mercoledì 27 febbraio 2019

Un cartoccio a sorpresa: orata con crostacei e frutti di mare.


Alcune ricette nascono così, quasi per caso, proprio come questa che propongo oggi.
Il mese scorso, davanti al banco del pesce, non sapevo proprio cosa scegliere. Guarda di qua che ti riguarda di là, mentre mi rassegnavo alla solita orata al cartoccio, ho avuto un guizzo incrociando lo sguardo del gambero e, poco più distanti, i colori iridescenti dei gusci dei frutti di mare.
È stato un attimo immaginare il risultato: un semplice cartoccio, si sarebbe trasformato in qualcosa di  più gustoso e profumato!
Un secondo che racchiude tutti i sapori del mare lasciando spazio al gusto e perché no, anche alla leggerezza! ;-)


INGREDIENTI (a persona)

350 g di orata freschissima (intera ma eviscerata)
3 cozze
6 vongole veraci spurgate
1 gamberone
2 pomodorini tagliati a filetti
1 cucchiaino d'olio (facoltativo)
prezzemolo, maggiorana e timo
tocchetti di pane abbrustolito

Sciacquare l'orata con acqua fresca corrente, soprattutto nella zona delle branchie, poi tamponarla con carta da cucina e lasciarla scolare nel frattempo che puliamo molluschi e crostacei.
Togliere il filamento esterno delle cozze e sciacquare anch'esse insieme alle vongole; di seguito pulire il gamberone partendo dalla testa (schiacciandola un pochino e passandola più volte sotto l'acqua) per poi incidere il dorso con un coltellino eliminando il filino scuro interno. 
Procedere ora alla composizione del cartoccio. Stendere un foglio di alluminio (capace di contenere la dimensione del pesce intero) e su di esso un foglio di carta forno delle stesse dimensioni.
Posizionare al centro l'orata ed inserire il gamberone nella pancia (in modo che in cottura non asciughi troppo), poi mettere le erbe aromatiche, le cozze e le vongole sparse, e per ultimo i filetti di pomodorini. Ungere appena con un filino d'olio (ma anche no) e chiudere bene il cartoccio.
Posizionarlo su una teglia e cuocere in forno a 180° per 25-30 minuti, oppure a 150° per 45-50 (se preferite la cottura lenta a bassa temperatura).
Nel frattempo preparare i crostini di pane da servire unitamente al cartoccio, all'interno del quale si formerà una sorta di guazzetto in cui pucciarli.
Una volta trascorso il tempo di cottura, posizionare il cartoccio su un piatto per ogni commensale e servirlo chiuso. Ognuno, aprendolo, troverà la sorpresa. :-DDDDDDDDDDDD
Dai che oggi si va al mare! A tavola, però! ;-)


L'ORATA: conosciamola meglio.

