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lunedì 28 aprile 2014

Uova sode in crosta di lenticchie



Eccomi di nuovo qui!
Come sono andate le vacanze pasquali? Avete mangiato cose buone? Avete viaggiato?
Spero siate riusciti a fare entrambe le cose!

Dovevo decidermi a postare una ricetta post festività ma proprio non mi veniva in mente nulla. Ho iniziato così a sfogliare riviste di cucina per qualche spunto, ma l'occhio mi cadeva sempre sui lievitati, che avevo deciso di non pubblicare considerato che in questi giorni tra colombe, casatielli, tortani, danubi, angeliche  e via di seguito, siamo lievitati anche noi!
Quindi come vi dicevo sfogliando qua e là mi colpiscono queste uova in crosta trovate su cucina moderna... del 2006!!! Ma quando mi deciderò a smaltire un po' di roba per lo più inutile e inutilizzata?!? 
Vabbè, intanto vi metto ingredienti e procedimento.

Ingredienti
  •      6 uova
  • 250 g di lenticchie lessate e sgocciolate (potete usare anche quelle in barattolo già cotte)
  • 100 g di pangrattato
  •     2 cucchiai di grana grattugiato 
  •     2 cucchiai di prezzemolo tritato
  •     1 spicchio d'aglio
  •   50 g di farina
  • sale e pepe 
  • olio per friggere ( io di arachidi )



Procedimento
Rassodare 4 uova in una pentola di acqua fredda, portare a bollore per 8 minuti.
Freddare sotto un getto di acqua fredda e sgusciarle.
Tritare aglio e prezzemolo e traferire in un mixer con le lenticchie sgocciolate, un pizzico di sale e pepe e frullare fino ad ottenere una purea.
Trasferire la crema in una ciotola e aggiungeteci 2 cucchiai di pangrattato, il grana e un uovo.
Amalgamare bene il tutto e ricopriteci le 4 uova facendo aderire bene il composto. Passare prima nella farina poi nell'uovo battuto (l'ultimo rimasto) e in ultimo nel pane grattugiato.
Friggere in olio caldo e profondo (deve coprire abbondantemente tutto l'uovo) per qualche minuto, fino a doratura.
Sgocciolare su carta assorbente e servire subito.



Note

Mi è avanzato un po' di impasto della crosta di lenticchie, poco eh, così ho fatto due polpettine al volo, poi fritte anche quelle. Sapete che forse mi piacciono ancora di più senza l'uovo sodo all'interno? Forse perché così si percepisce meglio il gusto delle lenticchie. 
Provatele e poi ditemi che ne pensate!

Alla prossima


Silvia

giovedì 17 aprile 2014

Una brioche cocco-latosa e che per tutti sia: Buona Pasqua!




Ormai lo sapete, quando si tratta di lievitati io perdo l'uso della ragione...
Leggo una ricetta, ne rimango folgorata, e finché non riesco  a realizzarla non trovo pace!

Questa brioche l'ho scovata qui, nel blog della bravissima Sandra che seguo da tantissimo tempo. Quasi di nascosto... fino a qualche mese fa, nel senso che non avevo mai avuto il coraggio di commentare  i suoi post, talmente belli, ricchi di racconti, di fotografie meravigliose, e di un angolino con parole, pensieri  e poesie bellissime!!

Se ancora non la conoscete, andate immediatamente da lei!!!
Le sue ricette poi son meravigliose e sono davvero poche quelle che ancora non ho realizzato... :)))

E così quando ho letto di questa focaccia (come la chiama lei nel suo post) non ho saputo resistere alla tentazione di replicarla subito!
Sandra, questo post lo dedico a te!!! :))))))))) ♥





Ora vi racconto come ho fatto io! ;-) 

Dose per uno stampo da 500 g 

INGREDIENTI:

150 g di acqua bollente
50   g di cocco grattugiato disidratato
70   g di pasta madre pronto all'uso (rinfrescata da 3-4 ore)
200 g di farina manitoba
50   g di farina di riso
80   g di zucchero
50   g di burro
1 pizzico di sale
1 uovo + 1 tuorlo
una manciata di gocce di cioccolato (mia aggiunta)

per la glassa (da preparare subito dopo terminato l'impasto)

