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martedì 28 ottobre 2014

Taieddhra cioè Tiella oppure Tiedd, come dire Pataterisoecozze


La taieddhra, o Tiella, o Tiedd, è un altro piatto salentino di origine ba... bar.... bare.... (dai Tam, ce la puoi fare!) barese, ok barese! Come la focaccia barese, ricordate? Ecco, anche questo, tipico della tradizione pugliese, è nato in quel di Bari. Forse era per questo che è stata per anni una spina nel fianco!*
Ne vado pazza ma fino a poco tempo fa non riuscivo proprio a farlo. Una rabbia! Non sopporto di non riuscire a fare qualcosa che voglio voglio voglio fortissimamente voglio, non lo sopporto. Ogni volta che ci provavo, immancabilmente si finiva per mangiare frise al pomodoro (valida alternativa, per carità, ma il senso di sconfitta mi avrebbe fatto andare di traverso pure una torta al cioccolato!) . Una volta rimanevano durissime le patate, un'altra il riso, un'altra ancora le cozze (?), e poi tutto scotto e l'ultima volta era duro tutto... Niente, avevo dovuto rinunciare, anche dietro gentile invito dei commensali della mia tavola, che già, al "Pataterisoecozze" risposta alla loro domanda "che si mangia?", con sguardo mesto e smorfia di delusione prestampata in faccia, si preparavano spiritualmente... alle frise al pomodoro!

Poi è arrivata lei, Ornella, la Signora del web, uno dei miei fari culinari, che mi ha svelato tutti i trucchi! Anzi, li ha generosamente svelati a tutti, QUI, consiglio vivamente di leggere questo vero e proprio trattato, soprattutto se anche per voi questo tipico piatto salentino rappresenta un vero e proprio tallone d'Achille. 

E finalmente, Tahieddha fu! Anzi, Pataterisoecozze tuttattaccato, piatto unico a base di pataterisoecozze,  immancabile nelle cucine salentine e spero, presto, anche nelle vostre.



*(L'antagonismo Lecce-Bari ce l'abbiamo nel dna! Ovviamente è solo un modo per stuzzicarci e provocarci simpaticamente:)




 RICETTA

Taieddhra o Pataterisoecozze

teglia in alluminio da 36 cm per 8/10 persone (per metà dose si usi una teglia da 24 cm)
 


 Ingredienti: 

-     1 Kg di patate a pasta gialla
-     2 Kg di cozze nere
-    650 g di riso (Roma o Arborio)
-    500 g di pomodorini (fiaschetti o a grappolo)
-        1 zucchina di stagione (facoltativa)
-        1 cipolla
-        2 spicchi di aglio (o aglio in polvere)
-   q.b.  formaggio pecorino stagionato
-   q.b. olio evo
-   q.b. prezzemolo
-   q.b. sale e pepe



Preparazione: 

- Mettere il riso a bagno in acqua tiepida leggermente salata per mezz'ora prima di sistemare la teglia.

- Lavare le cozze, raschiarle, aprirle, possibilmente a vivo,  lasciando il frutto in una valva, e raccoglierne l'acqua.
- Filtrare l'acqua delle cozze attraverso un telo o un tovagliolo, perché siano trattenuti tutti i residui.

- Tagliare i pomodori e condirli con olio aromatizzato all'aglio (leggi nota di pertinenza), sale  e pochissimo pecorino.  Io ci aggiungo anche mezzo bicchiere di acqua e recupero altra acqua di pomodori da altri pomodori, tanto poi i pomodori li congelo e li uso quando servono nei sughetti. I pomodori...

- Tagliare la cipolla sottilissima. Io l'ho grattugiata e aggiunta ai pomodori, ma non si fa, assolutamente non si fa! A meno che anche tu... (leggi nota di pertinenza).

- Tagliare le patate (e le zucchine, se si usano) sottilissime, con la mandolina o con l'affettatrice.
- Condire le patate (e le zucchine) con olio, poco sale, prezzemolo, poco pecorino e pepe.

- Nel frattempo, mentre si fanno queste operazioni, dopo mezz'ora di ammollo, scolare il riso e condirlo con  il sughetto creato dai pomodori conditi e l'acqua, un goccio d'olio, poco pecorino e prezzemolo.