L'orata è presente in tutto il bacino del Mediterraneo e nell'Atlantico orientale, dall'estremo sud delle isole Britanniche a Capo Verde. È un pesce strettamente costiero e vive tra i 5 e i 150 m dalla costa; frequenta sia fondali duri che sabbiosi, è particolarmente diffusa al confine fra i due substrati. Normalmente conduce una vita solitaria o a piccoli gruppi ed è molto comune nei mari italiani.
L'orata è oggetto di pesca sportiva e commerciale su tutte le coste mediterranee. In crescita è l'allevamento in acquacoltura, importante voce dell'economia di molte località costiere lungo tutta la costa europea mediterranea. In Italia particolarmente rinomato è l'allevamento (in vasca a terra come in gabbie in mare) nelle lagune adriatiche e lungo le coste toscane soprattutto nella Laguna di Orbetello e nella zona di Capalbio e Ansedonia.
Le orate pescate presentano carni più magre di quelle d'allevamento (dovuto alla minor possibilità di muoversi e alla maggior quantità disponibile di cibo di queste ultime); viene inoltre segnalato, da un punto di vista nutrizionale, anche un maggior contenuto di acidi grassi essenziali.
Come fare, quindi, a riconoscere un pesce d’allevamento da quello pescato?
È il dubbio più frequente che ci assale davanti ad un bancone del pesce che espone un ricco ed invitante assortimento. Per prima cosa bisogna sapere che la normativa europea prevede che il consumatore venga edotto circa la provenienza e la storia dei prodotti che acquista, tramite la cosiddetta “etichetta parlante” apposta sui prodotti in vendita.
Nel caso del pesce, l'etichetta dovrebbe riportare, oltre alla denominazione della specie e la zona di produzione, anche il metodo di produzione, ovvero se proviene da allevamento o se è pescato.
Ma quali elementi possiamo valutare quando l’etichetta non riporta queste informazioni oppure nel caso in cui le informazioni riportate ci lasciano un po’ titubanti?
Gli esperti sostengono che è possibile riconoscere la differenza tra pesce pescato ed allevato anche dall’aspetto.
Vediamo quindi quali sono le caratteristiche da tenere in conto per fare la scelta giusta. 
Dimensione: il pescato difficilmente ci offrirà la possibilità di scegliere tra pesci che presentano tutti la stessa dimensione. Il primo dubbio, quindi, deve sorgere quando ci troviamo a dover scegliere tra orate tutte uguali.
Tonicità: i pesci pescati sono molto più tonici e non presentano irregolarità nella pelle che invece possono presentarsi negli esemplari costretti a vivere in vasche sovraffollate.
Squame: alcuni sostengono che il pesce pescato presenti delle squame dai colori più brillanti.
Consistenza delle carni: la carne del pesce pescato, abituato ad una vita meno sedentaria, è generalmente più magra rispetto a quella del pesce d’allevamento e tende a mantenersi più compatta anche in cottura (questo dato è confermato dal Ministero delle Politiche Agricole secondo il quale il pesce allevato con metodi intensivi ha carni più grasse, meno toniche ed un sapore di mare meno intenso).
Provenienza e stagionalità: un altro elemento da considerare per poter meglio distinguere un pesce allevato da un pesce pescato è la sua stagionalità: anche il mare, infatti, proprio come la terra, ha un suo ciclo vitale da rispettare e la disponibilità di pesce varia di mese in mese, mentre il pesce di allevamento non conosce stagionalità.

Con questo è tutto!  A rileggerci prestissimo con una golosissima ricetta! ;-)
Emmettì.



16 commenti:

  1. Ottima idea cara Emmetti'cucino spesso l'orata in vari modi, mai così sorprendente.grazie e una buonissima giornata.

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    1. Ciao Dani! ♥
      Felice che questa proposta ti sia piaciuta! :-))))
      Buona domenica in corso.
      Un abbraccio grand! :-*

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  2. Emmetì...! Eccoti qua ! Sempre fantastiche ricette. Tutte le volte che le ho fatte - successone col tuo toscano - sono descritte talmente bene che riescono sempre. Prima o poi passerai da Rimini per un bicchiere (due, tre, dieci...) di Sangiovese doc !

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    1. Ahhahahahahahaha, Vincenzo!
      So che ti deluderò, ma non bevo vino; però adoro le piade e potrei mangiarne anche tre di fila! :-DDDD
      Rimini mi piacerebbe tanto visitarla! Chissà, magari in occasione del prossimo Sigep.
      Ma che bello che replichi le nostre ricette! Mandaci qualche scatto e saremo felici di condividerlo nella nostra pagina dedicata a voi lettori!
      Vincenzo, grazie ancora!
      Buon pomeriggio. :-))

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  3. Tau stellina!!!
    Guarda...io i prodotti ittici non li amo molto. Fino all'anno in cui abbiamo trascorso quella bellissima giornata insieme, non riuscivo nemmeno a tollerare l'idea di poterli veder sguazzare nei miei pressi...poi però (sempre quell'anno) li ho visti davvero sguazzare vicino a me (era una famiglia di sogliolette) ed è stato così bello!! Non riuscivo a distogliere lo sguardo! :-)
    Ad ogni modo...tutte queste parole per dirti che nonostante non sia una grande fan degli abitanti dell'acqua in generale, ho letto con tantissimo interesse le informazioni per conoscere meglio l'orata! Grazie mille :-)
    Un abbraccio (che estendo anche alle tue adorate ed adorabili socie)

