendo entusiasta nonostante fosse ormai freddo e chiedendo più volte alla propria consorte di replicarlo anche a casa propria!!!! :-DDDDD

Maya tesoro, quel piatto ci è piaciuto talmente tanto che ciascuno di noi lo ha fatto a casa anche più volte, e dunque abbiamo pensato a questa sorpresa per te, per dirti grazie e per dirti che davanti ai fornelli continui ad essere un vero e proprio portento!
La solita banda  si è divertita tantissimo a preparare queste crespelle, parlarne, anche in termini ehm... goliardici, programmare, stabilire e, finalmente, pubblicare! Anche se Francy non è riuscita a postare, anche lei hai rotolato insieme a noi!
Di seguito ci sono i nostri rotoli, qualcuna ha sfornato dei veri serpentoni! Una a caso:)



INGREDIENTI

dosi per 2 rotoli (per 6 persone normali o 8 che magneno poco)

per le crespelle
160 g di farina 00
  40 g di grano arso
500 g di latte
    4    uova grandi
    1    pizzico di sale
  q.b.   di olio o burro (2 cucchiai o una noce)


per la besciamella allo zafferano
  30 g di farina
  30 g di burro
200 g di acqua di cottura delle verdure
150 g di latte
1 bustina di zafferano
q.b. di pepe e sale

per il ripieno e la finitura
410 g di besciamella
200 g di stracchino (o crescenza o 100 stracchino e 100 mascarpone)
120 g di mortadella
500 g di broccoli siciliani o cime di rapa già mondati
q.b.  peperoncino, sale, aglio, olio
q.b. parmigiano
q.b. burro in fiocchi



PREPARAZIONE

Preparare, anche il giorno prima, le crespelle.
- Setacciare le due farine.
- Con un frusta (elettrica o a olio di gomito) sbattere le uova e il sale in una ciotola.
- Aggiungere le farine e continuare a mescolare, cercando di evitare la formatura (formatura??? si capisce che siamo fissate coi lievitati???) la formazione di grumi.
- Aggiungere poco alla volta il latte. Nel caso i grumi, universalmente riconosciuti come indomite spine nel fianco di creme e massaie, si siano ovviamente formati contro la nostra volontà, passare il composto al setaccio.
- Coprire la ciotola con pellicola e far riposare in frigo per mezzora (o fino quando si sia pronti a fare le crêpes).
- Imburrare o oliare una padella di circa 22/24 cm di diametro, e cuocere le crespelle. Dovrebbero uscirne 12. Se ne escono meno... la prossima volta fatele più sottili o usate una padella più piccola. Stavolta arrangiatevi!

Preparare, anche il giorno prima, o qualche ora prima, insomma quando volete prima, la besciamella allo zafferano.
- Setacciare la farina.
- Scaldare il latte e l'acqua di cottura della verdura mescolati.
- In una casseruola (dite la verità, quando siete a casa dite mai "passami la casseruola??") far sciogliere il burro su fuoco basso, poi, di botto e in un sol colpo, aggiungere la farina.
- Mescolare con una frusta per evitare i famigerati grumi, fino a quando il roux (scusate il francesismo) diventerà biondo e si staccherà dai bordi della casseruola (ma ci arriva ai bordi??).
- Aggiungere poco alla volta la miscela di acqua e latte e continuare a mescolare.
- Aromatizzare con sale, pepe e zafferano.
- Cuocere 5-6 minuti, fino a quando la besciamella si sarà addensata (se i grumi non si sono sciolti, passare al setaccio di nascosto, e non confessare mai di averlo fatto! a noi le besciamelle vengono sempre lisce e vellutate vero?).
- Se si è proceduto con largo anticipo e necessita conservare la besciamella, coprire con pellicola a contatto, far raffreddare e poi conservare in frigorifero. Altrimenti, continuare come di seguito.
- Aggiungere i formaggi freschi in pezzi (crescenza, o stracchino e mascarpone) e continuare a mescolare fino a quando non siano completamente sciolti.

Cuocere la verdura (anche queste si possono preparare prima! sicuramente prima della besciamella)
- In una padella soffriggere l'aglio e il peperoncino fresco tritato nell'olio. Spegnere il fuoco e lasciar insaporire.
- Lessare i broccoli o le cime di rapa in acqua salata.
- Scolare la verdura ricordandosi di conservarne l'acqua (naturalmente ricordarsene prima!).
- Saltarla nella padella con l'olio e il peperoncino (l'aglio è meglio toglierlo).


Comporre il rotolo di crespelle.
- Su un foglio di carta forno imburrato disporre le crespelle sovrapponendole un po' così da formare un rettangolo.*
- Tappezzare il rettangolo di crêpes con le fette di mortadella.
- Spalmare le fette con la besciamella allo stracchino.
- Distribuirvi sopra la verdura.
- Arrotolare le crespelle aiutandosi con la carta forno.
- Chiudere le estremità a caramella.
- Cuocere a 180 per circa 25 minuti.
- Aprire la carta, cospargere il rotolo con il parmigiano e qualche fiocchetto di burro e far gratinare per altri 5 minuti sotto il grill.
- Prima di servire, consigliamo di aspettare qualche minuto che il rotolo si assesti...si rassetti...si riposi...insomma, se aspettate un po' prima di tagliarlo a fette e servirlo è meglio, onde evitare che si spatasci sotto il taglio del vostro coltello!

*(Tam la prima volta ha composto i rotoli sul tavolo e non si è accorta che  aveva fatto due serpentoni lunghi oltre 60 cm, costretta poi a cuocerli a staffa di cavallo! Quindi, onde evitare le esagerazioni tipiche della svalvolata salentina, suggeriamo di stendere le crêpes direttamente nella teglia dove verranno cotte, così sarà più facile rientrare nelle giuste dimensioni!).




Qualche consiglio: Questo rotolo è estremamente versatile, si possono sostituire le verdure con altre di stagione, sostituire i formaggi con altri a pasta molle come quelli suggeriti nella ricetta, o grattugiati se stagionati, si possono aromatizzare con erbe varie (per esempio, con melanzane e zucchine suggeriamo la menta), e anche la mortadella si può omettere in favore di altri insaccati (però quanto è buona la mortazza!).
Lo zafferano? Se in pistilli è meglio.
Ah, si può anche congelare, già cotto e porzionato! Noi abbiamo usato le vaschette microfreezer (cioè quelle che passano direttamente dal freezer al microonde), ottima soluzione per le situazioni di emergenza. Insomma, non avete scuse, questi rotoli s'hanno da fa'!




Maya, non vediamo l'ora che arrivi la data del prossimo incontro, chissà cosa ci preparerai!
Ti vogliamo bene.

Tamara, Silvia, Maria Teresa