2 cucchiai rasi di farina 00
1 cucchiaio raso di farina di mais finissima
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 albume
zucchero in granella
lamelle di mandorle

PROCEDIMENTO:

Come prima cosa preparare un infuso con il cocco disidratato e l' acqua bollente lasciandolo riposare fino a completo raffreddamento. 
Mentre l'infuso raffredda, sciogliere lo zucchero con le uova e poi  unire il lievito madre a pezzetti, lasciando che venga assorbito dal composto di uova e zucchero.
Setacciare le farine ed unirvi l'infuso, dando una veloce e grossolana mescolata.
Unire il composto di uova, zucchero e lievito  e impastare bene, fino a che l'impasto risulta liscio e ben amalgamato.
A questo punto unire il burro a piccoli pezzi, poi il sale  e lasciare incordare bene bene l'impasto.

Ad incordatura avvenuta, aggiungere una manciata di gocce di cioccolato (se avete deciso di metterle) ed impastate giusto il tempo per farle distribuire omogeneamente.
Lasciare riposare l'impasto coperto per circa un'ora (tempo che utilizzeremo per dare una rassettata e per preparare la glassa), dopo di che riprenderlo, formare una palla con il sistema della pirlatura e mettere a lievitare nello stampo che avete scelto, avendo cura di coprire con un sacchetto per alimenti o della pellicola.

Lasciare lievitare fino a quando l'impasto sarà a poco più di 1 cm dal bordo (circa 8-10 ore dipende dalla temperatura).

A questo punto preparare la glassa che servirà prima di infornare.
Mescolare le farine con lo zucchero ed unire a filo l'albume, fino ad ottenere un composto piuttosto denso.
Coprire con pellicola e riservare per tutto il tempo della lievitazione (magari in frigo).

Quando l'impasto avrà raggiunto quasi il bordo, coprire la superficie con la glassa, spolverizzare lo zucchero in granella e le mandorle a lamelle.
Infornare a 180° per circa 30 minuti, o fino a quando la brioche avrà raggiunto una bella colorazione dorata.


Uscita dal forno, lasciarla raffreddare (non è necessario capovolgerla come si fa per i panettoni e le colombe, ma io l'ho fatto ugualmente per paura che le gocce di cioccolato potessero precipitare!!!! :-OOO).


Mettetevi comodi e gustatevi una fetta di questa brioche cocco-latosa in un momento della giornata che riterrete più opportuno.
La morbidezza, il gusto, il profumo del cocco mescolato alle gocce di cioccolato vi faranno sognare e sentire cocco-lati!!! :)))

Ecco un dettaglio.





E un altro...




E un altro ancora perché sto cercando di capire cosa posso fare con la nuova macchina fotografica... ;)))


E con i collage... (per i quali ringrazio le mie socie per la squisita collaborazione ♥♥♥)




L'ultimo, prometto!!!


Come di consueto vi lascio la mia tabellina di marcia con gli orari di massima. ;))

Un pomeriggio qualunque...

ore 17.00 rinfresco pasta madre
ore 19.30 preparazione infuso al cocco
ore 21.00 impasto
ore 21.30 riposo di 1 ora e preparazione glassa
ore 22.30 formatura e messa nello stampo
ore 08.30 accensione forno e a seguire copertura con glassa
ore 08.45 cottura
ore 09.25 sfornatura







I saluti per questo prossimo fine settimana sono Speciali, perché racchiudono anche gli auguri di una Buona Pasqua a ciascuno di voi, e ai vostri cari!
Da parte mia e delle meravigliose Socie che coabitano questo Condominio, Silvia e Tamara.

Sia una pasqua di Pace e Serenità,
di momenti per Pensare,
per Stringersi la Mano.

Una Pasqua di caldi abbracci, 
di fondersi di Culture e Tradizioni.

Una Pasqua senza distinzioni di razze o religioni.