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    1. Riccia, tesoro bello!
      Perdonami se arrivo solo ora a risponderti. :-((
      Son felicissima tu abbia superato lo scoglio (tanto per rimanere in tema marino) di veder sguazzare i pesciotti nei tuoi pressi! :-))) E chissà che meraviglia la visione della famigliola di sogliolette! ♥
      Altrettanto felice che l'approfondimento sull'orata tu l'abbia trovato interessante.
      Grazie a te, sempre!!! ♥
      Mi prendo il tuo abbraccio, lo moltiplico per tre (senza nessun resto) e lo rilancio a mo' di tornado per fartelo arrivare in modo che tu possa sentirti avvolta da tutto il nostro affetto!
      A presto!!!! :-* :-* :-*

      p.s. Sono appena passata dalla tua cucina e rimasta piacevolmente colpita dalla novità! Ma che bellissima cosa! ♥

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  4. Questo è davvero un cartoccio con i fiocchi ;-)

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    1. Elenuccia cara, ma grazie!!!! :-DDDDD
      Un bacio e l'augurio di dogni belli! :-*

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  5. Ragazze che spettacolo, qui c'è davvero tutto il Mediterraneo in un solo piatto! Adoro queste pietanze, sono così profumate di mare, un concentrato di gusto senza ulteriori aggiunte che lo possano appesantire: è l'unico modo in cui amo i prodotti del mare, quando ne mantengono il profumo... ed è light quindi perfetto per me! Bravissime, lo farò di certo!
    Un bacione :)

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    1. Ciao Tatiana! :-)))))))))))
      Hai colto l'essenza di questo piatto: profumo di mare e concentrato di sapore! ;-)
      Felicissima che questa idea ti sia piaciuta.
      Bacio grande anche a te e buon proseguimento di giornata!
      A presto! :-*

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  6. Un cartoccio che mangerei proprio volentieri, buono e gustoso. Da quando ho i bambini cucino molto più pesce di prima e la cottura al cartoccio è una delle mie preferite. Perchè rimangono dentro tutti i profumi e il pesce ha un sapore in più. Sopratutto noi, al nord, dove diciamolo, il pesce non è che sia poi così fresco. Un abbraccio Emmetì, a presto

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    1. Bella Terry, ciao!!!!!
      Sì, il cartoccio garantisce tutto il sapore e il profumo del mare.
      Non ti credere, sai? Anche qui da me è sempre più difficile trovare un buon pesce fresco. D'altra parte, nel corse dei tempi, abbiamo depredato il mare senza scrupolo alcuno (per non parlare dell'inquinamento) e ora ci godiamo i risultati! :-/
      Abbraccio grandissimo anche a te! :-* :-* :-*

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  7. E qua mi cogli proprio nel momento di ansia pre-estiva e tentativi mal riusciti di diete “da lunedì” amica mia e quindi il tuo cartoccio cade proprio a fagiolo. Tra l’altro l’orata è anche il mio pesce preferito e oltre che il sapore il tuo cartoccetto è anche bello bello quindi fa conto di avermi fatto un regalo personale tesorina mia
    ❤️❤️❤️

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    1. Ma dove me lo son perso questo commento?!?!?!? :-(((
      Perdonami se ti rispondo solo ora.
      Addirittura un regalo personale, tesorina?
      Ahahhahahahha, lasciamo perdere i tentativi di "dieta da lunedi"; noi dovremmo proprio chiudere a chiave la porta della cucina!!! :-DDDDD
      Ti stritolo in un abbraccio, Amica mia dolcissima! ♥

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  8. Such an amazing article. Great share. Thank you. Loved it very helpful.

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