E finalmente si passa al montaggio!

- Oliare leggermente la teglia,
- spargere qualche pomodoro qua e là (e qualche anello di cipolla, se non si è optato per la grattugia)
- disporre uno strato di patate (e zucchine),
- poi uno strato di cozze (se ne avanzano, eliminare le valve e aggiungerle a quelle già stese o condirle con limone e mangiarle!),
- condirle con pepe, prezzemolo e aglio tritato (o in polvere se... vedi nota di pertinenza ).
- Con le mani sgranare il riso sopra le cozze (non si deve fare uno strato alto, tipo risotto! Uno strato sufficiente a coprire le cozze, che devono "contenere" il riso nelle loro valve). Quindi, diciamo, aggiungere riso finché non si vedono più le cozze e fermarsi.
- Aggiungere i pomodori conditi, la cipolla (se non grattugiata nei pomodori), una spolverata scarsa di pecorino (ricordiamo che abbiamo già condito tutto prima!) e un giro d'olio.
- Chiudere con uno strato di patate (e zucchine),
- condire con qualche pomodorino ancora, prezzemolo, aglio tritato o in polvere, pepe, un filo d'olio, pecorino (pochissimo).
- A filo del bordo della teglia, cominciare ad aggiungere l'acqua filtrata delle cozze e altra acqua normale, finché non raggiunge l'ultimo strato di patate (far attenzione a non superarlo, sennò tutto il condimento superiore si scioglie nell'acqua).
- Coprire con alluminio e mettere la teglia sul fornello a fiamma media fino a far prendere il bollore mentre si preriscalda il forno a 220°-250° C.
- Infornare e abbassare la temperatura a 180 gradi ventilato o 200 statico
- Cuocere circa 45 di minuti, avendo cura, a metà cottura, di togliere la stagnola sopra e gratinare gli ultimi minuti.
- Far intiepidire prima di servire.
- Ammesso il bis (anche il ter)



DI PERTINENZA

- A casa mia non mangiano aglio e cipolla, e così io cucino con aglio e cipolla, irrinunciabili, ma uso 2 trucchi.

1) Insaporisco preventivamente l'olio con l'aglio (in una tazza metto olio, 2 o 3 spicchi d'aglio tagliati a metà, copro con un piattino e metto nel microonde 1 minuto, giusto il tempo che l'olio si scaldi), oppure uso l'aglio in polvere. Le cipolle invece le grattugio. Di solito quando le compro le sbuccio, piango una volta per tutte e poi le congelo. Ciò fa sì (il congelamento e il pianto cumulativo) che sia più facile grattugiarle o affettarle con la mandolina, e non si piange più perché le lacrime sono già state versate prima... credo...

2) Usarla sempre, ove previsto, MA negare, negare sempre, al pari di un marito che tradisca la moglie, anche di fronte alla prova provata, negare sempre! Alla domanda, posta con sguardo torvo e protesta pronta, "Hai usato l'aglio? C'è la cipolla?" rispondere angelicamente  NO! NO! NO! Giammai! Non ci sono né aglio né cipolla, né rossa né bionda né tinta! Negare negare negare!

 
DIVAGAmente


 d'autunno

piccolo pensiero

Ottobre malinconico
profumato di erba bagnata
l'enfasi dei colori assopisce nell'oro
la nebbia promette musiche d'ombra flessuose
il vento inveisce contro il languore affamato dell'aria




 
Lo
sguardo
cattura
il
cielo
rosso
caduto
in
grembo
all'ultima
foglia.