Una Pasqua che stringa l'intera umanità
in un unico grande Abbraccio 
che si chiama FRATELLANZA!
                                                                         (Parole nel Vento)


EDIT del 28/05/2015

Anche qui. con estremo ritardo, aggiorno con le foto della "coccolatosa di Tam", che squisitamente l'ha replicata subitissimo :-))
E queste sì che son foto!
Grazie tesoro!



lunedì 14 aprile 2014

Fotografando...

peperoni gratinati




Devo imparare a fotografare, per cui fotografo qualsiasi cosa catturi la mia attenzione.
Ieri ho visto dei peperoni e li ho comprati per fare qualche scatto, poi mi sono detta che non potevo fare come quando compro i fiori recisi che li porto a casa, faccio qualche scatto e poi li metto nel vaso e via.
Questi alla fine li dovevo cucinare!
Ecco che mi è venuta la voglia di farli gratinati, non li facevo più da anni. Sempre per il solito motivo, per un periodo cucini spesso una cosa poi non la fai più per anni. Mah!
Ricetta facile e veloce.
Vi metto le dosi per 8 mezzi peperoni, voi fatene la quantità che volete.

Ingredienti
  •      4 peperoni belli carnosi di colori diversi (fanno scena!)
  • 200 g di pane grattugiato
  • 150 g olive nere denocciolate 
  •   50 g di capperi ( io sottaceto )
  • abbondante olio e.v.o
  • sale q.b. ( io pochissimo )


Procedimento

In una ciotola mettere il pane grattugiato, le olive spezzettate, i capperi e l'olio tanto quanto basta ad impregnare bene tutto il pane grattugiato.
Lavare i peperoni, dividerli a metà per la lunghezza, asciugarli e togliere il picciolo con la parte bianca e i semi.
Metterli in una teglia in cui avremo aggiunto un giro d'olio, aggiungere un pizzichino di sale nella metà concava dei peperoni e inserire il ripieno a cucchiaiate. 
Far cadere a filo ancora un po' di olio sui peperoni riempiti. 
Mettere circa un bicchiere di acqua nella teglia, in modo da non far bruciare il fondo dei peperoni durante la cottura. Controllare ogni tanto se necessita di aggiungerne altra. L'acqua se messa in dose giusta, il suo livello non arriverà a toccare i peperoni se non appena il fondo.
Infornare a 180/190° per 1 ora e mezza circa. Spegnere e lasciare in forno fino a raffreddamento. 





L'intruso si avvicina...




...ecco, c'è arrivato!



Ve l'avevo detto no? Fotografo tutto!






Silvia

EDIT delle 10:28:
Lo splendido collage all'inizio del post non è farina del mio sacco, ma della nostra straordinaria socia Tamara che abbiamo mandato in ferie a causa dei molteplici impegni sopraggiunti in questo periodo. 
Ti aspettiamo!

 Il pane nelle foto lo trovate qui.

giovedì 10 aprile 2014

I baicoli veneziani della Ele




Mentre nel web, imperversano ricette di colombe, lievitati pasquali di ogni genere e tipo, uova di cioccolato e non, io oggi vi presento i baicoli. 

Quando li ho visti da lei è stato amore a prima vista. Era martedi 18 febbraio u.s.

Ore 11.10 leggo la ricetta, elaboro nella mia mente il risultato finale.
Ore 11.16 lascio un breve commento e faccio finta di dimenticarmene...

Ma per i due giorni successivi, questi baicoli non facevano che ronzarmi in testa.
Non potevo aspettare il we per provarli!
E così, giovedi mattina...

Ore 11.20 ---> rinfresco della pasta madre
Ore 17.00 ---> impasto
Ore 19.00 ---> i filoncini erano già formati e riposavano tranquilli e beati nella teglia e nel forno leggermente intiepidito in attesa di esser cotti...
Ore 23.00 cottura.

Il mattino dopo.




Ore 06.30 ---> taglio e tostatura immediata 
Ore 07.30 ---> colazione, finalmente!!!!!!!!! :-DDDDDDDD

E che colazione!!!



Con questa ricetta credo di aver raggiunto il record di velocità in termini di tempo intercorso fra la lettura di una ricetta e la sua realizzazione :))))))))))))))))

Ecco gli ingredienti e il procedimento per realizzarli.
A seguire le mie considerazioni.

INGREDIENTI
260 g lievito madre rinfrescato e maturo 
410 g di farina tipo 0 
170 g acqua 
90   g zucchero 
90   g burro morbido a temperatura ambiente
1     cucchiaino raso di sale 

PROCEDIMENTO
Rinfrescare il lievito madre e attenderne il raddoppio di volume prima di procedere con l'impasto.
A raddoppio avvenuto, spezzettarlo in una ciotola, versare l'acqua e scioglierlo fino ad ottenere una sorta di pastella il più possibile liscia e senza grumi.
Unire lo zucchero, poi gradatamente la farina e lavorare l'impasto fino al suo completo assorbimento e fino ad ottenere un composto sodo ma ben malleabile.

A questo punto unire il sale e poi il burro a piccoli pezzetti, aspettando l'assorbimento prima di aggiungerne dell'altro.
Ad incordatura avvenuta, formare una palla e lasciare riposare l'impasto per circa un'oretta preventivamente coperto con un telo e con della pellicola per non farlo asciugare.
Trascorso questo tempo, dividere l'impasto in 4 porzioni su di un piano leggermente infarinato.
Stendere leggermente dando la forma di un rettangolo e poi arrotolare fino a formare un filoncino stretto 
Una volta formati tutti e 4 i filoncini, rotolarli leggermente fra le mani per distribuire lo spessore in maniera uniforme (lungo circa 20 cm e largo 4).

Coprire nuovamente anche solo con pellicola ed attendere il loro raddoppio.
Accendere il forno a 200°C ed infornare per circa 15'- 20'.
I filoncini dovranno risultare appena appena dorati.
Far raffreddare e, se resistete, lasciarli riposare almeno 12 ore.


A raffreddamento avvenuto, tagliare i filoncini in fettine spesse 3-4-mm; disporre le fettine su una teglia ricoperta di carta forno e far tostare a 150°C per circa 10' o fino a quando non appariranno dorati (io con lo sportello del forno in fessura per agevolare la fuoriuscita dell'umidità).



Lasciarli raffreddare e conservarli in una scatola di latta ben chiusa.
Sappiate che non dureranno a lungo...





CONSIDERAZIONI FINALI

Questi baicoli sono davvero buonissimi e sfiziosi.
Leggeri, croccanti e delicatamente burrosi.
Perfetti spalmati con della buona marmellata.
Perfetti inzuppati in una tazza di latte e caffè.
Perfetti da sgranocchiare con una tazza di thè.

Fateli e troverete il vostro modo preferito per gustarli o regalarli.

Un ringraziamento ad Eleonora che mi ha fatto conoscere questa croccante bontà!
Ele, questi, virtualmente, son per te! ♥





E un ringraziamento speciale alla mia socia Silvia che, con infinita pazienza, ha realizzato i collage...! (guardate che belli!!! i collage..., non le foto!!!!) 
GRAZIE Silvia ♥♥♥



♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥



Questi invece finiscono dritti dritti nella raccolta mensile di panissimo  ideata da Sandra e Barbara e ospitata questo mese da Barbara.



Bene, non mi rimane che salutarvi ed augurarvi un lieto week end per tutte le cose che portate nel vostro cuore!
Alla prossima :))))))))))



EDIT DEL 18/07/2014


Sono onorata di mettere qui i baicoli realizzati dalla mia socia Silvia che sono davvero spettacolari!!
Guardate un po'?????



Grazie Silvia!!! ♥♥♥

EDIT DEL 28/05/2015

E questi quelli di Tam, fatti con li.co.li.
Meraviglia delle meraviglie anche i suoi.
In realtà pure lei li ha replicati quasi subito ma io mi son persa per strada nell'aggiornare il post con le sue foto.


Grazie Tam!!! ♥♥♥

lunedì 7 aprile 2014

Torta di mele al profumo di rosmarino




Nelle mie letture ossessivo/compulsive di libri e riviste di cucina, mi è capitato tantissime volte di leggere di questa famosa "torta di mele al rosmarino" ed ogni volta  che leggevo rimanevo scettica, titubante e con l'aria molto perplessa (... a volte anche schifettosa) su questo bizzarro abbinamento!!!