Tamara






martedì 21 ottobre 2014

Cin Cin! Un anno di blog: torte condominiali e parole a colori

E' passato un anno da quando il Condominio ha aperto i battenti. Una scommessa la nostra, riuscire a coabitare in tre uno spazio comune, superare la paura di non essere all'altezza, imparare a scrivere, fotografare, raccontare (oddio, siamo ancora all'asilo!), cucinare (beh, diremmo che in questo caso siamo un po' più avanti:), lottare con i codici html (non finiremo mai!).
Ci eravamo dette "proviamoci! Se non va, affittiamo casa e partiamo per l'Australia!"  In realtà ognuna di noi ha avuto, a turno, e per ragioni diverse, la tentazione di scappare e abbandonare il tetto condominiale! Ma nel frattempo abbiamo perso il titolo di "coinquiline" per diventare "Amiche", e ciò ha significato poter contare l'una sulle altre nei momenti di difficoltà, anche nella gestione del blog. Non dilunghiamoci su questo, lo faremo in altre occasioni. Quello su cui ci dilungheremo (avevate dei dubbi?:), invece, è il motivo per cui val la pena vincere quella scommessa, espresso meravigliosamente dai pensieri dei  nostri lettori, pochi ma buoni (ottimi, superlativi, meravigliosi!) ,che colorano il nostro piccolo blog condominiale.

Quindi spazio ai colori dei nostri amici blogger, e alle torte condominiali!

cin cin!!!


LE PAROLE A COLORI DEI NOSTRI AMICI BLOGGER

Voi siete il condominio più pazzo del mondo e io vi adoro!!!! Dietro ogni piatto c'è una storia, e poi c'è la vostra. Come non amarvi????

...qui si mangia, si ride, si riflette, si sorride. Qui ci si siede in amicizia e si ascolta, si guarda, si annusa e si sta fra amici. Qui siamo al sicuro. Questo è l'effetto che mi fate voi tre, sappiatelo, io qui mi sento a casa. Adoro i vostri post, adoro voi, adoro le vostre ricette, siete bravissime tutte e tre! Grazie ragazze, grazie di esistere!

Care condomine, visto che ho vari post arretrati, se vi mando un'email in cui spiego come fare le mie ricette me le pubblicate voi sul vostro blog? :D :D :D E magari pure con le vostre foto, che sono migliori assai delle mie?? :D :D :D Che cosa golosissima che avete fatto!!!
 
(...)Insomma, ogni tuo post è ricco: ricette, storia, scienza, belle foto, ironia, svalvolatezza...
E metti tutto insieme amorevolmente! Che altro aggiungere? :)))

Già un leggero sorriso increspava le mie labbra mentre guardavo le foto e ti immaginavo con tutti gli ingredienti in mano che preparavi il set fotografico per la ricetta ... poi ti leggevo e il sorriso si allargava sempre più, sulle tue battute per il fatto che non avresti divagato (!!) quando poi sono arrivata a ingredienti per 4 persone normali o 6 a dieta!!!!! Me fai morì, sempre e comunque me fai morì dalle risate!

PS: ma com'è che con te divento così scemetta? non sono così nella vita vera, lo giuro! riesci a trasmettermi tanto buonumore e positività da farmi regredire alla stupideria adolescenziale... devo solo capire se sia un bene oppure no, ahahahahah!!!

No scusate volevo dirvi che io vi ODIOOOOO! sono ingrassata 3 kg solo scorrendo il post ! nunsepoffa!!


Avrei voluto fare un ingresso trionfale con squilli di tromba, rulli di tamburi e via discorrendo ma poi ho pensato che se come me anche tu trovi che i primi perforino i timpani ed i secondi rimbombino nello stomaco allora forse forse non ti farei tutto sto piacere...(...) Ma grazie a voi come sempre per il vostro animo travolgente!!! Sai...volevo andare contro tendenza: tanta gente lotta per conquistarsi un angolo di paradiso. Io, invece, senza alcuno sforzo mi sto garantendo ombrellone e sdraio all'inferno ^_^. 

Tamara, Emmettì, Esseppì...siete fantastiche, siete uniche, siete adorabili...(segue, ancora me devo ripija'!)

Sono felice...ma tanto tanto tanto felice di avervi conosciute ed incontrate nel bellissimo blog di Piero che avete saputo descrivere e dipingere con le vostre parole...con i vostri gesti.ed in effetti il termine giusto è dipingere perchè persone come lui sono opere d'arte uniche e persone come voi artisti introvabili! Vi voglio tantissimo bene svalvolate mie!

Ammazza che meraviglia! L'amicizia quella vera sincera senza smancerie finte ma solida di sentimenti puri mi emoziona più di ogni altra cosa al mondo! Fossi ancora a Roma mi sarei buttata in mezzo a voi belle svalvolate!!! Alle ragazze del condominio dico che siete state uniche, (...)Grazie a tutti voi,mi date gioia ogni volta che vi leggo!!

Bello, bello, bello! E originale questo blog! Mette allegria (ed acquolina) anche in giornate grigie come quella di oggi. Sono davvero contenta di essere approdata qui, "surfando" qua e là :)
Senza pensarci due volte (ce ne sarebbe bisogno?!) entro in questo frizzante e goloso mondo.
Godendomi un bel giretto tra i vostri stuzzicanti post, vi saluto con un largo sorriso!


Sono contenta di essere approdata sul tuo blog, dopo aver letto il tuo post con molto interesse, non posso che lasciarti i miei complimenti più sinceri! Per la costanza, la voglia di sperimentare e la passione che trasuda da ogni tua parola! E poi, è bellissimo perché pare di stare in un grande e meraviglioso laboratorio di pasticceria! :-D"

(...) leggere le tue ricette mi mette SEMPRE di buon umore. E sì che è risaputo che io sono una tipa ombrosa, una di quelle che gli salta ma mosca al naso e pianta grane e musi in giro per niente.... vengo da te e mi diverto a sorridere.

(..) però sono contenta che ci "rivediamo" nei nostri blog, con nuove ricettine, condividendo qualche racconto di vita,...mi tira su il morale, mi stimola, mi distrae, mi fa venire voglia di sperimentare! :-)))

Belle le mie ziette!!! speciali e svalvolate q.b.:D  anche io vi saluto ma al contrario : BEN(RI)TROVATE!!! Mi mancate, vi mando mille baci!!

Zipie', ma che me significa 'sta foto? Significa che oggi apre un nuovo blog di cucina! ...mmmmm famme capi' mejo! Hai presente quelle tre svalvolate di ZiaTamEsseppì ed Emmettì?  Quelle che si sono conosciute virtualmente qui sul mio blog e che per mesi non hanno fatto altro che casciara qui da me? ...mmmm me pare de sì...sì sì, (...) Tanto hanno detto e tanto hanno fatto che alla fine si sono decise a farsi un blog tutto loro!!! E che blog!!!
(Piero ci dedicò addirittura un post! Grazie ancora, sei stato il nostro cupido!)


LE TORTE CONDOMINIALI

L'anno scorso, per accogliervi nella nostra cucina, pubblicammo un menu completo, oggi invece....tortiamo!! Comincia...
...SILVIA







​​Questa tarte ai pomodorini  è speciale tre volte, sì proprio come noi tre svalvolate. Vi spiego!
  1. E'stata scelta per il nostro compliblog.
  2. E'stata una protagonista del pranzo-raduno di noi svalvolati.
  3. La fetta di questa tarte è stata immortalata dal grande Ziopiero!

Ingredienti (ricetta presa da qui)


- 450 g pomodorini ciliegini
-   40 g di pinoli tostati
-   20 g di zucchero semolato per caramellare
-     2 cucchiai di pesto alla genovese (il mio)

per la frolla salata

- 200 g farina 00 (io Petra 5)
-  70 g di burro  pezzetti
-  30 g pesto alla genovese
-     2 uova piccole
-    4 g di sale
-  10 g di pecorino grattugiato ( io romano)

Stampo tondo da 22 cm

Procedimento

Lavare asciugare e tagliare i pomodorini a metà.
Aggiungere qualche pizzico di sale e mettere a scolare ľacqua di vegetazione in un colapasta per una mezz'ora.

Preparare la frolla mettendo nella planetaria, gancio ad uncino,  gli ingredienti tutti insieme e girare per il tempo necessario affinché si amalgamino. Togliere dalla ciotola, formare un panetto e mettere a riposare coperto da pellicola per almeno 30 minuti in frigo. Può rimanervi anche per ore se vi fa comodo prepararla in anticipo.