Di quelle cose che vorresti provare ma che alla fine non fai mai..., perché hai una sorta di sentore che ti dice...: "no.., non farlo..., è un gusto che non funziona!!".

Ecco, questo è quello che è successo a me con questa torta!!
Tanta la voglia di provarla e tante le scuse per non averla mai fatta.

Fino ad ora, ovviamente..., fino a quando non mi imbatto nel divertentissimo e spassoso blog dei cum gaudio magno a leggere la ricetta che la graziosissima Franci ha pubblicato qui!

Non so quale molla sia scattata, non so cosa mi ha fatto decidere all'improvviso che era giunta l'ora di abbandonare tutte le mie titubanze sul bizzarro abbinamento...; fatto sta che finalmente sono riuscita a fare questa benedetta torta di mele al rosmarino.
Grazie Franci per avermi ispirata! :))))))))))))))

Volete sapere come l'ho trovata?????

Guardate queste fette...



Buonissima, ovviamente!!
Ideale per la colazione, per una merenda, per un dopo cena, per accompagnare una fumante tazza di the nero, e altrettanto per una tazza di fresco the verde!!
Insomma il momento per gustarla trovatelo voi, tanto, come tutte le torte di mele, ogni momento è quello giusto!

La ricetta????
Ah si, giusto!!!!!!!!!!!
Eccola qua... e mi raccomando poi andate anche da loro...!

Ho apportato qualche variante alla ricetta della Franci perché non posso abusare del miele ... :// (ed il quantitativo originale previsto era per me un abuso... :)) )

INGREDIENTI (dose per uno stampo da 20 cm)

2 uova
150 g di latte (io 130)
200 g di farina (io Petra 5)
100 g di zucchero
50   g di miele (io di agrumi)
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
succo e buccia  grattugiata di un'arancia (possibilmente non trattata)
1 cucchiaino di cannella
2 mele renette (io golden)
20 aghi di rosmarino (possibilmente le foglioline più giovani, più ricche di olii essenziali)
1/2 bustina di lievito x dolci

PREPARAZIONE
La prima cosa da fare è questa: prendere un bollitore e portare quasi ad ebollizione il latte e tagliuzzarvi dentro le foglioline di rosmarino, avendo cura di coprire subito con un piattino o un coperchio il bollitore.
Mentre il latte raccoglie il profumo e l'aroma del rosmarino prendere le mele, sbucciarle, tagliarle in 4 spicchi, ed ogni spicchio in tante fettine di circa 1/2 cm dal lato corto, raccogliendole in una terrina.
Grattugiare la buccia dell'arancia, su di un piattino e riservarla.
Spremere il succo dell'arancia sulle mele precedentemente affettate e riservate anche queste.

In una ciotola, rompere le uova, unire lo zucchero e montare i due ingredienti  fino ad ottenere un composto chiaro, spumoso, e che abbia raggiunto almeno il doppio dell'iniziale volume. A questo punto aggiungere il miele leggermente intiepidito, la buccia dell'arancia grattugiata, poi l'olio extravergine di oliva ed amalgamare bene.

Finalmente è il turno della farina!
Dopo averla setacciata, incorporarne circa 100 grammi cercando di non smontare troppo il composto e alternare con il latte (che ormai avrà raggiunto la giusta temperatura) fino a quando tutta la farina sarà terminata. Per ultimo unire la cannella ed infine  il lievito.
La consistenza del composto sarà una massa cremosa, non troppo liquida, e che, come si dice in gergo, "scriva".

Ora tocca alle mele!

Scolarle dal succo di arancia, versarle sulla massa cremosa, ed incorporarle ad essa molto delicatamente con una spatola in silicone o una cucchiarella di legno.
Quando il composto è ben amalgamato, trasferitelo in una teglia di circa 20 cm di diametro precedentemente imburrata e infarinata.
Infornare a 180° per circa 45 minuti, facendo la prova dello stecchino che, come al solito deve uscire asciutto e pulito.