Riprendere i pomodorini, asciugarli con della carta da cucina. Prendere una padella capiente, scaldarla ma  non troppo, mettere lo zucchero e i pomodorini. Far andare per qualche minuto girando spesso e spegnere.
Questa operazione andava fatta facendo caramellare lo zucchero in padella per poi aggiungere i pomodorini. In quest' ultima fase però il caramello si è solidificato diventando una caramella. Probabilmente non ho saputo farlo e ho rimediato come scritto sopra.
Più persone ľ hanno mangiata e di certo non si sono lamentate della mia maldestra manovra. :)))

Tirare fuori la frolla dal frigo e mettere da parte.

Prendere lo stampo e imburrarlo, mettere un disco di carta forno sul fondo.
Adagiare i pomodorini con la parte tagliata in alto. Distribuire qua e là i due cucchiai di pesto e i pinoli, lasciandone qualcuno per la decorazione finale.

Riprendere la frolla e stenderla un po' più grande dello stampo.
Adagiarla sopra ai pomodorini e incalzare i bordi ai lati in modo da coprirli perfettamente. Bucherellare con i rebbi di una forchetta e infornare per 25 minuti circa a 180°. Occhio! Non tutti i forni sono uguali perciò sorvegliatela!

Capovolgere appena sfornata su un piatto, possibilmente non troppo concavo altrimenti la tarte si spezza, decorare con qualche pinolo messo da parte e qualche fogliolina di basilico. Andrebbe servita tiepida ma è buonissima anche fredda. Guardate quanto è bella!



Silvia


           

LA TORTA DI TAMARA

Per la nostra festa condominiale non posso che proporvi il dolce tipico leccese, il Pasticciotto! Conoscete tutti il pasticciotto vero? Chiunque sia passato anche per sbaglio da Lecce non può non averlo mangiato, accompagnato da tutte le raccomandazioni puntuali di chi lo offre o vende: mi raccomando, si mangia caldo, bollente, ti si deve sbriciolare addosso, ed infine ti devi leccare le dita! Qui ve lo propongo in versione gigante, in forma di torta insomma, ma la stessa ricetta vale anche per i piccoli, con qualche piccola variante che vi dirò. Peculiarità irrinunciabile del pasticciotto leccese è la frolla, fatta rigorosamente con lo strutto, è essenziale mi raccomando, pena l'infedeltà imperdonabile al Re della pasticceria salentina!
Altre foto QUI



TORTA PASTICCIOTTO
Dosi per una torta pasticciotto da 26/28 cm oppure per circa 20 pasticciotti, le cui formine tipiche sono ovali (10x6 cm), in alluminio.

Ingredienti:

- 500 g di farina per dolci (oppure 450 g di farina 00 e 50 g di fecola di patate o maizena)
- 220 g zucchero
clicca sull'immagine per ingrandire
- 220 g strutto
-     1 uovo intero
-     1 o 2 tuorli*
-     1  pizzico di sale
-     1 cucchiaino di lievito o bicarbonato
-     zeste grattugiate di mezzo limone
-     crema pasticciera
-     amarene sciroppate (facoltative)
-     1 albume o latte per spennellare



Crema pasticciera:
    1 l latte
250 g zucchero
80 g maizena (per la torta è preferibile la fecola di patate oppure 50 g maizena + 30 g di farina)
  6 tuorli (medi)
zeste intere di mezzo limone
una bacca di vaniglia o due cucchiaini di estratto.



Preparazione:

Impastare la frolla, preferibilmente a mano (1), sabbiando la farina (già setacciata con il lievito o l'ammoniaca) con lo strutto, poi aggiungere lo zucchero, le uova e la buccia grattugiata del limone, impastare velocemente, formare una palla, avvolgerla nella pellicola e far riposare in frigo almeno un'ora. (Se avete fretta schiacciate la palla  e riponete in frigo una ventina di minuti....a proposito, vi ho mai detto che da giovane giocavo a pallavolo?:).

- Intanto che la frolla riposa, preparare la crema pasticciera (2). Tenere da parte una tazza di latte freddo, il resto versarlo in un pentolino con le zeste di limone,  la bacca e i semi di vaniglia,  portare fino a bollore e far intiepidire.
- Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la maizena già sciolta nel latte freddo e la farina setacciata (o la fecola), continuare a mescolare fino ad ottenere una crema densa e priva di grumi.
- Togliere la bacca e le zeste dal latte e versarvi dentro il composto con le uova. Amalgamare e riaccendere il fuoco (basso) e continuare a mescolare con la frusta fino a quando la crema non si addensa.
- Versarla in una ciotola, coprire con pellicola o carta forno  a contatto.

- Riprendere la palla  la frolla dal frigo, stenderne 2/3 su un foglio di carta forno (3) , adagiare (compresa la carta) nello stampo lasciando i bordi alti,  bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta,  versare  la crema (almeno 3 cm!), e, facoltativamente, sparpagliarvi sopra amarene sciroppate.
Stendere la frolla rimasta e coprire con questa la tortiera, con i le dita far aderire le due parti, praticare  qualche buchetto con uno stecco qua e là (per farla sfiatare in cottura:), infine se si vuole lucidare spennellare con l'albume avanzato  e infornare.

Cuocere la torta per 40 minuti circa 180° forno statico o 160° ventilato, i pasticciotti per circa 25 minuti.

Mangiare la torta tiepida, i pasticciotti invece, ricordate?  si mangiano bollenti, si devono rompere fra le mani, e ci si devono ustionare le dita e la lingua :))

(1) Gli antichi facevano così, e pure io. Nonostante abbia una impastatrice, per qualche misteriosa ragione la frolla mi viene più frolla se la impasto a mano.
(2) Avete letto bene, ho scritto pasticciera con la i, gli antichi scrivevano così, e pure io. E pure la Treccani. :)
(3) se si fanno i pasticciotti, si imburrano gli stampini in alluminio, si schiaccia un pezzo di frolla fra le mani e si forma direttamente nello stampino. In verità, gli antichi facevano così anche per la torta, si "rivestiva" lo stampo schiacciando pezzettini di frolla direttamente nella teglia, unendoli fra loro tipo pachwork :)
 

Tamara




LA TORTA DI MARIA TERESA




Questa torta è nata dall'esigenza di iniziare a sperimentare qualche preparazione senza glutine, partendo dai dolci appunto!
Cerca di qua e cerca di là, una mattina all'alba, mentre sorseggio il mio consueto caffè, mi imbatto in una trasmissione condotta da Csaba Dalla Zorza ed il caso ha voluto che stesse parlando proprio di una torta senza glutine!
Salto dalla sedia per andare a cercare carta e penna... e scrivere gli 

Ingredienti per una tortiera da 20 cm (quella che invece vedete in foto è da 26...):

- 200 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
- 125 g di burro
- 100 g di zucchero
- 50 g di cacao amaro in polvere
- 3 uova di galline felici (libere di scorrazzare per    campi)
- qualche goccia di rhum per aromatizzare (mia      interpretazione)

per la finitura
- panna extra fresca da montare
- zucchero a velo vanigliato (possibilmente home   made) 
- amarene sciroppate

E dunque scelgo questa torta da condividere con voi, cari lettori, e con le mie adorate socie per festeggiare questo anno di blog, ricco davvero di tanta ma tante emozioni!

La preparazione  è semplicissima e anche veloce veloce, il che, quando si ha poco tempo e comunque voglia di preparare qualcosa, non guasta mai ;)
Vediamo come si fa.

La prima cosa da fare è accendere il forno a 180° e rivestire  lo stampo con un foglio di carta forno precedentemente bagnato e poi strizzato per farlo meglio aderire.

Spezzettare il cioccolato in un contenitore (adatto al microonde o alla cottura a bagnomaria) ed unirvi il burro. Far fondere i due elementi ad una temperatura molto dolce (350 w nel micro oppure con l'acqua che non arriva ad ebollizione con il bagnomaria).

Nel frattempo sbattere le uova con lo zucchero in una terrina fin quando risulteranno chiare, gonfie e spumose. Ci vorrà giusto il tempo che burro e cioccolato saranno diventati una cosa sola ;)

A questo punto unire al composto di uova il cioccolato ed il burro fusi ed amalgamare dolcemente con una spatola fino ad ottenere un nuovo composto denso, corposo e profumatissimo.
Aggiungere l'eventuale aroma prescelto e poi il cacao in polvere setacciandolo mano a mano.