Sfornare e lasciare intiepidire la torta.
Gustarla in tutta calma e relax! :)))))))))))))




Lo so, vi ho rimbambiti di chiacchiere e... sembra che per fare questa torta ci voglia chissà quanto tempo..., ma credetemi, non è così!
Per farmi perdonare vi schematizzo le varie fasi:

1. PREPARARE IL LATTE "AROMATIZZATO"
2. TAGLIARE LE MELE
3. GRATTUGIARE L'ARANCIA E SPREMERNE IL SUCCO
4. LAVORARE IL COMPOSTO
5. CUOCERE
6. PAPPARE.... :)))))))))))) 




Bene, ritengo che ormai possiamo dire che la primavera sia davvero arrivata e allora, godiamoci questo meraviglioso sole e facciamo in modo che la settimana inizi nel più bello dei modi!!

Io intanto vi lascio uno stralcio di questa canzone! ♥


♪♪♫♫♪♪ Sbocciano i fiori sbocciano,
 e danno tutto quel che hanno in libertà, 
 donano, non si interessano, 
 di ricompense e tutto quello che verrà, 
 mormora la gente mormora 
 falla tacere praticando l'allegria, 
 giocano a dadi gli uomini, 
 resta sul tavolo un avanzo di magia.  ♫♫♪♪♫♫
                                                   
                                                  L. Jovanotti

giovedì 3 aprile 2014

Ciambelle salate ripiene senza nome ( si accettano suggerimenti per titolo più interessante )




Ho fatto altre volte queste ciambelle, quella attorcigliata l'ho conosciuta come angelica salata e l'ultima volta che  l'ho fatta è stato tanto tempo fa e con lievito di birra. 
Questa volta ho deciso di farla con pasta madre solida giacché ne avevo tanta e cercavo una ricetta diversa, da quella di sempre, per l'impasto.
Come dicevo, per l'impasto cercavo una variante e sono partita da qui poi ho fatto dei cambiamenti in corso d'opera.




Ingredienti

  • 135 g di pasta madre solida rinfrescata da qualche ora (oppure 8 g di ldb, ma se avete tempo anche meno)
  • 500 g di  farina metà zero e metà manitoba
  • 280 g di latte
  •   60 g  uova circa uno
  •   10  g zucchero
  •   60 g di strutto
  •   15 g sale
Burro per pennellare l'impasto un volta steso, prima di farcirlo.


Ripieno  1
150 g di pancetta tesa stagionata
200 g di scamorza

Ripieno 2
una decina di pomodori secchi sott'olio
50 g di scamorza ( era un avanzo della scamorza da 250 g del primo ripieno, ma potete metterne di più)
20 olive verdi denocciolate.




Procedimento
Spezzettare la pasta madre, aggiungere la farina l'uovo i 10 g di zucchero e il latte.
Impastare bene e quando si è arrivati ad incordatura (impasto liscio ed omogeneo) aggiungere un po' alla volta lo strutto e quando assorbito tutto, aggiungere anche il sale e far assorbire lavorandolo ancora.
Mettere a lievitare nel forno con lucina accesa (io accendo anche il forno per pochi minuti a 50° senza fargli raggiungere la temperatura però) in una ciotola leggermente unta di olio e coperta.
Trascorso il tempo riprendere la palla e adagiarla su un piano infarinato, stenderla a circa 1/2 cm e pennellarne la superficie con il burro fuso.
Distribuire il primo ripieno a pezzetti. Arrotolare e tagliare poi per il lungo e intrecciare facendo rimanere all'esterno la parte tagliata con il ripieno come da foto.
Chiudere a ciambella.
Per il ripieno con i pomodorini secchi, per non farli seccare troppo, una volta arrotolato ho chiuso a ciambella senza fare i passaggi successivi come per il primo ripieno.
Mettere di nuovo a lievitare in una teglia foderata da carta forno e coperto da cellophane, sempre in forno con lucina accesa.
Una volta lievitato pennellare con latte e infornare a 175° forno ventilato per un 40' circa.



Queste ciambelle si possono riempire veramente con qualsiasi cosa, perciò date libero sfogo alla vostra fantasia!






Silvia

Queste ciambelle le inserisco nella raccolta di panissimo  ideata da Sandra e Barbara e ospitata questo mese da Barbara.