Versare l'impasto nella teglia, dare qualche colpetto su un piano per far livellare il composto ed infornare per circa 25-30 minuti.
Nonostante la pesantezza e la corposità dell'impasto vedrete come le uova precedentemente montate, riusciranno comunque a farlo sollevare e a farlo crescere un pochino ;))
Trascorso il tempo indicato, sfornare la torta e lasciarla raffreddare nello stampo.

Una volta ben fredda, estrarre la torta e sistemarla già su un piatto da portata per poi procedere con la decorazione.
Io ho optato prima per dei ciuffetti di panna con bocchetta liscia e poi con il lancio di amarene per posizionarle qua e là ;)))))))

Che dite, volete vedere la fetta????
Siete sicuri???
Et voilà...



La torta merita, merita davvero. Per gli amanti del cioccolato può risultare irresistibile... :)
Bon appétit! :))
Altre foto... da nessuna parte!!! :DDDDDDDDD

Maria Teresa



Allora, brindate con noi? Noi brindiamo con voi!
Silvia, Tamara, Maria Teresa

martedì 14 ottobre 2014

Tortino di patate e funghi


Diamo il benvenuto all'autunno? Dal colore delle foglie si direbbe di sì. Dal clima, siamo ancora in estate. Quell'estate che si è collocata fuori posto per tutto l'anno!
Comunque sia ve ne lascio un anticipo, attraverso una ricetta presa da qui.


Ingredienti da me leggermente modificati, anche nelle dosi.

  • 500 g di patate (peso a crudo con buccia)
  • 400 g di funghi (già mondati)
  •  100 g di pane grattugiato
  •   50 g di parmigiano
  • 115 g di emmental grattugiato tipo julienne (lo metto un po' in freezer, così si grattugia con più facilità)
  •   45 g di scamorza dolce
  • 2 uova
  • 1 spicchio di aglio
  • olio evo q.b.
  • sale e pepe


Procedimento

Lessiamo le patate con tutta la buccia, appena cotte le estraiamo dalla pentola, facciamo intiepidire il tempo necessario per pelarle senza ustionarci le dita e schiacciamo come per il purè.

Tagliamo a pezzettoni i funghi, precedentemente puliti e lavati e teniamo da parte.

Prendiamo una padella, sbucciamo l' aglio e mettiamo a soffriggere con un po' di olio (dentro la padella che avevamo preso, ovviamente!!), versiamo i funghi e cuociamo per 10/15 minuti a fuoco non troppo basso girandoli spesso, aggiustare di sale e pepe se si gradisce.

Riprendiamo le patate schiacciate, mettiamole in una ciotola capiente e versiamo le due uova, il parmigiano, l'emmenthal e la scamorza.

Amalgamiamo bene, poi aggiungiamo i funghi cotti e incorporiamo delicatamente al composto. 

Foderiamo una teglia con della carta forno bagnata, strizzata e unta di olio, versiamo sopra il composto, livelliamo e inforniamo a 190° per una decina di minuti o fino a doratura.



Note

Secondo me questo tortino avrebbe dovuto avere una consistenza più morbida, meno compatta. Malgrado abbia da subito diminuito il pane grattugiato, la prossima volta ridurrei ancora.



Silvia


martedì 7 ottobre 2014

Torta alla frutta: quando la semplicità raccoglie il bello e il buono!



Forse stavolta ho un po' esagerato!


Vero è che questa torta è squisita, ma squisita per davvero nella sua semplicità, però diciamolo... non è che mi sia uscita tanto bella eh???


"Emmettì, ma allora perché ci hai tratti in inganno con il titolo???"

No, giuro!! Questa torta è davvero bellissima...; andate qui e poi mi direte!!

Allora??? Vi ho detto una bugia??? :DDDDDDD

Passo nel blog della Cla, e vengo folgorata da questa torta!
Saranno state la bellezza delle foto, i colori, la semplicità, il gusto che ho percepito sulle papille mentre leggevo la ricetta... insomma non lo so!
Fatto sta che da lì a qualche giorno, in famiglia c'era un compleanno da festeggiare e così non ci ho pensato su due volte: questa sarebbe stata la torta!!!


Ma ultimamente, quando mi trovo a pasticciare in cucina, è come se dimenticassi di avere un blog e quindi mi ricordo di fare le foto quando ormai è troppo tardi...:/

Questo per dirvi che anche per questo dolce, come qui, non troverete il passo passo, ma vi assicuro che non c'è assolutamente nulla di complicato da fare ;)

In realtà anche gli scatti successivi non sono stati fatti con molta cura...
Non ero ispirata...
La macchina fotografica sembrava ribellarsi...




"Emmettì, ma allora perché hai deciso di  pubblicare lo stesso questo post???"


Innanzitutto per ringraziare la simpaticissima Claudia per avermi ispirata..., perché, al di là di tutto, poi la torta ha riscosso un successo enorme fra i commensali di quel giorno e la festeggiata ne è rimasta davvero estasiata!!
E poi perché vi invito a provarla: mai in nessun'altra preparazione ho trovato che una cosa così semplice potesse essere tanto buona!!

Grazie Claudia!!! :))))


Dosi per uno stampo da 20 cm

INGREDIENTI:

Per la base
2 uova
3 albumi
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (ma che sia l'estratto naturale eh??? ;))
70 g di zucchero di canna
60 ml di latte 
30 g di burro fuso
80 g di farina 00
1/2 bustina di lievito istantaneo per dolci (io ho messo quella per i salati...)

Per il ripieno
500 ml di panna fresca
zucchero a velo vanigliato q.b. (possibilmente home made)
frutta per decorare q.b.  (io mirtilli, lamponi e susine rosse)




PROCEDIMENTO:


In una terrina montare a neve i 3 albumi ed aggiungere poi 20 grammi di zucchero di canna continuando a montare fino ad ottenere una massa lucida e sostenuta al punto da fare i ciuffetti ;). Lasciare da parte.

In un'altra terrina invece, montare le 2 uova intere con i restanti 50 grammi di zucchero fin quando diventano chiari e molto spumosi.
Lasciando da parte il frullatore, unire un po' per volta gli albumi montati a neve, lavorando con una spatola e con movimenti dal basso verso l'alto per non smontare il composto. 

Accendere il forno a 180°.


Sciogliere nel microonde il burro ed unirvi il latte e l'estratto di vaniglia, mescolando con una forchetta per emulsionare gli ingredienti.
Sempre con gli stessi movimenti dal basso verso l'alto, unire a piccole dosi la farina precedentemente setacciata con il lievito ed il burro e latte aromatizzati, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.

Imburrare ed infarinare una teglia, versare l'impasto e mandare in cottura per circa 30 minuti.
Trascorso il tempo, sfornare e sformare, lasciando raffreddare la tortina su una gratella in modo da far uscire tutta l'umidità.

Una volta raffreddata, tagliare la torta in 2 e procedere con la farcitura.


Montare la panna insieme allo zucchero a velo vanigliato dosandolo secondo i propri gusti e  secondo la frutta che avete scelto per la farcitura.
Distribuire un primo strato di panna sulla base della tortina e spargervi sopra qualche mirtillo, mora o quel che vi ha suggerito la fantasia.



Coprire con il secondo disco e procedere con la farcitura finale ;))

Cosa posso aggiungere??

Per necessità di tempo io ho dovuto preparare e farcire la torta la sera prima e, a dire il vero, ero un po' timorosa sulla tenuta della panna, ma devo dire che il riposo notturno in frigo ha avuto il suo perché!!!


Il giorno dopo, non solo la panna e  la frutta erano ancora lì senza il minimo cedimento, ma al momento della degustazione, la scioglievolezza in bocca era perfetta.
La base di pasta lievitata, per niente asciutta e stoppacciosa, si è sposata perfettamente con la chantilly, ed insieme alla frutta si è creata una magia di sapori!!



Insomma, questa torta mi ha davvero stregata.
Penso che la rifarò prestissimo e magari stavolta sarò più attenta alla farcitura... per un effetto scenografico degno di una torta (avete notato che non ho azzeccato neanche il centro da cui poi far partire gli spicchi di susine????)! 

Vi lascio con un sorriso e l'augurio di una buona settimana!
Splenda sempre il sole nei vostri cuori :)

Maria Teresa